HOME, Torna alla pagina Indice
Citta' di Cosenza , Torna alla pagina Indice
Dir.resp. Pippo Gatto
Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .
Hinterland
 Rende
 Castrolibero
 Castiglione
 Servizi on Line
 Segnala i problemi 
 Famacie di Turno 
 Gare e Appalti 
 Bandi e Concorsi 
 Cinema 
 Scrivi alla Redazione 


 
 Turismo
 I Monumenti
 Mappa dell'Hinterland
 Centro Storico
 Notizie per i visitatori
 Rubriche
 Alimentazione
 Ambiente
 Attualità/Cronaca
 Consumatori
 Cronaca Rosa e Gossip
 Cultura
 Diritti del Cittadino
 Economia e Finanza
 Innovazione e Tecnologia
 Politica e Sociale
 Servizi Speciali e Dossier
 Sindacati
 Spettacoli
 Sport
 Partecipativi
 Chat
 Forum
 Scienza
 Informatica
 Innovazione
 Scienza
 Associazioni
 Salute
 Prevenzione
 Sanità e Salute
 Scuola e Giovani
 Scuola
 Musica
 Università




Previsioni: Epson Meteo

    Condividi su Facebook

I figli come schiavi, due arresti della Polizia a

 

 

I figli, come schiavi, accattoni per le strade di Cosenza, due arresti

18 nov 09 Due romeni, Viorel Lacatus, di 42 anni, e Nazarica Lakatos, di 46, marito e moglie, sono stati arrestati con l'accusa di avere ridotto in schiavitù le due figlie di 14 e 12 anni a Cosenza. La vicenda ebbe inizio nel 2007, a conclusioni di delicate indagini da parte dei poliziotti della Questura di Cosenza, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro P M dr. ssa Sforza, i due rumeni vennero tratti in arresto su mandato di cattura europeo in Romania, poiché responsabili dei reati di riduzione in schiavitù, minacce, percosse e lesioni personali in danno delle figlie minori di 12 e 14 anni. Nazarica Lakatos di 46 anni e Viorel LACATUS di 42 anni, approfittando dello stato di soggezione psicologica e di inferiorità fisica delle figlie, oltre quanto in contestazione, costringevano le minori ad una prolungata attività di accattonaggio realizzato nel Capoluogo. Le indagini all’epoca condotte dall’Ufficio Minori e dalla Squadra Mobile della Questura di Cosenza permisero di raccogliere tutti i necessari elementi probatori per la successiva emissione da parte della DDA di Catanzaro del provvedimento d’arresto. La DDA di Catanzaro attivando i canali Ministeriali dava avvio alla successiva procedura di estradizione Nei gironi scorsi, l’A.g. consegnava al personale della Squadra Mobile l’ordinanza applicativa di aggravamento della misura cautelare emesso nei confronti di Nazarica LAKATOS alla quale contestato - in aggiunta - d’essersi nel maggio dello scorso 2007 allontanata dal luogo ove ristretta in regime di arresti domiciliari facendo perdere temporaneamente le tracce di sé. I poliziotti della Squadra Mobile di Cosenza in collaborazione con i poliziotti l’Interpol predisponevano i rientro in Italia della destinataria dell’ordinanza che una volta atterrata presso l’aeroporto di Fiumcino, proveniente da Bucarest- la traevano in arresto e notificatole il citato provvedimento la trasferivano presso il carcere di Rebibbia ove rinchiusa è a disposizione dell’A.g.. Medesima sorte è toccata al marito Viorel LACATUS al quale programmatone il rientro lo scorso 13 novembre 2009 presso l’aeroporto di Fiumicino il poliziotti della Polaria, interessati dalla Squadra Mobile di Cosenza notificavano il provvedimento della DDA di Catanzaro traendolo in arresto ed associandolo presso il carcere di Rebibbia.

Cerca con nell'intero giornale:

-- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

 

Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .

Copyright © dal 2004 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Reg. Trib. CS n.713 del 28/01/2004
Tutti i dati e le immagini presenti sul sito sono tutelati dalla legge sul copyright
Il loro uso e' consentito soltanto previa autorizzazione scritta dell'editore

Per una migliore visualizzazione del portale si consiglia uan risoluzione di 800x600 punti