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Notizie di Cronaca

 

Screening gratuito agli enti sui contratti definiti 'derivati'

27 mag 09 LegAutonomie e Federconsumatori offrono ai Comuni associati la possibilità di usufruire di uno screening gratuito sui contratti finanziari derivati stipulati e sulle eventuali controversie giudiziarie in atto. "Si tratta - è scritto in una nota - di un servizio di particolare importanza per i Comuni che hanno stipulato tali contratti e che, in molti casi, si sono trovati ad affrontare spese crescenti o sono risultati privi di una serie di tutele e garanzie considerato che gli Enti locali sono stati, quasi sempre, classificati come "operatori qualificati", vista l'espressa dichiarazione di competenza rilasciata, rispettivamente, dai legali rappresentanti o dai funzionari preposti ai servizi finanziari. L'allarme derivati comunali è stato lanciato sia dalla Consob che dalla Corte dei Conti sia sotto il profilo strettamente finanziario, per la presenza di consistenti commissioni implicite, sia sotto il profilo dell'aspetto informativo dei rischi che avrebbe richiesto migliori trasparenze e garanzie". "Attraverso tale Convenzione - prosegue - viene offerto ai Comuni che ne faranno richiesta, la possibilità di usufruire di una valutazione gratuita sui profili giuridici e contrattuali dei contratti stipulati (a titolo meramente esemplificativo: omessa o non corretta stipulazione di contratti previsti dalla normativa in materia di intermediazione finanziaria, valutazione delle caratteristiche della eventuale dichiarazione di operatore qualificato fatta sottoscrivere dalla banca all'Ente ecc.) ma non quella di natura prettamente tecnico-finanziaria, che potrà essere richiesta dall'Ente successivamente". Il presidente di Legautonomie, Antonio Acri, ha evidenziato che "con questa convenzione pensiamo di offrire ai nostri associati un servizio di particolare valore alla luce delle gravi problematiche emerse in alcuni Comuni, a seguito della stipula di tali contratti, che hanno provocato gravi danni a carico delle collettività locali"

Zavettieri si oppone all’archiviazione dell’attentato subito nel 2004

27 mag 09 L'ex assessore regionale della Calabria ed attuale segretario nazionale de 'I Socialisti', Saverio Zavettieri, si è opposto alla richiesta di archiviazione delle indagini sull'attentato subito nel febbraio del 2004 mentre era nella sua villa a Bova Marina. L'opposizione è stata formalizzata nel corso di una udienza dinanzi al Gip di Reggio Calabria, Filippo Leonardo. All'udienza ha partecipato il sostituto procuratore Marco Colamonici. La richiesta di archiviazione è stata sottoscritta dall'ex coordinatore della Dda, Franco Scuderi, e controfirmata dal Procuratore di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone. "Dalla lettura degli atti d'indagine - ha detto l'avvocato Giampaolo Catanzariti, legale di Zavettieri - abbiamo ritenuto di avanzare opposizione poiché emergono lacune investigative che vanno colmate. Fondamentalmente riteniamo che debba essere verificato fino in fondo quanto ha sempre dichiarato Zavettieri in ordine al movente ed al contesto in cui è maturato l'attentato ai suoi danni che non può non definirsi politico-mafioso. In questa vicenda invece nessun politico è stato sentito e non possiamo accettare che un'indagine si chiuda senza una puntuale verifica del contesto dei fatti". "Il tentativo di farla finire - ha aggiunto - come una faida tra gruppi contrapposti è inaudito e inaccettabile. Il mio assistito ha sempre indicato una traccia politico-mafiosa dell'allora Casa delle libertà. Ma dalle indagini non si è arrivato a nessuna conclusione in merito"

Discarica abusiva con eternit scoperta dai CC a Vibo

27 mag 09 Una discarica abusiva di rifiuti anche speciali, come quelli contenenti amianto, ma pure scarti di macellazione, è stata scoperta dai carabineri della compagnia di Vibo Valentia con il supporto dei loro colleghi dell'8/o elinucleo del capoluogo. Grazie anche infatti alle segnalazioni dei velivoli e a quelle giunte da alcuni cittadini, i militari della stazione di S.Gregorio D'Ippona, hanno trovato in località Cucullia una vasta area adibita illegalmente a discarica di ogni tipo di rifiuti speciali ed inquinanti: un fosso a pochi metri da una strada provinciale era stato trasformato in una vera e propria fogna a cielo aperto. Al suo interno erano stati infatti ammassati oltre dieci quintali di rifiuti speciali altamente inquinanti quali pannelli di Eternit, residui plastici e ferrosi di lavorazioni industriali, carcasse di mobili ed elettrodomestici ed, addirittura, decine di chili di scarti e frattaglie di animali, sicuramente provenienti da qualche macelleria della zona. Tutta l'area, di oltre 600 metri quadrati, è stata delimitata dai carabinieri che l'hanno sequestrata ed hanno informato le competenti autorità per la bonifica: i resti di macellazione, il cui odore nausebondo si avvertiva a decine di metri di distanza, già avevano attirato cani randagi ed insetti.

Libri dal Comune di Firenze per una ludoteca di San Luca

27 mag 09 Il Comune di Firenze dona libri ed altro materiale didattico al Movimento delle donne di San Luca da destinare alla ludoteca del centro della Locride. "Il presidente del Consiglio comunale di Firenze, Eros Cruccolini - è detto in un comunicato del Movimento delle donne di San Luca - ha raccolto subito l'appello del presidente del nostro movimento, Rosy Canale, in cui si chiedeva l'azione partecipata alla realizzazione di una struttura che offrisse ai bambini di San Luca momenti di crescita e di formazione. Cruccolini è un personaggio di grande sensibilità ben noto per le sue iniziative sociali e per la realizzazione di numerose strutture dedicate ai più piccoli". "Bisogna incentivare e sostenere - ha detto Cruccolini - il progetto della ludoteca che il Movimento donne di San Luca porta avanti da tempo perché credo che la formazione delle nuove generazioni e l'apertura verso percorsi etici e alternativi è un passo importante verso la costruzione di un buon futuro". Apprezzamento per l'iniziativa del Comune di Firenze è stata espressa anche dal sindaco di San Luca, Sebastiano Giorgi.

Un progetto anti sisma per rianimare Laino Castello

27 mag 09 L'inventore del borgo anti-terremoto si sposta anche in Calabria. Il borgo 'fantasma' di Laino Castello potrebbe tornare a vivere: e a portare nuova linfa ci penserebbe Daniele Kihlgren, imprenditore italo-svedese e papà di Santo Stefano di Sessanio, uno dei cento borghi più belli del mondo, che, ricostruito con le tecniche tradizionali in chiave moderna per ospitare un albergo diffuso, ha resistito al terremoto de L'Aquila. Il paesino in provincia di Cosenza, abbandonato da oltre 20 anni per instabilità idrogeologica, ha colpito Kihlgren nel corso di una visita. Ora, il vincolo di instabilità è stato rimosso, e l'idea del comune e del parco nazionale del Pollino é di poter recuperare gli antichi manufatti abitativi per l'area naturale protetta a cavallo tra Calabria e Basilicata. Un progetto che potrebbe essere realizzato proprio da Kihlgren che acquisirebbe gran parte del centro storico. Mentre comune e parco penserebbero al progetto di un centro studi, un distretto scientifico dove far convergere studiosi di natura, storia e antropologia. "Con questa felice sinergia - spiega il presidente del parco del Pollino, Domenico Pappaterra - il quarantenne scopritore di borghi antichi potrebbe dare un ulteriore esempio di come la soft economy possa esaltare i patrimoni locali e valorizzare le conoscenze e le competenze delle risorse umane".

Migliora la qualità dei servizi degli ospedali del Tirreno

27 mag 09 Gli ospedali del tirreno hanno tracciato la rotta dei nuovi percorsi socio-sanitari con l'obiettivo di migliorare la qualità dei servizi per i cittadini. Progetti, strategie e percorsi saranno illustrati il primo giugno nella sala convegni del Grand Hotel delle Terme di Guardia Piemontese-Acquappesa, dove si terrà la Conferenza di Servizio aperta alla partecipazione di tutti i cittadini. I progetti attuati negli ospedali del Tirreno e quelli in fase di ideazione saranno oggetto di confronto e approfondimento. Parteciperà all'iniziativa Franco Petramala, Direttore Generale dell'azienda sanitaria provinciale di Cosenza. Introdurrà Antonello Scalzo, Direttore Sanitario dell'Asp. A seguire l'intervento di Carlo Costarella, dirigente medico pronto soccorso dell'unità operativa di Cetraro, che spiegherà le potenzialità e la realtà delle nuove tecnologie informatiche applicate alla sanità. Antonio Lopez, neuroradiologo dell' Asp di Cosenza, relazionerà sulla Teleradiologia e ne illustrerà le reali applicazioni cliniche. Giuseppe Musca, Direttore dell'unità operativa di Medicina Interna di Cetraro, illustrerà significati ed obiettivi del progetto di qualità iniziato nella unità operativa di Cetraro e spiegherà modalità e contenuti dell'Accreditamento Professionale. Un Progetto innovativo, unico a livello regionale e in sintonia con i nuovi e imprescindibili modelli della moderna sanità, finalizzato ad offrire al cittadino-utente prestazioni e sevizi d'eccellenza.

Fondazione Betania “La Regione organizzi i servizi residenziali per i disabili”

27 mag 09 "Sono trascorsi dieci anni da quando la Regione ha avviato il percorso per trovare risposte adeguate ai gravi problemi della disabilità, della non autosufficienza, della riabilitazione e della inclusione sociale e lavorativa". Lo afferma il presidente della Fondazione Betania, don Biagio Amato. "Ma soprattutto - aggiunge - non è riuscita a riorganizzare i servizi residenziali e semiresidenziali, ambulatoriali e domiciliari. Nonostante a livello nazionale siano stati definiti contenuti, percorsi, strumenti, valori, organizzazioni e tariffe. Finalmente, in questi ultimi mesi, il Consiglio Regionale, prima, e la Giunta Regionale, dopo, hanno inteso affrontare questi annosi problemi e portarli a soluzione. Tentando, e riuscendoci, un approccio sereno ma tecnico con le Strutture accreditate. Si è inteso dare una risposta compiuta al un pregresso disordinato, con forti ritardi su aspetti decisivi per la stessa sopravvivenza delle strutture e, conseguentemente, per la continuità dei servizi a circa 5000 calabresi fragili e sofferenti e per la continuità lavorativa di circa 4000 operatori ed operatrici del settore. Negli ultimi anni, a causa di questo ritardi, ancora in corso, le Strutture hanno continuano ad anticipare somme proprie per un valore di euro 40 milioni e a pagare alle banche, per le anticipazioni, circa 4 mila euro ogni anno". "Una prima decisione - prosegue don Biagio Amato - è stata assunta dal Consigli regionale con la legge regionale 22/07. Con gli articoli 10, 17 e 18 di questa legge il Consiglio ha deciso di aggiornare le tariffe e di ripartire la spesa tra fondo sociale e fondo sanitari. Lo stesso Consiglio ha ritenuto, altresì, doveroso rinviare, ad un confronto tecnico tra i due assessorati regionali, Salute e Politiche sociali, e le Strutture private accreditate, alcune questioni ancora aperte, soprattutto sull'ammontare definitivo degli adeguamenti delle rette e sulla definizione ex novo delle rette relative alla riabilitazione che attendono una decisione regionale dal lontano 1999. Gli accordi tecnici hanno definito che le tariffe per le Rsa, le Case Protette, i Servizi per disabili del Progetto Said, abbiano una maggiorazione di circa 20 per cento. Nonostante che il costo della vita, negli ultimi dieci anni, sia aumentato di circa il 30 per cento e nello stesso arco di tempo le strutture abbiano dovuto aggiornare ben tre contratti di lavoro. E' del tutto normale che queste situazioni creino un arretrato finanziario un po' particolare. Ma non si tratta, come qualcuno ha denunciato, di imbrogli o di regali o di clientelismi alla calabrese, bensì di riconoscimento di diritti sospesi da ben dieci anni". Il Presidente della Fondazione evidenzia inoltre che "restava il nodo della riabilitazione. E' un settore normato nel 1997 con la Dgr 5599 nella quale si riportavano requisiti organizzativi e strutturali ed anche l'ammontare delle tariffe. Fino ad oggi quelle tariffe non erano state mai aggiornate. La Regione, però, è intervenuta ancora sulla riabilitazione con una delibera di riorganizzazione, la Dgr 3137/99. In questa delibera erano presenti i requisiti strutturali e organizzativi ma, purtroppo, non veniva definita alcuna tariffa. Le Strutture che sono state accreditate dopo il 1999 hanno dovuto, comunque, osservare i requisiti della delibera 3137 e fatturare, però, con tariffe le più varie e diversificate concordate di volta in volta con le varie Asl. Le strutture che erano già accreditate con la Dgr del 1997, invece, non hanno accettato di rispettare i nuovi requisiti proprio perché la Regione non aveva definito le rette. Esiste infatti la norma che esonera le strutture accreditate dal rispettare eventuali nuovi requisiti qualora la regione, per le stesse strutture, non definisca anche le rette. Anche quest'altro annoso problema viene affrontato da questa Giunta Regionale. E dopo un confronto tecnico tra le parti, si perviene ad una comune definizione delle rette sui vari servizi della riabilitazione secondo la 3137/1999. Con il riconoscimento di queste rette, come d'obbligo, a partire dalla data di accreditamento delle strutture, salvo conguaglio attivo o passivo rispetto alle somme già pagate dalle Asl. Alle strutture accreditate secondo la Dgr del 1997, invece, come prescrive la legge, dovrà essere concesso un termine entro il quale adeguare l'organizzazione ed un termine più lungo per adeguare anche le strutture. Un lavoro trasparente, legittimo, dovuto". "Accordi tecnici che sono in queste ore - conclude - all'esame doveroso del Consiglio perché, se valutati positivamente, possano diventare un articolato della legge finanziaria. Un lavoro che ha a fondamento giuridico ed amministrativo anche una sentenza del Consiglio di Stato del 5 maggio 2008. Un lavoro che risponde a quella trasparenza e partecipazione responsabile a cui sono chiamate, secondo il presidente degli Industriali calabresi regionale dott. De Rose, anche le strutture private accreditate. Si potrà chiudere, finalmente, una fase critica e politicamente scorretta, per aprire la nuova fase di dialogo, confronto e partecipazione in cui insieme pianificare un nuovo futuro a favore di quei soggetti deboli per i quali non esistono servizi pubblici bensì solo servizi gestiti da Strutture perivate profit e non profit"

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