Depurazione a rotoli nel catanzarese

I sindacati smentiscono l’ass. Greco “Depurazione va a rotoli nel catanzarese”

07 lug 09 "Nella provincia di Catanzaro la depurazione va a rotoli. Anche quello che sembrava ormai definitivo presenta delle crepe preoccupanti". E' quanto si afferma in una nota congiunta delle segreterie provinciali di Fp-Cgil e Uil Trasporti. "L'Ati costituente la Calabria Ambiente scarl, infatti - prosegue la nota - ha comunicato alle organizzazioni sindacali territoriali di Catanzaro che vista la mancata adesione dei comuni componenti il polo di Lamezia Terme da giorno 8 luglio non solo riconsegnerà gli impianti ma procederà al licenziamento di tutte le maestranze impegnate. Anche sul versante ionico la situazione non è diversa, il tutto con la intollerabile indifferenza delle amministrazioni comunali che giocano non solo sulla pelle dei lavoratori ma anche dei cittadini". "Abbiamo sollecitato un deciso intervento da parte del Prefetto di Catanzaro - riporta la nota di Fp Cgil e Uiltrasporti - e successivamente, su indicazione della stessa Prefettura, quello dell'Amministrazione provinciale. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: 38 operai vanno a casa, ed i depuratori chiudono, in piena stagione estiva. A nulla è servita la proclamazione dello sciopero per il 13 luglio, che sebbene sia incentrato sulla mancata erogazione delle mensilità di maggio e giugno 2009, ha come scopo anche quello di intervenire seriamente sulla tenuta occupazionale del settore". "Ancora più assordante - conclude la nota - è il silenzio della Regione, che oltre a non aver emanato da un anno la legge di riordino del settore, si è completamente disinteressata del problema, salvo qualche boutade dell'assessore Greco, assolutamente inutile a tracciare il necessario percorso virtuoso"

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