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Processo Nepetia, 17 condanne, 6 assoluzioni
Processo Nepetia, 20 anni al boss Gentile, 17 condanne e 6 assoluzioni 19 mag 09 Diciassette persone sono state condannate e sei sono state assolte al termine del processo con rito abbreviato, denominato Nepetia, a presunti esponenti della cosca Gentile-Besaldo che opera nella zona di Amantea e del medio Tirreno cosentino e che coinvolse il consigliere regionale Franco La Rupa, inizialmente solo indagato ma poi arrestato il 19 marzo scorso con l’accusa di voto di scambio e poi scarcerato dal Tdl il 27 dello stesso mese. La sentenza e' stata emessa dal Giudice per le udienze preliminari di Catanzaro, Camillo Falvo, che ha riconosciuto l'esistenza di una associazione per delinquere di tipo mafiosa ed il traffico di sostanze stupefacenti. Le condanne vanno da un anno a venti anni di reclusione. Il presunto boss della cosca, Tommaso Gentile, di 51 anni, è stato condannato a venti anni per associazione mafiosa e traffico di stupefacenti. Nel processo è stato condannato anche Luigi Muto a quattro anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. Il giudice ha riconosciuto un risarcimento danni pari a 100 mila euro ciascuno per la Regione Calabria ed il Comune di Amantea. Il comune rivierasco, il primo agosto scorso, fu anche sciolto dal Consiglio dei Ministri. Riconosciuto il danno, che dovrà essere liquidato in sede civile, al Comune di Cetraro e al consorzio “Appennino Paolano”. I 23 imputati del processo furono coinvolti in tre operazioni coordinate dalla Dda di Catanzaro. Nell'operazione chiamata Nepetia i militari della Guardia di finanza sequestrarono anche il porto di Amantea che, secondo l'accusa, era al centro di interessi della cosca Gentile all’interno del quale sarebbero state nascoste armi ed esplosivo. Sono stati completamente assolti Giovanni Bonadio, Ernesto Gabriele, Giancarlo Gravina, Marcello Pati, Diego Pirillo e Fabrizio Rametta. Condannati (ma alcuni assolti per singoli capi) anche Guido Africano (14 anni), Massimo Africano (15 anni), Luca Azzinnaro (8 anni e 8 mesi), Pasqualino Besaldo alias “U prufessure” (16 anni), Giacomino Guido alias “Gianni Pantera” (14 anni) , Pier Mannarino alias “Scricchio” (10 anni), Alessandro Marigliano (10 anni). Per tutti disposta l’interdizione perpetua da pubblici uffici. Condannati anche Carlo Samà (3 anni), Saverio Cambareri (2 anni), Domenico De Luca (1 anno), Gennaro di Mauro (1 anno e 4 mesi), Salvatore di Mauro (1 anno e 4 mesi), Pietro Giannetti (1 anno), Amedeo Mandarino (2 anni), Domenico Santoro (2 anni)
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