HOME, Torna alla pagina Indice
Citta' di Cosenza , Torna alla pagina Indice
Dir.resp. Pippo Gatto
Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .
Hinterland
 Rende
 Castrolibero
 Castiglione
 Servizi on Line
 Segnala i problemi 
 Famacie di Turno 
 Gare e Appalti 
 Bandi e Concorsi 
 Cinema 
 Scrivi alla Redazione 


 
 Turismo
 I Monumenti
 Mappa dell'Hinterland
 Centro Storico
 Notizie per i visitatori
 Rubriche
 Alimentazione
 Ambiente
 Attualità/Cronaca
 Consumatori
 Cronaca Rosa e Gossip
 Cultura
 Diritti del Cittadino
 Economia e Finanza
 Innovazione e Tecnologia
 Politica e Sociale
 Servizi Speciali e Dossier
 Sindacati
 Spettacoli
 Sport
 Partecipativi
 Chat
 Forum
 Scienza
 Informatica
 Innovazione
 Scienza
 Associazioni
 Salute
 Prevenzione
 Sanità e Salute
 Scuola e Giovani
 Scuola
 Musica
 Università




Previsioni: Epson Meteo

    Condividi su Facebook

Strage di Duisburg, Strangio estradato

Arriva Strangio, estradato dall’Olanda per strage

13 mag 09 Il tribunale di Amsterdam ha autorizzato l'estradizione in Italia di Giovanni Strangio, accusato di essere stato l'organizzatore e uno degli esecutori della strage di Duisburg del Ferragosto 2007. Strangio era stato arrestato nei pressi di Amsterdam nel marzo scorso. Il presidente del Tribunale Fred Salomon ha letto in aula la sentenza con la quale ha accolto la richiesta di estradizione presentata dall'Italia e ha respinto invece quella della Germania. Secondo i giudici olandesi, i fatti punibili che riguardano Strangio sono una conseguenza della rivalità tra le cosche a San Luca e "dunque il legame con l'Italia è più importante che la relazione con il luogo nel quale il delitto è avvenuto". Le autorità italiane, si legge nella sentenza, perseguiranno Strangio "per gli omicidi in Germania", ovvero per la strage di Duisburg, ma anche per la partecipazione ad un'organizzazione criminale. Anche le autorità tedesche, si sottolinea, avevano indicato come prioritaria l'estradizione dell'imputato in Italia. Inoltre, rileva il tribunale olandese, gli inquirenti italiani hanno concluso le indagini sull'associazione mafiosa. Il Tribunale è quindi arrivato alla conclusione che "sussiste la possibilità di applicare la legge sull'estradizione"

Estradato per strage. Giovanni Strangio è stato estradato in Italia sia per la strage di Duisburg del Ferragosto 2007 sia per le accuse di associazione mafiosa: a precisarlo è un portavoce dello stesso Tribunale di Amsterdam, contattato dall'ANSA. Strangio è in carcere in Olanda nel penitenziario di Vught, tra Rotterdam ed Eindhoven, dal 12 marzo scorso quando fu fermato Diemen, nei pressi di Amsterdam. La procedura per la sua consegna all'Italia è quella prevista dal mandato di arresto europeo. A chiedere la sua estradizione sono state le autorità giudiziarie di Reggio Calabria. In Italia Strangio è infatti accusato sia per la strage in Germania sia per associazione mafiosa nel processo sulla faida di San Luca. Nella sentenza con la quale i giudici olandesi hanno autorizzato l'estradizione, si nota un piccolo errore. C'é un cambiamento del nome di Giovanni, ribattezzato Giuseppe, nella trascrizione della parte relativa alla "decisione" finale. Ma le autorità giudiziarie olandesi, spiega un portavoce, assicurano che non avrà alcuna conseguenza perché Strangio, presente in aula, ha confermato le sue generalità.

PG Pignatone :''Grande soddisfazione" per l'estradizione di Giovanni Strangio è stata espressa dal procuratore di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone. Soddisfazione, ha aggiunto il magistrato, "per i risultati positivi della collaborazione con le autorità tedesche e olandesi e quindi per l'accoglimento della richiesta di estradizione che consentirà di riprendere a breve il processo già in corso in corte d'assise a Locri e di completare in tempi che speriamo brevi anche le indagini per l'accusa di omicidio plurimo con riferimento alla cosidetta strage di Duisburg". Attualmente Strangio è sotto processo davanti alla Corte d'assise di Locri per associazione mafiosa nell'ambito dell'operazione Fehida fatta pochi giorni dopo la strage di Duisburg. Per quest'ultimo episodio, invece, la Dda reggina ha recentemente emesso l'avviso di conclusione indagini nei confronti dello stesso Strangio. Materialmente, secondo quanto si è appreso, Strangio potrebbe essere trasferito in Italia tra una decina di giorni. "Prima arriva in Italia - è stato il commento del procuratore aggiunto di Reggio Nicola Gratteri, titolare dell'inchiesta sulla strage di Duisburg - e prima si celebra il processo. Non c'era nessuna gara con i tedeschi perché sia noi che loro avevamo diritto a processarlo. Siamo infatti in perfetta sintonia con le autorità tedesche e olandesi così come è emerso nel corso dell'ultima riunione fatta recentemente". "Quando Strangio rientrerà in Italia - ha concluso Gratteri - ci sarà la possibilità di processarlo e la Corte poi deciderà se è colpevole o meno"

Difensori chiedono atti alla Germania. I difensori di Giovanni Strangio hanno gia' presentato richiesta di interrogatorio per il loro assistito da parte della Dda di Reggio Calabria. Lo ha reso noto uno dei difensori del giovane, l'avv. Antonio Russo. L'interrogatorio potrebbe svolgersi già nei prossimi giorni, non appena Strangio sarà estradato in Italia. "Ci auguriamo - ha detto Russo - che l'Italia acquisisca dall'autorità giudiziaria tedesca tutta la documentazione riguardante specificatamente la posizione di Strangio in modo da consentire alla difesa di prenderne conoscenza e verificare l'asserita sussistenza della prova a carico". "La prova documentale - ha proseguito il legale - sulla scorta della quale è stato emesso il provvedimento di custodia cautelare non è mai pervenuto in Italia e nessuno ha avuto la possibilità di verificarne il contenuto". .

L'uomo della strage di Duisburg. Giovanni Strangio, l'uomo dagli occhi blu e dai capelli scuri, è nato a Siderno (Reggio Calabria) 30 anni fa e risiede a Kaarst, nella Renania-Westfalia, e lì è titolare di due pizzerie. E' stato arrestato nel marzo scorso ad Amsterdam, dopo due anni e mezzo di latitanza. Il presunto organizzatore ed esecutore della strage di Duisburg è il cugino di Maria Strangio, la donna uccisa a Natale del 2006 a San Luca, episodio che gli inquirenti datano come quello della nuova partenza della sanguinosa strage tra i due gruppi criminali aspromontani. Già in concomitanza con il funerale di Maria Strangio, Giovanni Strangio era stato arrestato dalla Polizia perché trovato in possesso di una pistola. Ed in carcere era rimasto fino a giugno del 2007. Di lui si erano perse le tracce in Calabria, ma l'8 agosto 2007 Strangio era stato segnalato in Germania. Il 10 aveva affittato un'automobile, una Renault Clio nera. Auto centrale ai fini dell'indagine condotta dalla Polizia tedesca e da quella italiana sull'agguato di metà agosto. Per ricollegare la mattanza di Duisburg al nome di Giovanni Strangio passarono, in realtà, poche ore. A Kaarst venne, infatti, perquisita la sua abitazione: lui non c'era, ma alla Polizia tedesca era apparsa subito un'abitazione abbandonata in tutta fretta. Quel testimone che racconta alla Polizia di avere visto una persona allontanarsi dal ristorante "Da Bruno" alla guida di un'automobile nera e a forte velocità sembrava corrispondere proprio alla descrizione di Giovanni Strangio. Lui è cugino anche di un altro Strangio, Sebastiano, entrambi considerati i capi della cosca denominata 'Iancu', tra le più radicate e pericolose di San Luca.

Vini (PD) “Estradizione può far luce su strage Duisburg”. ''E' una notizia importante, l'estradizione di Giovanni Strangio può contribuire a fare luce sulla strage di Duisburg e sulle sue motivazioni e premia il tenace lavoro della Polizia di Stato in Italia e delle forze dell'ordine in Europa la cui collaborazione ha consentito lo scorso marzo di porre fine alla sua latitanza". E' quanto afferma la capogruppo in Commissione Parlamentare Antimafia del Pd, Laura Garavini, eletta in Germania dove ha promosso l'associazione "mafia nein danke" nata dopo la strage di Duisburg. Garavini ricorda che "la cattura di uno dei mafiosi più ricercati in Europa è stata possibile grazie anche alle numerose intercettazioni telefoniche eseguite sui parenti del latitante. E' la prova di quanto le intercettazioni siano uno strumento fondamentale nella lotta alla criminalità e - conclude - di quanto sia irresponsabile il disegno di legge predisposto dal governo e ora all' esame alla Camera che prevede di ostacolarle" .

 

Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .

Copyright © dal 2004 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Reg. Trib. CS n.713 del 28/01/2004
Tutti i dati e le immagini presenti sul sito sono tutelati dalla legge sul copyright
Il loro uso e' consentito soltanto previa autorizzazione scritta dell'editore

Per una migliore visualizzazione del portale si consiglia uan risoluzione di 800x600 punti