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Scarcerazione per sentenza in ritardo, arrivano ispettori

 

Boss scarcerato per sentenza in ritardo, il ministero manda gli ispettori

04 mar 09 Il ministero della Giustizia "disporrà un'ispezione a Reggio Calabria, per verificare cosa é successo". Lo ha annunciato Maria Elisabetta Alberti Casellati, sottosegretario alla Giustizia, intervenendo a Radiocity, il programma di RadioUno Rai, sulla scarcerazione, a causa del mancato deposito di una sentenza, del presunto esponente della 'ndrangheta Cosimo Romanello. Il sottosegretario ha aggiunto che, pur essendovi nella magistratura oggettive carenze di organico, ''si può affermare che un'omissione di questo tipo non sia imputabile a questa serie di disfunzioni. Chi tratta un procedimento ha una responsabilità anche nell'individuare delle priorità. Anche in presenza di un grande carico di lavoro, infatti, chi tratta il procedimento responsabilmente deve stabilire delle priorità, per far sì che non succeda quello che è successo a Reggio Calabria". Ospite della puntata anche il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso. Da questa vicenda ''emergono i concetti della responsabilita' e dei livelli di controllo. Anche in presenza di un grande carico di lavoro -ha osservato Maria Elisabetta Alberti Casellati- chi tratta il procedimento responsabilmente deve stabilire delle priorita' per far si' che non succeda quello che e' successo a Reggio Calabria''. ''Sentiamo anche noi le conseguenze di questi episodi spiacevoli'', ha sottolineato il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso. ''Il problema e' che i giudici a Reggio Calabria sono insufficienti rispetto alla mole di lavoro che produce la procura''. Alcuni uffici giudiziari, anche per la difficolta' a coprire i posti nelle 'sedi disagiate', ''hanno il 50% di organico non coperto''

Marilina Intrieri “Una decisione che da speranza”. ''L'immediata decisione del Ministro della Giustizia, on. Alfano di disporre subito una ispezione ministeriale a Reggio Calabria sul caso della inaspettata scarcerazione del boss Romanello ed altri, unitamente ai provvedimenti preannunciati dalla prima commissione del Csm, rincuorano e danno speranza ai calabresi". E' quanto afferma, in una nota, Marilina Intrieri della direzione nazionale del Pd. "Ciò - prosegue Intrieri - soprattutto per quanti vogliono essere rassicurati dalle istituzioni sulla loro sicurezza e sulla certezza della pena, specie quando si tratta di vicende di 'ndrangheta. Stupisce, e non poco il silenzio dei parlamentari calabresi del centrosinistra su questa grave vicenda a partire dal reggino Marco Minniti che oltretutto e' stato nominato dal neosegretario Franceschini responsabile nazionale della sicurezza".

 

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