Immobili sequestrati a Vibo

Immobili per un valore di 5 mln sequestrati a Vibo. Erano costruiti in aree soggette ad alluvione

17 lug 09 E' stimato in circa cinque milioni di euro il valore delle quattro ville, di cui una con piscina, sequestrate a Vibo Valentia dalla Guardia di finanza, su disposizione della Procura della Repubblica, perché costruite in aree soggette a rischio alluvione.Nell'inchiesta condotta dalla Procura è emerso che nelle aree, interessate, pur essendo destinate dal piano regolatore ad uso agricolo, erano state edificate una serie di costruzioni. Gli immobili, comprensivi della pertinenza e realizzati su una superficie di 1.615 metri quadri, sorgono in una zona collinare in località Sughero, una zona posta a monte rispetto al punto in cui si verificò l'alluvione del 2006. La Procura, nell'ambito dell'inchiesta, ha emesso nove avvisi di garanzia per abusivismo edilizio ai proprietari degli immobili, progettisti e direttori dei lavori. L'area che ospita gli edifici, pur non essendo urbanizzata, ospita le abitazioni di molte personalità in vista. I sequestri, effettuati con procedura d'urgenza, hanno riguardato le costruzioni realizzate nelle aree di maggiore pericolosità. Altri ne seguiranno attraverso le vie ordinarie.

Le aree in cui è stato eseguito dal sequestro, in località Sughero, sono quelle in cui il 3 luglio del 2006 si verificò un alluvione che provocò la morte di tre persone. L'indagine della Guardia di finanza, coordinata dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia, ha permesso di rilevare, nell'area interessata ai sequestri, la presenza di alcuni fabbricati interamente adibiti ad uso residenziali realizzati in difformità dai permessi di costruzione rilasciati. Altri edifici sono stati costruiti in violazione della normativa urbanistica e edilizia e poi sanati con il rilascio di concessioni e permessi. Dalle attività investigative svolte dai finanzieri del Nucleo provinciale di polizia tributaria è emerso che lo sfruttamento residenziale dell'area ne ha determinato l'urbanizzazione. Tutto questo senza che alla medesima area sia mai corrisposta la programmazione e l'esecuzione di opere di urbanizzazione primaria e secondaria. La zona, infatti, è tuttora priva di una rete pubblica di fognature e di un sistema di raccolta e canalizzazione delle acque meteoriche.

Cerca con nell'intero giornale:

-- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "