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Emergenza depuratori: sindaci chiedono incontro con Loiero

 

Depuratori: I sindaci del Tirreno cosentino chiedono incontro con Loiero

03 lug 09 Un incontro col presidente della regione, Agazio Loiero, per trovare una soluzione alla questione depurazione. E' la proposta emersa dalla riunione tra i sindaci del Tirreno cosentino convocata dal primo cittadino di Diamante, Ernesto Magorno, sulla questione depurazione. L'incontro, al quale hanno partecipato i sindaci di Maierà, Praia a Mare, Santa Maria del Cedro, Grisolia ed un delegato del Comune di Paola, è stata organizzato dopo la decisione della Procura di Paola di sequestrare cinque depuratori della costa tirrenica: Diamante, Grisolia, due di Maierà e Santa Maria del Cedro. L'impegno di farsi portavoce dei sindaci è stato assunto dal primo cittadino di Santa Maria del Cedro, Pino Aulicino, al quale spetterà il compito di organizzare l'incontro con Loiero.

Nucera “Un fallimento della Regione”. "E' davvero sconcertante quanto sta avvenendo lungo le coste calabresi, con i bagnanti costretti a rivolgersi alla Magistratura per difendere il mare e le spiagge da inquinamento ed incuria". Lo afferma in una nota il consigliere regionale e coordinatore dei Popolari Liberali per la Calabria, Giovanni Nucera, il quale chiede anche al presidente della Regione, Agazio Loiero, e all'assessore all'Ambiente, Silvio Greco, di "spiegare i motivi che hanno determinato l'attuale livello di inquinamento e quali iniziative intendono intraprendere per arginare l'emergenza e tentare di salvare la stagione estiva". "Una situazione - aggiunge - che lungo i litorali del cosentino prima ed ora anche del reggino diventa giorno dopo giorno drammatica e che potrebbe compromettere del tutto la stagione estiva ormai avviata, con conseguenze nefaste per il già fragile tessuto economico calabrese. E' evidente che la Regione ha fallito sul piano della programmazione del comparto ambiente, creando un terribile caos amministrativo, accavallando competenze e accordi. Con il risultato finale di un intollerabile e miope accentramento che svuota il ruolo degli Ato e degli enti locali, con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti. In termini non soltanto di incuria e inquinamento, ma anche per la difficoltà di individuare i diretti responsabili di abusi amministrativi e reati". "Un fallimento ancora più grave - prosegue Nucera - se si pensa che, per diversi anni dell'amministrazione regionale di Sinistra, è stato assessore all'Ambiente un diretto rappresentante delle associazioni ambientaliste. Ennesima dimostrazione che alcune prese di posizione sono soltanto strumentali e di bandiera, populiste e demagogiche tendenti esclusivamente a fare propaganda come nella peggiore tradizione delle sinistre, mentre dal punto di vista dei risultati pratici e amministrativi non sortiscono alcuna conclusione concreta. Anche il suo successore, però, non sta facendo molto di più. Limitarsi a semplici denunce o ad interventi marginali in settori di secondaria importanza è assolutamente insufficiente ad affrontare la grave emergenza ambientale che si sta abbattendo sulla Calabria. E che, probabilmente, continuerà a fare emergere nefaste sorprese anche durante i prossimi giorni, considerato che ogni giorno la magistratura sta apponendo nuovi sigilli a depuratori non funzionanti e a rischio chiusura. A questo punto occorre un'immediata inversione di tendenza. Innanzitutto la magistratura deve portare a termine le indagini in tempi rapidi per accertare responsabilità e reati, contando sulla massima collaborazione di amministratori e istituzioni. Poi occorre un confronto franco e aperto in Consiglio regionale sul tema ambiente e sulla vicenda dei depuratori in particolar modo". "E sia il presidente Loiero che l'assessore Greco - conclude - dovranno fornire non solo adeguate spiegazioni, ma anche illustrare puntuali contromisure da mettere in campo per tentare di salvare il salvabile. Nell'attesa che la parola torni agli elettori e la Calabria possa finalmente avere un governo all'altezza"

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