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Titolo Cronaca

 

FS e Anas bloccano lo sviluppo della Calabria

25 mag 09 "Ferrovie dello Stato e Anas hanno grandi e gravi responsabilità per il mancato sviluppo della Calabria". A sostenerlo, in una nota, è il segretario generale dell'Uil della Calabria, Roberto Castagna. "Sollecitiamo la classe politica locale - aggiunge Castagna - a provare, almeno su problemi di grande rilevanza, ad essere unita per pretendere il rispetto dei tanti impegni conclamati dai vari Governi nazionali che si sono avvicendati negli ultimi dieci anni. E' pur vero che la minore crescita del sud è dovuta al fatto che, in questi ultimi dieci anni, l'intera Italia è cresciuta pochissimo perché il sistema economico nazionale si é trovato in grande difficoltà nel nuovo quadro internazionale. Tuttavia il sud ha subito, e sta ancora subendo, una pesante riduzione nell'effettiva spesa per lo sviluppo rispetto a quanto programmato alla fine degli anni novanta". Secondo Castagna, "da una parte i governi centrali hanno annunciato grandi obiettivi sui trasporti e sulla ricerca senza avviare una seria progettazione e, dall'altra, è mancato il completamento, rispettivamente da parte di Anas e ferrovie dello Stato, della Salerno-Reggio Calabria e dei nuovi collegamenti ferroviari fra le città del Sud e centro e nord del Paese. Nell'incertezza delle politiche nazionali, i vertici di queste società hanno spesso interpretato le politiche per lo sviluppo del Mezzogiorno più come un modo di 'fare cassa' e finanziare non le opere per lo sviluppo ma quelle ritenute prioritarie perché collocate nelle aree a maggiore domanda. A fronte di questa condizione, la politica locale, più che unirsi per reagire a questo atteggiamento, ha preferito continuare a dividersi su questioni di potere interno o, peggio ancora, di appartenenza. Sta di fatto che sul versante ferroviario, le soppressioni nonché il disimpegno sul terreno degli investimenti infrastrutturali, e dell'innovazione del materiale rotabile e della sua qualità, rispetto ad una reale domanda di mobilità in crescita, stanno portando ad una netta involuzione e ad una costante desertificazione". "Lo stesso vale - dice ancora il segretario della Uil Calabria - per l'eterno cantiere dell'A3, che non solo ha peggiorato le condizioni di mobilità esistenti, prima dell'avvio, quanto ha prodotto e continua a produrre effetti dannosissimi sul versante del turismo verso la nostra regione. Sappiamo tutti che la crescita di una regione è legata necessariamente ad un moderno e funzionale sistema di mobilità. E' ovvio, quindi, che i mancati investimenti e i ritardi accumulati rischiano di provocare ulteriori riflessi economici e sociali non più sostenibili".

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