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Titolo Cronaca

 

Atti sesssuali con minori sulla webcam, la PS di Reggio arresta due persone. 33 indagati

02 lug 09 Due persone sono state arrestate in Emilia Romagna ed in Basilicata dalla Polizia postale di Reggio Calabria nell'ambito di un'operazione contro la pedopornografia che ha interessato più regioni (Calabria, Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Campania, Toscana, Marche, Campobasso) e che vede indagate 33 persone. I due, arrestati in flagranza di reato, erano in possesso anche di migliaia di file di natura pedopornografica. Nell'ambito della stessa operazione, denominata "Sweetgirl", sono stati anche sequestrati due siti web allocati su server tedeschi ma gestiti da italiani ed eseguite 34 perquisizioni in tutta Italia. In particolare, otto degli indagati sono stati individuati grazie alla collaborazione con organismi investigativi tedeschi, austriaci e americani, mentre gli altri 25 indagati sono stati individuati grazie all'attività di monitoraggio degli specialisti della Polizia postale.

Atti con minori ripresi dalla webcam. Atti sessuali compiuti da minori in rete e ripresi con la webcam. E' quanto emerge dall'indagine della polizia postale di Reggio Calabria che ha portato all'arresto di due persone in Emilia Romagna e Basilicata. La rete di pedofili agiva sotto copertura attraverso canali chat e file sharing grazie ai quali, oltre ad adescare i minori, veniva ceduto e scambiato materiale di genere vietato. In particolare, un indagato di Reggio Calabria, facendosi credere una donna ed utilizzando il nick "sweetgirl", che ha dato il nome all'operazione, adescava i minori in chat. Un agente della Polizia postale, fingendosi un tredicenne, è riuscito a mettersi in contatto con "sweetgirl". L'uomo, dopo un breve periodo di conversazione, gli ha chiesto di vederlo nudo, credendolo un ragazzino. I siti sequestrati, ad esclusivo contenuto pornografico e registrati a nome di società fittizie, erano allocati su server tedeschi ed avevano una sezione, la "babes in the wood", con immagini erotiche di minori. Alcune foto erano anche commentate con frasi esplicite come "e poi si lamentano se le violentano". Da qui il sequestro preventivo dei due spazi web, che ora saranno oscurati dalle autorità tedesche.

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