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In aumento le multe sulla strade urbane

 

Aumentano le multe sulle strade urbane. Il presidente dell’Aci invoca codice europeo

25 mag 09 Il numero di multe sulle strade urbane italiane è salito del 7,9%: dalle 11.719.639 del 2007 alle 12.642.100 del 2008. Il dato è stato diffuso dall'Automobile Club d'Italia oggi a Riva del Garda, in Trentino, nella giornata di apertura del secondo Forum internazionale delle Polizie locali, in programma fino al 27 maggio. Le violazioni al Codice della Strada più ricorrenti sono sempre le stesse: parcheggio in divieto di sosta (2.192.985 verbali), eccesso di velocità (227.018), irregolarità nei documenti di circolazione (167.299), passaggio con semaforo rosso (118.595) e uso del telefonino al volante (114.904). Nella graduatoria delle infrazioni figura all'ottavo posto il mancato uso delle cinture e dei seggiolini per bambini (49.840 multe), al 16/o posto il mancato uso del casco (10.281), al 22/o la guida in stato di ebbrezza (5.631) e al 37/o la guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. L'infrazione più commessa, che ha procurato una multa su due, è la violazione delle zone a traffico limitato e il mancato rispetto delle giornate a targhe alterne: 6.654.163 verbali nel 2008.

Un codice europeo della strada. "Serve un Codice europeo della strada. La mancanza di scambio d'informazioni è un ostacolo a livello europeo per le Polizie locali, perché la difficoltà d'interazione tra le Polizie nazionali ostacola l'applicazione delle sanzioni a carico di cittadini stranieri". Ad affermarlo è il presidente dell'Automobile Club d'Italia, Enrico Gelpi, al secondo Forum internazionale delle Polizie locali, aperto oggi a Riva del garda, in Trentino. La questione, come è stato sottolineato oggi, è al centro di una proposta di Direttiva in discussione al Parlamento Europeo. Il testo prevede di limitare la cooperazione internazionale a quattro infrazioni stradali ritenute più pericolose: eccesso di velocità, guida in stato ebbrezza, mancato uso delle cinture e passaggio col semaforo rosso. Proprio alla cooperazione internazionale è dedicato il primo dei tre studi della Fondazione Aci Filippo Caracciolo, presentato oggi. Evidenzia come siano previste sanzioni difformi da Paese a Paese. Per il mancato rispetto delle norme sulla precedenza ai pedoni, ad esempio, in Italia s'incorre in una multa con decurtazione di punti, in Finlandia e in Danimarca si arriva all'arresto, al ritiro della patente, a una sanzione economica calcolata sul reddito e allo svolgimento di lavori socialmente utili. "Per arrivare a un Codice europeo della strada ci adopereremo ad ogni livello istituzionale affinché le nostre proposte siano discusse nella prima Conferenza interministeriale mondiale sulla aicurezza stradale, che si terrà a novembre a Mosca, i cui risultati saranno presentati all'Assemblea generale delle Nazioni unite" ha aggiunto Gelpi. Le differenze di regole e mezzi sono state evidenziate poi dall'Aci esaminando anche la dotazione di strumenti tecnologici di prevenzione. Risulta che Stoccolma ha 2.300 etilometri, Bucarest 200, Helsinki 150, Parigi 56 e Roma 29. Gli autovelox sono più diffusi fuori dall'Italia: 127 a Berlino, 99 a Stoccolma, 52 a Vilnius (Lituania), 40 a Nicosia (Cipro), 34 ad Amsterdam e 33 a Roma. Seguono Parigi (16), Bucarest (11), Budapest e Helsinki (9), Lussemburgo (4). Passare indenni con il semaforo rosso è molto improbabile a Helsinki, che dispone di 600 rilevatori automatici d'infrazione. Roma, con un solo dispositivo elettronico, si affida alla rilevazione diretta degli operatori di Polizia locale.

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