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Dir.resp. Pippo Gatto |
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Hacker russi in azione
Truffa via internet ad azienda del cosentino, sottratti 50.000 euro 09 nov 09 La Polizia Postale di Cosenza ha accertato una truffa informatica perpetrata da ignoti, probabilmente hacker russi o ucraini, ai danni di un' azienda agroalimentare di Rende. Gli hacker hanno svuotato i conti correnti della ditta, che conta una decina di operai, sottraendo circa 50.000 euro, depositati per il pagamento degli stipendi. La Polizia ha accertato che sarebbe stato utilizzato un software invisibile, installato fraudolentemente, forse via internet, nei pc dell'azienda attraverso lo scaricamento di giochi o suonerie. Pare che non sia stato usato il trucco del phishing, cioè attraverso mail fraudolente con cui viene chiesto l’inserimento di password di conti correnti con la scusa di verifiche su improbabili sfondi del conto. Con questo sistema i truffatori sarebbero venuti a conoscenza delle password per accedere ai conti online. La direzione delle indagini, definite ostiche, e' stata assunta direttamente dal Procuratore di Cosenza, Dario Granieri. I fatti: Il fenomeno phishing tristemente noto su scala mondiale, continua a mietere delle vittime anche nella provincia cosentina. Infatti, i truffatori informatici russi ed ucraini, hanno messo in ginocchio una piccola azienda di prodotti agroalimentari che conta una decina di operai. La truffa informatica messa in atto dai soliti hacker russi ha svuotato alcuni conti correnti del malcapitato imprenditore sottraendo circa 50.000,00 euro che sarebbero serviti a pagare la mensilità dei dipendenti e scadenze per le forniture di prodotti semilavorati. l'imprenditore si è rivolto agli specialisti della polizia postale di Cosenza, diretta dal sostituto commissario dr.ssa Tiziana Scarpellli e coordinati dal dirigente compartimentaii e dr. Sergio Iannello, la quale personalmente ha raccolto la denuncia disponendo subito le prime indagini. la frode informatica, questa volta si e' svolta con sistemi ancora piu' ingegnosi. Il malcapitato non ha fornito nessuna indicazione circa i suoi conti correnti che vengono utilizzati per le transazioni di denaro con i fornitori ed i clienti dell'azienda, cosi come successe per altri. Quando questi ricevevano delle e'-mail in cui con artifici e raggiri informatici facevano si che il correntista si collegasse alla su banca on-line tramite il link presente nella e-mail. la vicenda attuale ha svuotato due conti correnti distinti e separati,verosimilmente sfruttando un software invisibile, auto installato nei p.c. dell'azienda. Il sistema di sicurezza che dovrebbe fornire l'istituto di credito che abilita il servizio, non ha garantito l'inviolabilita' del sistema. Difatti quasi tutti gli istituti di credito hanno fornito i clienti piu' a rischio i lettori card ad identificazione criptata, che leggendo la card (carta di credito) cambia continuamente i parametri, ovvero password e codice di autenticazione. Un sistema che funziona piu o meno come una firma digitale.
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