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Maxi sequestro di beni alla cosca Mancuso
La DDA sul tesoro della cosca Mancuso: sequestrati beni per 60 mln di euro, anche imprese di lavori sulla A3 30 lug 09 Erano i lavori di ammodernamento dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria la principale fonte di reddito delle imprese edili che la Dia di Catanzaro ha sequestrato, con altri beni mobili e immobili per un valore complessivo di 60 milioni di euro, a Giuseppe Prestanicola, 47 anni, di Soriano Calabro, ritenuto dagli investigatori l'imprenditore di riferimento della cosca dei Mancuso di Limbadi. I beni sequestrati all'imprenditore vibonese sono sette aziende, la gran parte delle quali operanti nel settore edile, 193 unità immobiliari (tra appezzamenti di terreno, appartamenti ed altri fabbricati), 113 veicoli e numerosi conti correnti. Prestanicola, che è attualmente detenuto, è stato arrestato nel febbraio scorso nell'ambito di una indagine della Dda di Catanzaro su presunte infiltrazioni della criminalità organizzata nei lavori di ammodernamento della Salerno-Reggio Calabria. L'imprenditore, inoltre, nel 2007 fu coinvolto in una indagine della Dda di Reggio Calabria contro le cosche della 'ndrangheta reggina nella quale si ipotizzava, anche in quel caso, l'infiltrazione delle cosche nei lavori per l'A3. Per quest'ultima indagine però il Gup di Reggio Calabria, nel luglio scorso, ha assolto l'imprenditore vibonese. Dopo il coinvolgimento di Prestanicola nell'indagine reggina le sue aziende non ottennero più il certificato antimafia e non potettero più accedere ai lavori per la Salerno-Reggio Calabria. Nel provvedimento di sequestro, emesso dall'ufficio misure di prevenzione del tribunale di Vibo Valentia, si fa riferimento ai "rapporti di interdipendenza" tra l'imprenditore e la cosca dei Mancuso. Le indagini della Dia di Catanzaro hanno consentito di ricostruire gli assetti delle società del gruppo Prestanicola il cui volume d'affari ammonta a diversi milioni di euro. "Nel corso delle indagini - ha detto il direttore della Dia di Reggio Calabria, Francesco Falbo - sono state ricostruite in modo minuzioso le attività economiche di Prestanicola e gli investimenti che sono stati fatti negli anni. E' emerso una consistente presenza delle imprese di Prestanicola nei lavori della Salerno - Reggio Calabria sia nel tratto reggino che vibonese per oltre cinquanta chilometri". Il presidente dell'ufficio Misure di prevenzione del Tribunale di Vibo Valentia ha nominato un amministratore giudiziario per la gestione corrente delle aziende sottoposte a sequestro. Volume d'affari per milioni di euro. E' di milioni di euro il volume d'affari delle aziende sequestrate stamani dalla Dia di Catanzaro a Giuseppe Prestanicola, 57 anni, di Soriano Calabro (Vibo Valentia). La Dia ha sequestrato anche 113 veicoli, numerose ville e appezzamenti di terreno e conti correnti per un valore complessivo di sessanta milioni di euro. La gran parte delle imprese di Prestanicola sono aziende del settore edile e, almeno fino al 2007, sono state impegnate nei lavori di ammodernamento dell'autostrada Salerno - Reggio Calabria sia nei tratti nel vibonese che nel reggino. Nel 2007 Prestanicola fu coinvolto nell'indagine chiamata 'Arca' della Dda di Reggio Calabria contro le cosche della 'ndrangheta e le sue aziende non riuscirono piu' ad ottenere la certificazione antimafia che gli consentiva di accedere ai lavori in subappalto per l'A3. Prestanicola, che è attualmente detenuto per una inchiesta della Dda di Catanzaro, è stato assolto nel luglio scorso dal Gup del tribunale di Reggio Calabria. I particolari delle indagini della Dia sono state illustrate stamani a Catanzaro nel corso di una conferenza stampa alla quale ha partecipato il direttore della Dia di Reggio Calabria, Col. Francesco Falbo, ed il capo sezione di Catanzaro, Vice questore aggiunto Nino Cannarella. "Nel corso delle indagini - ha detto Falbo - sono state ricostruite in modo minuzioso le attività economiche di Prestanicola e gli investimenti che sono stati fatti negli anni. E' emerso una consistente presenza delle imprese di Prestanicola nei lavori della Salerno - Reggio Calabria sia nel tratto reggino che vibonese per oltre cinquanta chilometri" Mantovano “Lotta alla criminalità è attenzione per il Sud”. L'attenzione per il Sud passa innanzi tutto dalla lotta alla criminalità. Lo afferma il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, commentando l'ingente sequestro di beni di un imprenditore calabrese ritenuto interlocutore privilegiato di una cosca 'ndranghetista. Il provvedimento eseguito nei confronti di Giuseppe Prestanicola, spiega Mantovano, ''oltre a essere una misura rilevante per il valore complessivo dei beni sottratti (60 milioni di euro tra aziende, unità immobiliari, veicoli e conti correnti), è ancor più significativa perché nel sequestro rientrano imprese impegnate nei lavori di ammodernamento dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria". Ciò, prosegue il sottosegretario, "conferma l'attenzione concreta, e non declamata, per il Sud; infatti, la crescita infrastrutturale del Mezzogiorno passa anzitutto dall'affrancamento dalla criminalità e dalle sue inquinanti proiezioni nell'economia, più che da rivendicazioni estemporanee e talvolta di respiro personalistico"
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