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Ponte del 2 giugno in tono minore

 

Pesa la crisi, ponte del 2 giugno in tono minore, calano prenotazioni e affari

28 mag 09 Saranno circa 5,8 milioni (pari al 12,1% della popolazione maggiorenne, rispetto al 12,3% del 2008) gli italiani che approfitteranno del ponte del 2 giugno per concedersi un primo assaggio di vacanze estive, dormendo almeno 1 notte fuori casa. Di questi la stragrande maggioranza, pari all'88,2% (rispetto all'89,2% del 2008) rimarrà in Italia. Un restante 11,8% (rispetto al 10,2% del 2008) andrà all'estero. La stima arriva da Federalberghi. Ad essere prese d'assalto saranno le località marine, infatti, il 62% (rispetto al 52,2% del 2008) sceglierà il mare, il 21,4% (rispetto al 16,9% del 2008) andrà in località di montagna ed l'6,7% (rispetto al 13,1% del 2008) preferirà le città d'arte maggiori e minori. Il 2,4% (rispetto al 3,2% del 2008) dei vacanzieri preferirà i laghi, mentre lo 0,9% (rispetto al 2,6% del 2008) ne approfitterà per una pausa termale. Il 29,9% (rispetto al 31,2% del 2008) dormirà in albergo contro un 27,9%(rispetto al 22,5% del 2008) che raggiungerà la casa di proprietà, o quella di parenti o amici con il 16,2% (rispetto al 16,8% del 2008), l'appartamento in affitto con il 5,8% (rispetto al 4,5% del 2008), il residence con il 5,6% (rispetto al 3,4% del 2008), il campeggio con il 3,1% (rispetto al 4,8% del 2008) e l'agriturismo con il 2,5% (rispetto al 4,3% del 2008). La spesa media pro-capite, comprensiva di viaggio, alloggio, ristorazione e divertimenti, si attesterà sui 225 Euro (rispetto ai 262 Euro del 2008) con un calo secco di quasi il 14%. Ciò determinerà un giro d'affari turistico di circa 1,3 miliardi di Euro, rispetto agli oltre 1,5 miliardi di Euro del 2008, per una perdita di quasi il 16%. La permanenza media, infine, si attesterà sulle 2,9 notti, come accadde nel 2008.

Codacons “Stime purtroppo confermate”. I dati diffusi da Federalberghi sul prossimo ponte del 2 giugno "confermano pienamente le nostre previsioni circa il calo di presenze e di spesa da parte dei cittadini": lo afferma in una nota il presidente del Codacons Carlo Rienzi, secondo il quale "é evidente come la crisi economica e il potere d'acquisto sempre più risicato delle famiglie influiscano sulla propensione degli italiani alle vacanze e sulla relativa spesa". In ogni caso, sottolinea Rienzi, "chi dovesse decidere di spostarsi, lo farà limitando i costi e diminuendo i giorni di pernottamento, a dimostrazione della cinghia sempre più tirata per salvare i bilanci e arrivare a fine mese". L'unica soluzione per salvare il turismo italiano, soprattutto in previsione della stagione estiva, è quella di avviare "una sensibile riduzione delle tariffe praticate dalle strutture turistiche del nostro Paese - osserva ancora Rienzi - che risultano più costose rispetto a quelle di altre mete come Tunisia, Spagna, Mar Rosso, eccetera, le quali, grazie a prezzi convenienti, attirano un numero sempre crescente di turisti italiani e stranieri, a svantaggio del nostro Paese"

Calano gli affari. "Dopo Pasqua e il 'ponte' del Primo maggio, che hanno fatto registrare rispettivamente incrementi del 20% e del 33% di italiani in vacanza, pur in presenza di un forte calo della spesa media pro-capite, per l'imminente 'ponte' del 2 giugno si stima una sostanziale tenuta di persone in viaggio ed ancora una volta un drastico calo del giro d'affari". E' questa la previsione del Presidente della Federalberghi-Confturismo, Bernabò Bocca, sulla base dei dati previsionali di una indagine svolta dalla Federalberghi con il supporto tecnico dell'Istituto Dinamiche, su un campione di 3.011 persone maggiorenni rappresentativo degli oltre 47 milioni tra coloro che costituiscono l'intera popolazione. "Questo andamento suona tuttavia come un campanello d'allarme -rileva Bocca- per i bilanci delle aziende turistiche ed alberghiere". "Ora che il Ministero del Turismo è stato ricostituito, -aggiunge il Presidente di Federalberghi-Confturismo- dotando quindi l'Italia di uno strumento centrale, in grado di coordinare le politiche turistiche delle varie Regioni, occorre che esso si faccia promotore di iniziative concrete per evitare che l'ormai imminente stagione estiva possa rappresentare per migliaia di imprese e centinaia di migliaia di lavoratori una caduta dei fatturati e dell'occupazione". Bocca, infine, auspica che dal Governo "arrivino stanziamenti straordinari e mirati a supportare la promozione dell'immagine Italia verso l'estero da un lato e dall'altro lato ad incentivare gli italiani a trascorrere un periodo di vacanze nel loro Paese".

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