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Ponte sullo stretto, dibattito continuo

 

Ponte sullo stretto, dibattito infuocato, ma studi evidenziano problemi

07 mar 09 Il prof.Alberto Ziparo, docente dell'Università di Firenze e coordinatore degli studi sull'impatto ambientale del Ponte sullo Stretto, in una nota, esprime le sue perplessità in merito alla delibera con cui il Cipe ha dato il via libera al manufatto. "Gli espropri di cui si parla nella delibera - afferma Ziparo - non riguardano le opere del ponte, ma interventi, definiti collaterali o propedeutici, che in realtà interessano opere di sistemazione stradale e ferroviaria nei comuni di Villa San Giovanni e Messina, già decise e da realizzare a prescindere dal ponte". Secondo Ziparo, "gli espropri delle strutture relative al manufatto, infatti, non possono essere eseguiti prima dell'approvazione del progetto definitivo. Progetto che si presenta assai problematico in quanto gravano su di esso gli irrisolti, enormi, problemi di impatto ambientale, territoriale e paesaggistico, le valutazioni economico-finanziarie assai negative, cui si sono aggiunti di recente i grandissimi dubbi sulla stessa costruibilità espressi dal più profondo conoscitore tecnico del progetto stesso, il professor ingegner Remo Calzona, già coordinatore del comitato tecnico-scientifico del progetto ponte. Certo fa pensare che un decreto infrastrutturale per l'emergenza economica destini risorse non secondarie ad espropri, non riguardanti tra l'altro l'opera annunciata, ed alla progettazione infinita del ponte"

Ciucci “Al ponte lavoreranno oltre 40mila addetti”. "A pieno regime saranno oltre 40.000 le unità lavorative impegnate per la realizzazione del ponte sullo stretto di Messina ma gli effetti positivi dell'opera si faranno sentire prima". Lo ha detto il presidente dell'Anas, Pietro Ciucci, a Salerno per prendere parte a due iniziative: una sulla sicurezza stradale e poi in Municipio per la firma di un protocollo d'intesa per la realizzazione di opere sulla tangenziale cittadina. Per Ciucci gli effetti della realizzazione del ponte sullo stretto "ci saranno anche prima dell'apertura dei cantieri perché c'é già tutta una fase di progettazione che riguarda decine e centinaia di ingegneri". "C'é il problema di soluzione delle interferenze sul territorio - ha affermato - che significa lavori, sondaggi, espropri. Non sarà con l'apertura dei cantieri che inizieranno le ricadute del ponte - ha aggiunto - ma già prima si avranno i segnali positivi di questo progetto che riparte dal punto in cui si è fermato tre anni fa". Ciucci ha poi affermato che pure per l'autostrada Salerno-Reggio Calabria si stanno accelerando i tempi di realizzazione dei lavori. "Per l'ultimo macrolotto della A/3 - ha detto - noi stiamo già lavorando perché già a fine 2010 si possano aprire i cantieri"

Sbarra “Bene decisioni per Ponte e 106 ma non basta”. "La decisione del Cipe, su proposta del Governo, di inserire tra le grandi opere infrastrutturali da realizzare nel Paese gli stanziamenti per il completamento della Salerno-Reggio Calabria, della statale 106 ed il Ponte sullo Stretto di Messina è una prima parziale risposta alle esigenza di ammodernamento delle vie di comunicazione nel Mezzogiorno ed in Calabria". Lo afferma, in una nota, il segretario generale della Cisl della Calabria, Luigi Sbarra. "Ciò servirà per elevare - aggiunge Sbarra - le condizioni di attrattività dei territori ai fini della crescita e dello sviluppo ed anche per contrastare gli effetti della crisi economica e sociale attraverso il rilancio del settore delle costruzioni e dell'occupazione nell'edilizia e nell'indotto". Secondo Sbarra, "é necessario, per accelerare i tempi di esecuzione dei lavori, che il Governo introduca urgentemente nuovi provvedimenti legislativi finalizzati ad aggiornare la strumentazione burocratico-amministrativa prevedendo la presenza di commissari ad acta capaci di assicurare una maggiore speditezza ed una rapidità nell'azione di realizzazione delle opere. La Calabria è piena di opere incompiute, avviate e mai ultimate non solo per mancanza di finanziamenti ma anche per pastoie burocratiche, cavilli procedurali e per contenziosi tra diversi livelli istituzionali che rallentano il completamento degli interventi. La Cisl calabrese, pur manifestando apprezzamento e condivisione per le decisioni adottate in sede Cipe, ritiene tuttavia ancora insufficienti gli interventi a favore del Mezzogiorno e della Calabria se non accompagnati da corposi investimenti capaci di riqualificare ed ammodernare la rete ferroviaria ionica e tirrenica, completare i collegamenti viari attraverso le trasversali, definire l'ultimazione dei lavori da tempo avviati nelle opere idriche, energetiche ed acquedottistiche". "A tutto ciò - sostiene ancora il dirigente della Cisl - va aggiunto un maggiore protagonismo della Regione Calabria e degli enti locali, che dovendo impegnare sul versante degli interventi di miglioramento infrastrutturale ingenti risorse comunitarie e nazionali, già disponibili, possono contribuire alla realizzazione di opere minori di dimensione piccole e medie per mobilitare risorse ed investimenti a favore dello sviluppo e del rilancio dell'occupazione nel territorio e per offrire al tessuto industriale e produttivo ed ai cittadini servizi efficienti ed un moderno sistema dei trasporti, oggi fortemente danneggiato dal maltempo che provoca disagi continui ai calabresi e l'isolamento di intere comunità"

Minniti Annunci del Governo per distrarre attenzione”. "Annunci che servono a distrarre l'attenzione dai problemi veri". Così Marco Minniti, responsabile nazionale sicurezza del Pd, ha definito i contenuti del pacchetto di interventi approvato ieri dal Cipe e che prevede il via libera, tra l'altro, alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. "Non convince il Piano di opere pubbliche - ha aggiunto Minniti - perché non si tratta di una misura anticiclica o se lo è è molto differita nel tempo. Per quanto ci riguarda, invece, proponiamo di mettere fuori dal Patto di stabilità tutte le opere pubbliche dei comuni che potrebbero essere immediatamente cantierabili. Proponiamo anche l'immediato ripiano dei debiti che la pubblica amministrazione ha nei confronti delle imprese". "Da parte del governo - ha detto ancora Minniti - c'é una sottovalutazione di quanto accade nel Paese che diventa sempre più grave e un ottimismo purtroppo non fondato"

Sarra “Dal Governo impulso per far ripartire l’economia”. "La risposta del governo alla crisi si arricchisce di un elemento importante e decisivo per far ripartire l'economia del nostro paese specie nel meridione". E' quanto afferma il capogruppo di An alla Regione, Alberto Sarra, che, in una nota, plaude al governo di centrodestra per gli stanziamenti deliberati dal Cipe. Per Sarra "alle critiche del Pd su un presunto disinteresse di questo governo nei confronti della Calabria, indicata da Prodi come la regione prediletta, il centrodestra risponde con i fatti, con un articolato piano di opere che consentirà alla Calabria di essere competitiva dal punto di vista delle infrastrutture con le altri regioni d'Italia, soprattutto sul piano della mobilità e dei collegamenti viari". "Il Ponte sullo stretto - sostiene ancora Sarra - la statale 106 ed il completamento dell'autostrada Salerno Reggio Calabria, sono delle opere che serviranno anche a sbloccare la disoccupazione permettendo così a migliaia di lavoratori di trovare un lavoro che di questi tempi è sempre di più merce rara". .

Diliberto “Gigantesco spot elettorale”. "I provvedimenti annunciati ed approvati dal Cipe sono giganteschi spot elettorali". Lo ha detto a Lamezia Terme il segretario del Pdci, Oliviero Diliberto. "E' la solita logica di Berlusconi - ha proseguito - e cioé annunciare delle cose che se poi non accadono pazienza. Sono molto preoccupato perché non si stanno compiendo interventi strutturali sull'economia, di fronte ad una crisi devastante, come quella che è alle porte. Anche i governi di destra di altri Paesi stanno provvedendo, ma in Italia non c'é niente". Diliberto, parlando poi del ponte sullo Stretto, ha detto di sperare che "l'opera non si faccia. Io spero - ha aggiunto - che non si buttino dei soldi iniziando un'opera che poi non si farà perché è una cosa inutile e per molti versi dannosa. "A questo punto - ha concluso - sarebbe stato infinitamente più intelligente, meno costoso e più rispettoso dell'ambiente potenziare il trasporto marittimo sullo Stretto"

 

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