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Inquinate otto foci di fiumi calabresi

 

Goletta Verde denuncia inquinamenti in 8 foci di fiumi calabresi

18 lug 09 Forte inquinamento per otto foci di fiumi e quattro torrenti calabresi. L'allarme lo hanno lanciato, nel corso di una conferenza stampa, i volontari di Goletta Verde e di Legambiente secondo i quali ad essere "fortemente inquinate", sono le foci di Fiumarella, Lao, Neto, Petrace, Mesima, Angitola e Sant'Anna, mentre risulta "inquinata" quella dell'Esaro. "La situazione, però - è detto in una nota - è egualmente grave anche lungo i torrenti. Sono fortemente inquinati il Coriglianeto, il San Francesco e il Fiumarella, ed è inquinato anche il Praia Longa. Da codice rosso pure i due sbocchi di canali analizzati al Lido comunale e in località Catona a Reggio Calabria. Dulcis in fundo: sos anche per lo scarico del depuratore nella zona industriale di Lamezia Terme". "Le analisi di Goletta Verde - ha affermato Nunzio Cirino Groccia, della segreteria nazionale di Legambiente - mettono in evidenza una situazione davvero preoccupante per il mare calabrese. Le evidenti criticità fatte registrare lungo le foci di ben otto fiumi, e ancor di più quelle registrate lungo il corso dei quattro torrenti esaminati, sono il campanello d'allarme che sentiamo suonare da troppi anni ed evidenziano il permanere di un grave deficit depurativo". "Chiediamo ai Comuni - ha aggiunto - tanto quelli costieri che quelli dell'entroterra, di mettere immediatamente in atto politiche concrete ed efficaci per garantire un efficiente funzionamento degli impianti di depurazione e che tutti gli scarichi fognari siano allacciati alla rete depurativa, per evitare che corsi d'acqua e tratti di costa bellissimi si trasformino, invece, in veri e propri ricettacoli di reflui inquinanti". "Non solo tasti dolenti - prosegue il comunicato - ma anche note positive: ben quaranta le località inserite nell'edizione 2009 della Guida blu che mette sotto le lenti di ingrandimento 300 località balneari e 70 lacustri 'eccellenti', non solo dal punto di vista della qualità delle acque di balneazione, dei paesaggi e delle spiagge incantevoli per qualità delle acque di balneazione, dei paesaggi e delle spiagge incantevoli, ma soprattutto per il rispetto, la valorizzazione e la tutela dell'ambiente e per l'attuazione di politiche all'insegna della sostenibilità. Risultato particolarmente incoraggiante per tutte le quaranta amministrazioni che vedono premiati gli sforzi degli ultimi anni in chiave ambientale". "Riflettori puntati, in particolare - aggiunge la nota - sulle località calabresi che raggiungono le quattro vele, Scilla e Roccella Jonica, e le tre vele, Marina di Gioiosa Ionica, Bova Marina, Badolato, Isola Capo Rizzuto, Cirò, Brancaleone, Bagnara Calabra, Monasterace, Pizzo, Amendolara, Tropea e Palmi". "A difesa di questa sfida in positivo - è detto nel comunicato - Goletta Verde denuncia un altro tasto dolente per il mare e le coste calabresi: il perdurare del consumo indiscriminato di suolo e coste, causato da nuove e vecchie speculazioni immobiliari legate a seconde case e ad un turismo predatorio decisamente lontano dalla sostenibilità ambientale". "Emblematica in tal senso - conclude la nota - la situazione di Capo Colonna dove, nonostante una sentenza di abbattimento emessa dalla Corte di Cassazione, permangono indisturbati 35 manufatti abusivi. Un'aggressione perpetrata nell'area archeologica di Capo Colonna e che è valsa al sindaco di Crotone la Bandiera nera di pirata del mare 2009, il poco ambito vessillo che Legambiente assegna a quanti contribuiscono allo scempio dell'ambiente costiero e marino". All'incontro con la stampa, svoltosi a bordo della Goletta Verde, insieme a Groccia, c'erano anche Antonino Morabito, presidente di Legambiente Calabria; Antonio Tata, presidente Legambiente Crotone, ed i presidenti della Provincia ed il sindaco di Crotone, Stanislao Zurlo e Peppino Vallone.

 

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