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Processo alle cosche di San Luca

 

Concluso il processo alle cosche di San Luca: 31 condanne e 10 assoluzioni

19 mar 09 Con 31 condanne a pene variabili da 13 anni a un anno e quattro mesi di reclusione e dieci assoluzioni si e' concluso il processo, celebrato col rito abbreviato dal gup di Reggio Calabria Francesco Petrone, ad altrettanti presunti affiliati alle cosche Nirta-Strangio e Pelle-Vottari di San Luca protagoniste della faida culminata con la strage di Duisburg del Ferragosto 2007 nella quale furono uccise sei persone. Gli imputati erano accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso, concorso esterno e traffico di armi. L'unico imputato di omicidio era Santo Vottari, di 37 anni, latitante, considerato uno degli organizzatori dell'agguato che il giorno di Natale del 2006 provocò la morte di Maria Strangio, moglie di Gianluca Nirta, ritenuto il boss dell'omonima cosca. L'uomo è stato assolto dall'accusa di omicidio e condannato a 10 anni e otto mesi di reclusione. La condanna più alta, 13 anni di reclusione, è stata inflitta ad Antonio Pelle, ritenuto il capo della cosca Pelle-Vottari e chiamato dagli affiliati "la mamma". Tra i condannati figura anche Achille Marmo (otto anni di reclusione) fratello di Marco, una delle vittime della strage di Duisburg. Otto anni sono stati inflitti anche a Emanuele, Giuseppe e Vincenzo Biviera, Michele Carabetta, Antonio Giorgi, Domenico Mammoliti, Paolo Nirta, Domenico Pelle, Giuseppe Pugliesi, Giovanni Strangio, Raffaele Stranieri e Antonio Vottari. Altre 14 persone accusate di far parte delle cosche di San Luca sono attualmente sotto processo davanti ai giudici della Corte d'assise di Locri. Alcuni di loro sono accusati dell'omicidio di Maria Strangio. Tra gli imputati c'é anche Giovanni Strangio, il giovane accusato di essere uno degli autori della strage di Duisburg, arrestato pochi giorni fa. Anche il processo di Locri non si occupa della strage.

 

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