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Jolly Rosso proseguono le indagini
Jolly Rosso, archiviazione parziale, indagini proseguono su interramento veleni 15 mag 09 Il gip di Paola, su richiesta della Procura, ha archiviato una parte dell'inchiesta sullo spiaggiamento della motonave Jolly Rosso, avvenuto il 14 dicembre 1990 ad Amantea. La motonave è stata ribattezzata in questi anni "la nave dei veleni" per il sospetto che trasportasse rifiuti tossici da smaltire illegalmente. Si tratta, comunque, di un provvedimento che non chiude il caso. Il fascicolo archiviato, infatti, è il primo che era stato aperto e riguardava le indagini tendenti ad accertare la presenza di contaminazioni radioattive e chimiche sull'area del litorale interessato allo spiaggiamento. Gli accertamenti compiuti in questi anni su questo versante hanno dato esito negativo, ma nel corso dell'attività istruttoria sono stati fatti alcuni stralci e l'inchiesta prosegue. In particolare le indagini mirano adesso a stabilire se i rifiuti radioattivi che si presume la Jolly Rosso trasportasse siano stati interrati in una zona più interna, nei pressi dell'alveo di un torrente nel comune di Serra d'Aiello. E, secondo quanto si è appreso, alcuni elementi raccolti nel corso delle indagini della Procura di Paola farebbero propendere per questa ipotesi. Allo stato la Procura sta procedendo per le ipotesi di reato di disastro ambientale, violazione delle legge sull'inquinamento e inquinamento delle acque. Legambiente “Il Governo ha fatto finto di niente”. "Se da un lato la magistratura lascia aperto uno spiraglio per scoprire alcune verità, i Governi nazionali che si sono succeduti negli ultimi 20 anni continuano tristemente a far finta di niente, non destinando risorse certe, strumenti e tecnologie per poter fugare ogni dubbio circa il contenuto dei carichi trasportati dalle numerose navi dei veleni affondate lungo le nostre coste". Lo ha sostenuto Antonino Morabito, presidente di Legambiente Calabria, in relazione alla notizia dell'archiviazione di uno dei fascicoli dell'inchiesta sulla motonave Jolly Rosso che, comunque, prosegue. "Una buona notizia - ha aggiunto - che conferma i tanti dubbi, finora irrisolti, che accompagnano la vicenda dello spiaggiamento della motonave Rosso". "Tutti i cittadini, non solo quelli calabresi - ha sostenuto il presidente di Legambiente - hanno il diritto di sapere se esiste un effettivo rischio per la salute pubblica e per quella dei nostri mari. Grazie al 'Comitato per la verita' sui traffici nazionali e internazionali di rifiuti e materiali radioattivì continueremo a tenere alta l'attenzione e a chiedere con forza, e in ogni sede, che la verità venga finalmente a galla" .
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