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La Sorical diffida i comuni morosi

 

La Sorical diffida i comuni morosi, proteste dei sindaci della locride

21 mag 09 La Sorical ha avviato le procedure di diffida ai comuni morosi. Lo rende noto la stessa società in un comunicato. "Sorical - è scritto nella nota - sta inviando le lettere di diffida alle amministrazioni comunali morose, sollecitando ancora il pagamento delle fatture relative alla fornitura dell'acqua e da tempo scadute. La società mista vanta un credito complessivo di circa 120 milioni di euro nei confronti di diversi comuni, alcuni dei quali non hanno mai provveduto a saldare nemmeno una singola fattura nel corso di oltre quattro anni". "Pur avendo offerto ampie possibilità di dilazione alle amministrazioni civiche - prosegue la nota - molte di esse non hanno palesato alcuna disponibilità al rientro dei debiti, obbligando la società ad un'ulteriore comunicazione che preluderà, in caso di ulteriore diniego al pagamento, ad una prima riduzione della fornitura idrica. La Società pubblica regionale ha offerto anche il proprio supporto tecnico per consentire ai Comuni di ridurre drasticamente il grave fenomeno delle perdite idriche delle reti comunali; alcune di esse però mostrano disinteresse e nello stesso tempo chiedono maggiori forniture idriche, salvo poi rifiutarsi di provvedere al pagamento delle stesse". "Sorical - è scritto nella nota - ha più volte ribadito come la sua natura di società a prevalenza pubblica non consenta oltremodo di tollerare una situazione che pesa enormemente sulla sostenibilità economico finanziaria del servizio, oltre che sul bilancio della Società e sul patrimonio pubblico regionale". "La società - conclude Sorical - confida in un'azione di responsabilità delle amministrazioni comunali interessate, al fine di evitare una spiacevole, ma inevitabile, riduzione del servizio. Sorical, infine, ribadisce di essere ancora disponibile a concedere le dilazioni previste agli enti interessati , purché vi siano degli atti concreti da parte delle amministrazioni comunali inadempienti"

Proteste dei sindaci della locride. Un incontro con l'assessore regionale al Bilancio Demetrio Naccari Carlizzi è stato chiesto dal Comitato dei Sindaci della Locride, che minacciano dimissioni di massa, per discutere dela modifica al collegato alla finanziaria regionale che imporrebbe agli enti locali di "liquidare alla Regione le somme dovute per i pagamenti dell'erogazione acqua relativi ai periodi precedenti l'entrata in vigore della Sorical". "Una situazione - ha sostenuto il presidente del Comitato Salvatore Galluzzo - che andrà a colpire tutti i centri della Locride, e non solo, penalizzando soprattutto quei comuni che hanno già operato una rateizzazione dei contributi dovuti". "Molti centri urbani, tra cui Locri e Bovalino - ha proseguito - rischieranno, se insolventi, il commissariamento ad acta che bloccherà di fatto l'azione in atto a livello amministrativo". La delibera di Giunta, è scritto in una nota dei sindaci, è attualmente in discussione alla commissione Bilancio della Regione, "ma pare nello specifico che in merito al temuto art. 21 la discussione non sia stata ancora toccata. Pertanto il Comitato dei Sindaci si dice molto preoccupato". "Infatti - ha sostenuto Galluzzo - la fame di soldi della Regione mette a dura prova lo sforzo amministrativo e di governo in atto nei nostri territori. Come Comitato dei Sindaci della Locride chiediamo pertanto la rescissione delle modifiche all'art 21 del collegato alla nuova legge finanziaria e mettiamo in rilievo che il mancato accoglimento della richiesta comporterà una dura protesta di tutti noi primi cittadini disposti anche alle dimissioni in blocco se non ascoltati dalla Regione". "Prima che la situazione degeneri - ha proseguito - si chiede inoltre un incontro con l'assessore Naccari Carlizzi per vagliare l'esistenza di spazi di manovra politica che evitino un ennesimo colpo basso alle già precarie condizioni finanziarie dei centri locali calabresi. La delibera del Comitato dei primi cittadini della Locride sarà quindi trasmessa al Presidente della Giunta regionale al Prefetto di Reggio Calabria, al Presidente del'Anci Calabria e alle varie associazioni di comuni della regione che sicuramente abbracceranno la richiesta del territorio locrideo"

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