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Proteste a Lamezia per l'abbattimento degli immobili

 

Proteste a Lamezia contro abbattimento immobili: bloccata la stazione nella notte. Riprese le demolizioni. Solidarietà al Sindaco Speranza

19 nov 09 Conclusa poco dopo la mezzanotte, nella stazione di Lamezia Terme, la protesta dei proprietari di immobili abusivi che aveva provocato il blocco dei treni e relativi passeggeri fermi nella città lametina. Circa cento, i manifestanti che hanno poi deciso di sospendere la protesta dopo una trattativa con le forze dell’ordine e le autorità di pubblica sicurezza. Quattro i treni a lunga percorrenza che a causa della protesta hanno subito ritardi tra i 30 ed i 110 minuti. Dopo la conclusione della manifestazione il traffico ferroviario è tornata alla normalità. Intanto sono decine le attestazioni di solidarietà al Sindaco Speranza aggredito durante la protesta di ieri mattina.

Riprese le demolizioni. Sono riprese in mattinata le demolizioni degli immobili abusivi disposta dalla Procura della Repubblica. Le demolizioni di cui è stata disposta l’esecuzione sono, per il momento, 7 e non 11 come previsto ma altre ne saranno ordinate a breve. L’attività di demolizione viene eseguita dal personale del Genio militare, delegato dalla Procura della Repubblica, insieme a Polizia di Stato, carabinieri e Guardia di finanza. Il sindaco di Lamezia, Gianni Speranza, ieri in Comune era stato aggredito da uno dei proprietari degli immobili di cui si sta eseguendo la demolizione. Responsabile dell’aggressione sarebbestato il fratello di un boss della ‘ndrangheta. Intanto una delegazione di proprietari degli immobili abusivi per i quali è in corso la demolizione a Lamezia Terme sono stati ricevuti dal Prefetto facente funzioni di Catanzaro, Sebastiano Cento. Nel corso dell’incontro i proprietari hanno avanzato la richiesta di una sospensione momentanea dei provvedimenti. “Purtroppo - ha detto uno dei partecipanti - questa ipotesi non sembra praticabile. L’unica strada potrebbe essere l’impugnazione dei provvedimenti davanti alla Corte di Cassazione”. I componenti la delegazione hanno riferito di avere appreso che l’esecutività dei provvedimenti riguarderà sette edifici rispetto agli 11 inizialmente previsti e che, al momento, non verranno interessati immobili abitati o con persone disabili. L’associazione Caduceo ha reso noto di avere costituito un collegio difensivo che proporrà la procedura dell’incidente di esecuzione da fare valere per gli iter amministrativi già avviati. Forte la preoccupazione ed il disappunto tra le persone in attesa davanti la Prefettura. “Nelle zone in cui si sta demolendo - ha detto una di loro - ci sono tutti i servizi, acqua, fogne, illuminazione, strade asfaltate. Se si trattava di realtà cresciute abusivamente come mai sono state realizzate le opere di urbanizzazione?”.

MPA incontrerà Ministro Maroni. La demolizione delle case abusiva a Lamezia Terme arriva sul tavolo del ministro dell'interno. Il deputato calabrese Elio Belcastro (Mpa), infatti, ed il commissario regionale e capo gruppo alla Camera dell'Mpa, Carmelo Lo Monte, sollecitati dal commissario provinciale Pasqualino Ruberto, dal segretario cittadino di Lamezia, Patrizia Nicolazzo e dal candidato al sindaco dello stesso partito, Francesco Grandinetti, si incontreranno con il ministro dell'interno Roberto Maroni per sottoporgli la problematica dell'abbattimento delle abitazioni abusive che e' in corso nella citta' di Lamezia Terme. L'incontro, che si terra' nelle prossime 48 ore - informa un comunicato - e' stato sollecitato con urgenza in quanto la demolizione della strutture abitative sta creando in citta' un problema di sicurezza e ordine pubblico. Gli stessi deputati faranno pervenire al procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, Salvatore Vitello , la richiesta di un incontro per capire lo stato della situazione e individuare delle soluzioni alternative ed a tutela dei cittadini destinatari dei provvedimenti.

La solidarietà al Sindaco Speranza

Loiero "Garvità inaudita quanto accade a Lamezia". "E' di una gravità inaudita quello che sta accadendo a Lamezia Terme, dove, mentre uomini e mezzi del Genio Militare stanno abbattendo costruzioni illecite, sulla base di sentenze di demolizione passate in giudicato, la protesta degli abusivi viene guidata dal fratello di un boss e il sindaco Gianni Speranza viene aggredito impunemente in Municipio". E' quanto afferma in una nota il Presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, che ha telefonato al sindaco di Lamezia Terme per esprimergli "vicinanza e piena solidarietà". "In questa realtà di settantamila abitanti, comune sciolto due volte per mafia, nel 1991 e nel 2002 - afferma Loiero - il sindaco e l'amministrazione comunale sono impegnati sul fronte antimafia e antiracket e stanno lavorando per riportare la città nella legalità e bonificarla dagli inquinamenti e dai condizionamenti mafiosi, aprendo Lamezia e il Lametino alle loro naturali e importantissime prospettive di sviluppo e crescita socio-economica." "Qualcuno - continua il presidente della Regione - non vuole tutto questo. E ieri mattina Speranza è stato vittima in Municipio di un'inqualificabile aggressione. Tutto ciò è gravissimo ma giudico ancora più pericoloso e inquietante che, secondo quanto mi dicono, qualche esponente dell'opposizione di centrodestra abbia potuto fomentare la rabbia dei manifestanti, orientandola contro l'amministrazione comunale in maniera del tutto strumentale in quanto la decisione dell'abbattimento degli immobili abusivi, undici in tutto, dipende com'è noto da tempo,da sentenze passate in giudicato, qualcuna mi dicono persino patteggiata tra le parti, quindi ormai inappellabili, e comunque di esclusiva competenza della magistratura". "Non solo, dunque - conclude Loero - sono vicino a Gianni Speranza e all'amministrazione comunale ma sono schierato con loro nel faticoso lavoro di ogni giorno per ripristinare in questa importante città calabrese le regole delle democrazia e della legalità".

Mario Oliverio “Difficile impegno Amministratori”. Il Presidente della Provincia dei Cosenza, on. Mario Oliverio, questa mattina ha espresso, nel corso di una telefonata, i suoi sentimenti di amicizia, solidarietà e sincera vicinanza al sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, vittima di un tentativo di aggressione in municipio da parte di uno dei proprietari degli immobili abusivi di cui si sta procedendo alla demolizione. “Quanto è accaduto a Lamezia Terme –ha dichiarato il Presidente Oliverio- è un fatto gravissimo che indica, in maniera chiara, quanto sia difficile e rischioso l’impegno quotidiano degli amministratori onesti in questa regione, Mai come in questo momento, però, bisogna continuare a stare in trincea e combattere, in ogni modo, sotto ogni forma e attraverso qualsiasi strumento il malaffare e l’abusivismo. Le istituzioni e gli amministratori locali mai come in questo momento hanno il dovere di stare uniti per affermare il buongoverno, la legalità ed il pieno rispetto delle regole democratiche. I calabresi, i giovani e le ragazze di questa terra sono stanchi di vivere in una regione ostaggio delle organizzazioni ‘ndranghetistiche e malavitose”. “A Gianni Speranza e tutti gli amministratori onesti che lottano quotidianamente per liberare la Calabria dalla barbarie violenta ed oppressiva del malaffare –ha concluso il Presidente della Provincia di Cosenza –rinnoviamo la nostra sincera vicinanza, solidarietà e amicizia”.

Presidente Bova “Presidiare la legalità”. “Gianni Speranza, sindaco di Lamezia, anche in queste ore, sta dimostrando, con i fatti, che presidiare la legalità è il primo dovere civico, anche quando dietro le illegalità e gli abusi ci sono un coacervo di interessi perversi e assai aggressivi. Oggi si tenta, aggredendo il sindaco, di impedire l’abbattimento di alloggi abusivi, come ieri si è tentato in vari modi, spesso assai pericolosi per le persone, di bloccare la spinta di legalità e giustizia che sale dalle comunità lametina e calabrese. C’è di più; chi alimenta cinicamente la disperazione sa che così procedendo non si blocca nulla, perché non è Gianni Speranza cha ha determinato la situazione in atto, né può miracolisticamente risolverla. Al sindaco di Lamezia Terme esprimo la solidarietà piena e il sostegno esplicito miei e del Consiglio regionale della Calabria. Aggiungo da calabrese che mi riempie d’orgoglio e di fiducia il vedere l’impegno diretto, che tanti dei nostri amministratori, alla pari di Speranza, stanno mettendo in atto per far risalire la china alla nostra terra senza indugiare e senza aspettare che siano altri a farlo”.

Borrello “Amministratori rischiano troppo”. Il vicepresidente del Consiglio regionale Antonio Borrello ha espresso solidarietà al sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza: “Nel Mezzogiorno proprio gli amministratori locali rischiamo di diventare il parafulmine delle proteste dei cittadini. Il Governo deve mobilitare ogni sua rappresentanza periferica a una vigilanza assidua ed efficace. Dinanzi a reazioni violente, com’è stata quella che ha interessato il sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza, non bisogna sottovalutare nulla e, anzi, occorre essere solidali con il sindaco e far capire, chiaro e tondo, a chi vorrebbe strumentalizzare la protesta legittima o meno dei cittadini che c’è un limite da non oltrepassare”.

Callipo “No a campagne d’odio”: “Attenti alle campagne d’odio che, in un tessuto democraticamente fragile come la Calabria, possono scatenare reazioni profondamente sbagliate contro chi rappresenta al meglio le Istituzioni. Piena solidarietà al sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza per l’incidente grave di cui è stato vittima e sulla cui dinamica mi auguro che le forze dell’ordine facciano piena luce. A quei cittadini, cui pure sono state fatte promesse magari in vista di campagne elettorali, occorre spiegare, fino in fondo, qual è la situazione in cui si trovano, i loro diritti e i loro doveri. Il rispetto della legge, specie laddove lo Stato è latitante come in molte aree della Calabria, non può essere caricato tutto sulle spalle degli amministratori locali onesti, a maggior ragione in una Calabria in cui la politica spesso invia messaggi contraddittori e, interessata solo a garantirsi la continuità con ogni sistema e mezzo, soffia sul fuoco del disagio sociale che in Calabria è grande, diffuso e inquietante.”

Fava (SD) “Speranza non ha responsabilità”. Tutta la nostra solidarietà e vicinanza va al nostro compagno Gianni Speranza, sindaco di Lamezia Terme, per il grave tentativo di aggressione di cui è stato vittima ieri sera. Gianni è un amministratore pubblico che dovrebbe essere preso ad esempio in tutto il Mezzogiorno: ha reso la politica cittadina trasparente e pulita, difende quotidianamente la legalità di tutti, ridando credibilità e dignità ad una cittadina la cui amministrazione più volte è stata sciolta per mafia. Lo afferma Claudio Fava, segretario nazionale di SD e del Coordinamento Nazionale di Sinistra e Libertà, in merito all'aggressione subita dal sindaco Speranza mentre i caterpillar del Genio Militare stanno abbattendo costruzioni illecite sulla base di sentenze di demolizione passate in giudicato. Mentre - prosegue Fava - l'amministrazione comunale ha preso responsabilmente atto delle sentenze definitive e ha iniziato a dar corso ad esse, il centrodestra, soffiando sul fuoco, alimenta una pericolosa ed irresponsabile campagna di menzogne e falsità attribuendo a Speranza responsabilità che non ha e che non gli competono. Questo atteggiamento del PdL è tanto più grave alla luce della presenza, tra gli abusivi e tra gli aggressori di familiari delle principali cosche della zona. Nei prossimi giorni mi recherò a Lamezia per incontrare Speranza e tutti quei cittadini a cui sta a cuore il futuro della propria città. Chiederò nelle prossime ore - conclude l'esponente di SL - al Ministro Maroni un incontro urgente per illustragli la difficile situazione in cui si trova Lamezia e per esigere la massima protezione del sindaco Speranza nella sua difficile ma giusta opera di amministratore pubblico calabrese.

Guccione “Amministratori troppo esposti”. “L’aggressione subita dal sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, è il segno della gravissima esposizione cui sono sottoposti quotidianamente gli amministratori locali nel loro impegno coraggioso e civile contro l’abuso, per l’affermazione delle regole democratiche e per il ripristino della legalità in Calabria”. E’ quanto afferma, in una nota, il Segretario regionale del Pd calabrese, Carlo Guccione. “Tutto ciò -ha aggiunto Guccione- anzicchè scoraggiarci, deve spingere tutte le istituzioni democratiche calabresi ad intensificare ulteriormente le loro azioni di lotta per combattere e sconfiggere definitivamente fenomeni negativi che offendono e indignano la stragrande maggioranza dei cittadini. Tutti gli amministratori, in particolare, devono proseguire unitariamente e con coraggio il loro impegno quotidiano al fine di garantire, in una regione così esposta alle infiltrazioni ‘ndranghetistiche, che il rispetto delle regole non sia più una eccezione ma diventi definitivamente la prassi quotidiana della vita e dei rapporti tra i cittadini e lo Stato”. “A Gianni Speranza –ha concluso il Segretario regionale del Pd- esprimo tutta la mia vicinanza e solidarietà. In questa battaglia di civiltà, democrazia e legalità troverà i Democratici calabresi sempre al suo fianco”.

Guerriero “Far quadrato intorno ad amministratori”. “Abbiamo tutti il dovere di far quadrato intorno agli amministratori comunali che, come nel caso di Lamezia Terme, hanno scelto la linea della legalità intorno a cui quotidianamente dispiegare iniziative e progetti di rilancio economico e sociale”. E’ quanto sostiene il consigliere regionale del Ps Giuseppe Guerriero, che aggiunge: “Lamezia Terme è una città della Calabria fondamentale per posizione geografica e ruolo politico- amministrativo, perciò oltre alla solidarietà al sindaco Speranza, che in parte è scontata, occorre immaginare qualche forma di reazione democratica e popolare perché l’episodio, indice di una brutta area, sia coralmente respinto”

Olivo “Segnale inquietante”. “L’aggressione al sindaco di Lamezia Terme non è soltanto un episodio di inaccettabile violenza, ma è soprattutto un segnale inquietante che rivela la difficoltà degli amministratori locali ad affrontare le drammatiche emergenze del territorio e ad affermare la cultura della legalità nelle aree a forte rischio criminalità”. Lo afferma in una nota il sindaco di Catanzaro, Rosario Olivo, circa l’aggressione subita dal sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza. Olivo ha sentito personalmente al telefono il sindaco Speranza e nel corso del colloquio lo ha invitato a proseguire nella sua trasparente azione amministrativa. “A Gianni Speranza - ha proseguito Olivo - ho fatto pervenire i sentimenti di solidarietà e di fraterna amicizia della città di Catanzaro. Quanto avvenuto all’interno del Municipio di Lamezia è inqualificabile. I sindaci della Calabria sono costretti ad affrontare, spesso da soli, un’autentica emergenza legalità. Non è un caso che l’episodio di violenza sia legato all’attività di demolizione di edifici abusivi disposti dalla magistratura. Occorre fare chiarezza sul grave episodio di Lamezia Terme, perseguendo gli autori dell’aggressione a Speranza, ma soprattutto indagando sulle circostanze in cui è maturata. Gli amministratori locali, soprattutto quelli particolarmente esposti agli attacchi della criminalità, debbono essere messi nelle condizioni di operare senza condizionamenti. È un fenomeno che sta, purtroppo, toccando anche la città di Catanzaro ed i suoi amministratori”. “È di qualche giorno fa, la gravissima intimidazione - ha concluso - al consigliere comunale di maggioranza, Andrea Ranieri, presidente della commissione consiliare alle attività produttive. Quando le Amministrazioni tentano di introdurre regole, si verifica la reazione di chi le regole non le accetta e non le rispetta. C’é un clima pesante e angoscioso in Calabria e lo Stato, in tutte le sue articolazioni, ha il dovere di intervenire”.

Perugini (Anci) «Esprimo la più affettuosa solidarietà – dichiara il Presidente di ANCI Calabria Salvatore Perugini, Sindaco di Cosenza – nei confronti del Sindaco di Lamezia, Gianni Speranza, aggredito nella Casa Comunale per aver eseguito disposizioni derivanti da sentenze della Magistratura volte al ripristino di una situazione di legalità. Voglio sottolineare con forza che simili preoccupanti accadimenti sono possibili perché i Sindaci, esposti in prima linea nel confronto con i cittadini anche in situazioni di estrema delicatezza, vengono spesso lasciati soli nell’esecuzione dei loro compiti. In particolare, l’episodio di Lamezia è di una gravità inaudita perché evidenzia un’esasperazione dell’arroganza di chi crede di poter manipolare a suo piacimento le Istituzioni e perché chi nel tempo è stato causa delle illegalità scarica oggi sul Sindaco ogni responsabilità. Sono certo che l’amico Gianni Speranza proseguirà con la serietà, la passione e la determinazione che lo caratterizzano nel suo impegno quotidiano cui è stato chiamato dai cittadini di Lamezia e gli assicuro che i Sindaci calabresi gli sono vicini nel sostenerne l’azione al servizio del suo territorio».

Talarico (Udc) “isolare le spinte facinorose”. “Credo che su una vicenda come quella di Lamezia Terme sia necessaria un’assunzione collettiva di responsabilità che isoli ogni spinta facinorosa ma anche gli sconcertanti tentativi di strumentalizzazione e facili, ciniche speculazioni politiche su vicende che vedono coinvolte nuclei familiari in alcuni casi davvero bisognosi, con anziani, minori e malati che, come sempre, finiscono col pagare il prezzo più alto”. E’ quanto dichiara Francesco Talarico, consigliere a Palazzo Campanella e segretario regionale dell’UDC, a proposito dell’aggressione subita dal sindaco di Lamezia Terme nell’ambito delle manifestazioni di protesta suscitate dalle demolizioni di manufatti dichiarati abusivi da sentenze giudiziarie. “Esprimo la più sincera solidarietà al sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, che non dev’essere lasciato solo – aggiunge Talarico –, esposto irresponsabilmente e strumentalmente come ‘capro espiatorio’ nella vicenda della demolizione degli immobili abusivi e faccio appello a tutte le rappresentanze politiche e istituzionali di ogni livello perché su una questione così delicata si stringa lealmente un patto per la legalità che superi logiche di appartenenza e di schieramento”. “La questione suscita un preoccupante allarme sociale. Per quanto ci riguarda, dichiaro fin d’ora, in proposito, la disponibilità mia e del mio partito – conclude il segretario regionale dell’UDC – per trovare il giusto equibrio tra il pieno rispetto della legalità e delle sentenze della magistratuta e le reali esigenze abitative che meritano di essere soddisfatte”.

Tripodi (Pdci) “Gesto da non sottovalutare”. “L’ennesimo episodio gravissimo che si consuma ai danni di chi in Calabria amministra la cosa pubblica. Un gesto deplorevole da condannare e soprattutto da non sottovalutare”. Ad affermarlo, in una nota, Michelangelo Tripodi, assessore regionale all’Urbanistica e Governo del Territorio e segretario del PdCI Calabria, in merito all'aggressione subita ieri dal sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza. “Non si può più stare a guardare inermi a quanto continua a succedere in Calabria – spiega Tripodi – il governo deve intervenire, gli amministratori e chi ogni giorno combatte per la legalità deve essere tutelato. “I calabresi non devono piegare la testa di fronte all’arretratezza e alla brutalità della criminalità – aggiunge Tripodi – ma le istituzioni preposte devono dare le dovute risposte garantendo la legalità sul territorio. La partita non deve essere persa ed ognuno deve fare secondo le proprie competenze la sua parte”. “Per questo – conclude Tripodi – nel condannare la vile aggressione di ieri, esprimiamo solidarietà e vicinanza al sindaco Gianni Speranza”.

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