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Una legge per l'accoglienza

 

Loiero: In Calabria una legge per l'accoglienza. La Lega sbuffa, ma già esiste il modello Riace

13 mag 09 "Noi apriamo le braccia. Mentre Berlusconi e Maroni ricacciano quella povera gente da dove è venuta, la nostra giunta ha varato una legge regionale dell'accoglienza, che entro fine mese sarà approvata in consiglio". Agazio Loiero, presidente della Calabria, boccia la politica del governo in materia di immigrazione e annuncia che la sua regione, al contrario, ha "deciso di integrare gli stranieri col territorio". Intervistato da un quotidiano nazionale, Loiero spiega che la legge "prevede benefici per l'apertura di esercizi commerciali e per l'assegnazione di case popolari. Abbiamo le nostre piaghe - sottolinea - ma qui da noi batte un cuore da emigrante". Per Loiero le parole di Berlusconi sui migranti in arrivo dall'Africa sono "battute da campagna elettorale. Il premier - osserva - non vuole cedere lo scettro della battaglia per la sicurezza alla Lega. Questioni tattiche per conquistare voti al Nord. Vedrete che dopo le elezioni cambierà idea"

La Lega sbuffa: "Loiero, prima di preoccuparsi degli immigrati, farebbe meglio ad avere più sensibilità verso i cittadini calabresi che sono purtroppo obbligati ad essere gli ultimi nella lista nera dei disoccupati, dei servizi sociali, della sicurezza". E' quanto afferma il senatore della Lega Nord, Enrico Montani, commissario del partito in Calabria, commentando l'intervista a Repubblica del presidente della Regione sul tema degli immigrati. "Ma in che mondo vive Loiero? - afferma Montani - Non vede il disagio dei suoi concittadini? O rimane sempre blindato nel suo fortino presidenziale in Giunta? Piuttosto dia un segnale di fiducia ai calabresi, si rimbocchi le maniche, cominci a lavorare per far crescere questa splendida regione purtroppo falcidiata dalla mala politica e dalla mala amministrazione". "Dubito - conclude il commissario della Lega Nord in Calabria - delle capacità amministrative di Loiero e della giunta da lui presieduta anche considerando che lui come ministro per gli Affari regionali e come presidente di Regione ha sempre osteggiato provvedimenti, come il federalismo, che tolgono la Calabria dall'assistenza modello usucapione"

In Calabria esiste il modello Riace. Asadullah e Nadida, marito e moglie, sono due profughi afgani richiedenti asilo e, assieme ai loro cinque nipotini scampati alla tragedia di Kabul, hanno deciso di costruire il loro futuro in uno spicchio di Locride aperto all'accoglienza. Siamo a Riace, in Calabria, dove la Regione ha varato una legge innovativa sull'accoglienza verso immigrati e richiedenti asilo. Qui, nel cuore del borgo che si affaccia sullo Jonio custode per secoli dei mitici Bronzi, grazie al progetto di integrazione avviato dal Comune con il sostegno della Regione Calabria, la coppia di afgani ha impiantato un'attività di import di accessori borsette, zainetti e portamonete in tessuto ricamato che vendono, anche come ambulanti, nei mercatini della regione. E non è l'unico caso di piccola imprenditorialità ispirata ai dettami del commercio equo e solidale che si sta realizzando in questo piccolo centro che, assieme ai comuni di Caulonia e Stignano, ha messo in atto un programma di integrazione che sta diventando oggetto di interesse e attenzione un po' dovunque. Nei "bassi" del cuore antico di Riace c'é un po' tutto il mondo: da Mona, giovane palestinese, a Radca, scappata dalle bombe di Bagdad, ad Halmas che viene dell'Eritrea. In ogni bottega dove si lavora l'argilla, il vetro, i tessuti, operano fianco a fianco giovani riacesi, che hanno trovato così occasioni di lavoro, e coetanei in cerca di fortuna lontano da teatri di guerra e di sopraffazione. Il volto multietnico e multiculturale del borgo custodisce tante storie. Una delle più drammatiche è quella di Damadullah, 16 anni, afgano, scampato alle bombe che hanno distrutto la casa dove viveva con i genitori e i fratellini. Ha una cicatrice all'addome questo ragazzino cresciuto troppo in fretta - un "piccolo uomo" così definito dalle operatrici umanitarie che lo hanno seguito dal suo approdo in Italia - che racconta il viaggio dall'Afganistan al Pakistan e all'Iran, tra container e imbarcazioni precarie per approdare a Lampedusa e poi a Crotone. "E' facile essere solidali quando si è ricchi e benestanti - dice Domenico Lucano, sindaco di Riace e tra gli artefici di questo modello di accoglienza - ma quando si è poveri gli slanci di umanità e solidarietà valgono molto, ma molto di più. Il presidente Agazio Loiero e la Regione Calabria non sono stati mai insensibili nei nostri confronti e la legge sull'accoglienza che è stata varata dall'esecutivo, se mi è permesso, è una lezione di civiltà valida per tutti. Un provvedimento che è il completamento di un'attenzione mai venuta meno"

Intensificati i controlli vicino al cpt di Isola. Saranno intensificati i controlli nella zona adiacente al centro per immigrati di Sant'Anna ad Isola Capo Rizzuto. E' quanto emerso al termine della riunione del comitato per l'ordine a la sicurezza pubblica svoltosi nella sala della parrocchia in località Sant'Anna ad Isola Capo Rizzuto. Il comitato è stato convocato dopo alcune proteste di un gruppo di cittadini che chiedono l'adozione di iniziative finalizzate a migliorare le condizioni di convivenze tra gli immigrati del centro e persone residenti nella zona. "Invito gli abitanti di Sant'Anna - ha detto il Prefetto di Crotone, Luigi Varratta - ad avere fiducia, visto che stiamo affrontando il problema come un'emergenza primaria". Nel corso della riunione è stata confermata l'attività di controllo esercitata dalle forze dell'ordine nella zona. "Il loro ruolo - ha aggiunto Varratta - sarà quello di dissuadere gli immigrati da quei comportamenti che hanno leso la serenità delle famiglie che vivono qui, ad esempio rovistando nei cassonetti della spazzatura, impedendo ai cittadini di poter usufruire dei trasporti pubblici, creando disordini e soprattutto prostituendosi". Sul piano sanitario, e per tranquillizzare i cittadini, il prefetto Varratta ha parlato della necessità di sottoporre tutti gli ospiti del Cpa ad uno screening completo. Alla riunione hanno partecipato anche il questore Gaetano D'amato, i sindaci dei Comuni di Crotone, Peppino Vallone, e Isola Capo Rizzuto, Carolina Girasole, il presidente della Provincia di Crotone, Sergio Iritale, e il rappresentante del comitato promozionale S.Anna, Enzo Cavarretta. Durante la riunione è emerso che i Carabinieri vigileranno dalle 7.30 alle 22.00, supportati anche da pattuglie della Polizia di Stato e dei Vigili urbani di Isola Capo Rizzuto. Il Comune, infatti, come ha detto il sindaco, Carolina Girasole, sta provvedendo all'assunzione di 6 unità. E poi ci saranno delle pattuglie che si occuperanno specificatamente di contrastare il fenomeno della prostituzione. In tutto le pattuglie impiegate in località Sant'Anna saranno 4. Varratta ha spiegato che "la gente ha bisogno innanzitutto di sentirsi al sicuro attraverso la presenza delle forze dell'ordine, ma la sicurezza non è l'unica soluzione, infatti abbiamo tante iniziative in cantiere rivolte all'accoglienza e all'integrazione". Di integrazione ha parlato anche il sindaco di Isola Capo Rizzuto, Carolina Girasole, parlando del progetto del 'Parco dei popoli' da realizzare in 'Villa Irice'. "E' un'area - ha detto - che vorremmo ristrutturare e arricchire di servizi per farla diventare un luogo di incontro e confronto, un posto in cui gli stranieri possono rifocillarsi, sostare, evitando di bivaccare per le strade". Per il sindaco di Crotone, Peppino Vallone, 'non servono misure repressive, ma soluzioni capaci di stimolare l'integrazione. Finalmente è stata presa coscienza del fatto che i 2 Comuni più interessati al fenomeno, Isola Capo Rizzuto e Crotone, da soli non possono fronteggiare il problema e che servono interventi di portata nazionale"

In 3000 hanno chiesto asilo dal Cpt di Isola. Sono stati oltre tremila gli immigrati che nel 2008 hanno chiesto asilo politico nella struttura di Sant'Anna di Isola Capo Rizzuto (Crotone), uno dei centri più grandi in Europa. Dall'inizio del 2009, invece, i richiedenti asilo sono stati 700. Nella struttura per immigrati di Sant'Anna di Isola Capo Rizzuto ci sono attualmente 1.271 ospiti, in gran parte nigeriani e somali. Il centro di Sant'Anna, che occupa una grande area sulla quale fino a pochi anni fa si estendeva il Distaccamento dell'Aeronautica militare e ha sede di fronte all'aeroporto di Crotone, si suddivide in tre articolazioni: il Centro di accoglienza, che ospita, ad oggi, 998 ospiti; il Cara (il Centro di accoglienza richiedenti asilo) con 203 immigrati; il Cie (Centro di identificazione ed espulsione), di recente costituzione, che accoglie 70 persone. Attualmente la gestione di Centro di accoglienza e Cara è affidata per i prossimi tre anni alla Confederazione nazionale della Misericordia d'Italia e alla Caritas. La Misericordia, in particolare, si occupa della logistica: accoglienza, vitto, trasporto, laboratorio donne, beni; la Caritas, invece, offre informative legali a favore degli immigrati, sostegno psicologico e organizza il corso di lingua italiana per adulti. I servizi sanitari sono affidati all'Azienda sanitaria provinciale di Crotone e il servizio di pulizia è svolto dal Comune di Isola Capo Rizzuto.

Limido “Legge paradossale”. "Il presidente Agazio Loiero invece di preoccuparsi di governare la Calabria, con i suoi tanti e gravi problemi, pensa di legiferare a favore degli immigrati". E' quanto afferma, in una nota, il consigliere regionale de La Destra, Gabriele Limido. "Abbiamo una sanità allo sbando - prosegue Limido - neanche le inique misure approntate dalla giunta Loiero riescono a colmare il disastro e il malgoverno di questo centrosinistra regionale, una disoccupazione alle stelle, una criminalità organizzata che soffoca la vita civile ed economica della nostra regione, una questione morale divenuta un accessorio, uno strozzinaggio bancario istituzionalizzato che impedisce lo sviluppo economico delle imprese calabresi e il nostro presidente della regione cosa fa?". "Concepisce una legge - sostiene ancora Limido - per l'accoglienza e l'integrazione degli immigrati. E' vergognoso. E' il paradosso di questa giunta di centrosinistra che evita di affrontare e risolvere le piaghe della Calabria e con un colpo ad effetto pensa di sviare l'attenzione sui veri drammi sociali ed economici della regione idealizzando il fenomeno dell'emigrazione. Il governatore Loiero parla di 'battute elettorali' rivolgendosi al presidente del Consiglio, ma qui dopo questa proposta di legge sull'accoglienza siamo davanti ad un'azione di pura propaganda catto-comunista, demagogica e fuori dalla realtà. Loiero pensasse piuttosto a governare la Calabria se ne è in grado o trarre le dovute conclusioni nel caso contrario"

Lamonica (CGIL) “Dalla Calabria segnali lungimiranti”. "Dalla regione più povera e con le maggiori difficoltà del Paese viene un segnale importante di come si possa affrontare la questione dell'accoglienza e dell'integrazione dei migranti con apertura, disponibilità e lungimiranza". E' quanto afferma Vera Lamonica, segretaria confederale della Cgil sulla legge della Regione Calabria per l'integrazione degli immigrati. "Il presidente Loiero fa bene - prosegue Lamonica - a ricordare l'esperienza di migrazione e di sofferenza dei calabresi e dei meridionali, ed ancor più ha ragione nel rilevare quanto l'equazione immigrazione-criminalità sia fuorviante ed assurda. Il voto in queste ore sulle norme razziste del ddl sicurezza conferma quanto da questo governo si sta producendo in termini di imbarbarimento del nostro sistema giuridico e costituzionale e quanto di inumano è presente nell'impostazione che impronta il provvedimento in discussione". L'approvazione della proposta di legge calabrese "non è - prosegue Lamonica - solo un auspicio. Sarà un forte segnale di come, proprio dal Mezzogiorno, si può provare a reagire ad una politica di chiusura e di paura, che si tenta di far passare per vincente a fronte di supposte preclusioni cavalcate strumentalmente"

Laratta “Calabria terra d'accoglienza”. "La Calabria, da sempre terra di emigrazione devastante, ha sempre saputo essere terra di accoglienza". Lo afferma, in una nota, il deputato Pd Franco Laratta. "Qui, storicamente - sostiene Laratta - hanno trovato asilo e ottimo rifugio, migliaia di disperati, di persone perseguitate, gente che fuggiva dalla morte violenta. E nel corso dei secoli, decine di migliaia di persone che venute in Calabria, hanno potuto trovare da noi la loro patria, la nuova terra. Tanto che da sempre vivono qui comunità importanti che si sono integrate. E oggi sono perfetti italiani da più generazioni". "Anche negli ultimi decenni - prosegue il deputato - sono giunti in Calabria tantissimi disperati, soprattutto dal Nord Africa, che hanno trovato lavoro e accoglienza e hanno potuto vivere da noi tranquillamente. Contribuendo anche alla crescita e allo sviluppo della regione. Per tutto questo, mi sento di dire che Loiero ha fatto benissimo ad 'aprire le braccia' mentre Berlusconi e Maroni cacciano via quella povera gente chiamandoli delinquenti e criminali comprese povere donne e tanti bambini". "La Giunta regionale della Calabria - prosegue Laratta - ha varato, appunto, una Legge regionale dell'accoglienza, che entro fine mese sarà approvata in Consiglio. E questa è una delle migliori cose che siano state fatte in Calabria in questi anni"

Misiti (Idv) apprezza iniziativa. Il deputato di Idv Aurelio Misiti "apprezza e condivide l'iniziativa della Giunta regionale calabrese di favorire l'integrazione degli stranieri nel territorio calabrese tramite una legge che in poco tempo sarà approvata dal Consiglio regionale". "Idv - ha aggiunto - è per una politica di accoglienza ed integrazione dei migranti e l'esempio della Calabria dovrebbe essere esportato in altre regioni". "In particolare noi meridionali - ha sostenuto Misiti - dobbiamo sempre ricordare i nostri trascorsi di migranti: siamo un popolo per cultura e tradizione votato all'accoglienza e all'integrazione. La legalità e il rispetto delle leggi deve essere preteso da tutti i cittadini, senza cadere nell'errore delle destre che, per aumentare i consensi elettorali, utilizzano la questione sicurezza legandola strumentalmente alla presenza degli stranieri nel nostro Paese". "Il recente accordo con la Libia - ha aggiunto - è stato un errore, l'esempio di come la politica degli annunci e degli slogan del Governo sia destinata a scontrarsi con la realtà. Sui flussi è bene vigilare e valutare ogni situazione con attenzione estrema. Non possiamo rimandare indietro indistintamente i clandestini condannandoli a morte certa. Quanto fatto negli anni precedenti in termini di accoglienza, salvaguardia dei diritti umani e rispetto delle norme internazionale non può e non deve essere svilito in pochi giorni per meri interessi elettorali" .

Corbelli “Dal Governo atti disumani”. Il leader del movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, critica il Governo Berlusconi per i "provvedimenti anti-immigrati", parlando di "atti disumani, indegni di un Paese civile e democratico, che calpestano la dignità della persona umana". "Il Governo di una grande Nazione democratica - ha aggiunto - non può negare il diritto d'asilo politico e soprattutto l'assistenza a persone povere e disperate, in fuga dai loro Paesi per fame, guerra e persecuzioni. Respingere i migranti significa calpestare letteralmente i diritti umani e civili di interi Paesi e popoli, indigenti e affamati". "I provvedimenti razzisti contro gli immigrati - ha sostenuto Corbelli - sono una delle pagine più nere e vergognose del Governo Berlusconi-Bossi. Il presidente del Consiglio per assecondare la Lega e per catturare qualche consenso in più alle Elezioni Europee respinge chi arriva in Italia per chiedere aiuto e per salvarsi. L'Italia anziché accoglierli e aiutarli li respinge, di fatto in questo modo li condanna a morte: naufraghi in mare o uccisi (dalla fame, dalla guerra, dalle malattie o dalla crudele repressione delle dittature) nei loro Paesi" .

 

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