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Catturato il boss Coluccio

Catturato dai ROS il boss Coluccio, latitante dal 2005. Era nascosto in un bunker in casa

10 mag 09 I carabinieri del Ros hanno rintracciato a Roccella Ionica il boss della 'Ndrangheta Salvatore Coluccio, uno dei 30 latitanti più pericolosi, fratello di Giuseppe che venne arrestato l'anno scorso a Toronto in Canada. Secondo quanto si è appreso il boss è stato individuato dai carabinieri del Ros e da quelli dello squadrone Cacciatori all'interno della sua abitazione in un nascondiglio occultato da una intercapedine che si muoveva con un congegno meccanico. Latitante dal 2005 è accusato di associazione mafiosa, traffico di stupefacenti e altri reati. I carabinieri hanno fatto irruzione anche nell'albergo adiacente alla casa del boss, di proprietà dei suoceri interrompendo i banchetti di due matrimoni.

Non ha opposto alcuna resistenza. Complimenti di Maroni. Salvatore Coluccio, il latitante arrestato dai carabinieri del Ros a Marina di Gioiosa Ionica, nel reggino, al momento dell' arresto era solo e non ha opposto resistenza. Al momento dell'irruzione da parte dei carabinieri del Ros nel nascondiglio dove è stato rintracciato il latitante non sono state trovate armi. Al bunker dove è stato trovato Coluccio, secondo quanto si é appreso, si poteva accedere attraverso un apposito congegno meccanico che è stato individuato dai carabinieri. La struttura é dotata di energia elettrica, impianto di aerazione, generali alimentari ed altro materiale per consentire all'uomo di trascorrere la sua latitanza. Nel settembre dell'anno scorso i carabinieri del Gruppo di Locri scoprirono a Roccella Ionica un bunker nell'abitazione del titolare di un ristorante di Marina di Gioiosa Ionica che è legato da vincoli di parentela acquisita con Salvatore Coluccio. Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha telefonato al Comandante Generale dell'Arma, Gianfrancesco Siazzu, per congratularsi dell'importante operazione condotta dai Carabinieri del Ros che ha portato all'arresto di Salvatore Coluccio, inserito nell'elenco dei 30 latitanti più pericolosi e ricercato dal 2005. Lo rende noto il Viminale. .

A capo del traffico di droga. E' il narcotraffico internazionale la principale attività della cosca dei Coluccio. Al vertice della cosca ci sono Giuseppe Coluccio, arrestato nell'agosto scorso in Canada, ed il fratello Salvatore, arrestato oggi pomeriggio dai carabinieri del Ros a Marina di Gioia Ionica, nel reggino. Durante la latitanza in Giuseppe Coluccio (sotto falsa identità) aveva continuato a mantenere costanti rapporti con la Calabria, gestendo il traffico di ingenti quantitativi di hashish e cocaina destinati alle cosche jonico-reggine, ed entrando in contatto anche con Giuseppe Cuntrera, detto 'Big Joe', figlio di Pasquale (arrestato dal Ros nel 1998 in Spagna) ed esponente della famiglia di narcotrafficanti siciliani Caruana-Cuntrera, coinvolta nel '94 nell'operazione 'Cartagine' che portò tra l'altro al sequestro di 5 tonnellate di cocaina. Nel corso degli anni, Salvatore e Giuseppe Coluccio sono stati al centro di numerose indagini dalle quali è emerso il ruolo di raccordo tra i grandi cartelli di fornitori di droga sudamericani e le cosche del reggino. Salvatore Coluccio fu arrestato nel 2004 perché accusato di associazione mafiosa e narcotraffico.

Minniti “Grazie ai ROS”. ''L'arresto di Salvatore Coluccio costituisce uno straordinario colpo inferto alla ndangheta. Si tratta, infatti, di un personaggio chiave per il traffico internazionale di stupefacenti e per la dimensione internazionale che la 'ndrangheta ha via via acquisito. Al Ros dell'Arma dei Carabinieri la nostra gratitudine e i nostri complimenti". Lo afferma Marco Minniti, responsabile sicurezza del Partito Democratico.

Laganà “Un colpo alle cosche”. "Faccio i complimenti ai militari del Ros dell'Arma dei Carabinieri, per l' operazione che ha portato all'arresto del pericoloso latitante Salvatore Coluccio, tra i trenta più pericolosi d'Italia". Lo afferma in una nota la parlamentare del Pd, Maria Grazia Laganà Fortugno. "L'operazione di oggi - aggiunge - conferma l' impegno, la capacità ed il forte senso dello Stato dei Carabinieri, ancora protagonisti di una importante attività di intelligence contro la criminalità organizzata e di un sempre maggiore controllo del territorio. L'arresto di Coluccio è un colpo alle cosche della 'ndrangheta, delle sue ramificazioni internazionali, e la dimostrazione che essa puo' essere sconfitta. Un altro risultato importante che deve servire da stimolo ad intensificare la lotta alla criminalità organizzata". "Auspico dallo Stato - prosegue - un impulso forte al contrasto delle attività mafiose, che opprimono il Paese e soprattutto il Meridione. Dal Governo, più fondi, personale e mezzi specializzati per rafforzare il lavoro che le forze dell'ordine, in un territorio particolare come è la Calabria, e in particolare la provincia di Reggio e la Locride, portano avanti a costo di sacrifici enormi, per assolvere alle loro missioni operative che mirano a contrastare maggiormente l'azione dei criminali" .

 

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