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Operazione Trovador

Maxiblitz della DDA reggina, 49 arresti. Stroncato traffico di droga dal Sudamerica all'Italia

21 lug 09 Dal Sudamerica approdava in Spagna per poi essere spacciata in Italia ed in particolare nelle regioni del centro e del nord. E' questa la rotta del traffico di droga che veniva controllato dalle persone arrestate stamani nel corso dell'operazione compiuta dalla squadra mobile di Reggio Calabria. L'attività svolta dagli investigatori, coordinati dalla Dda di Reggio Calabria, ha consentito di ricostruire il traffico di droga che veniva gestito da alcune cosche della 'ndrangheta del basso versante Jonico reggino. Le indagini hanno avuto inizio nei mesi scorsi ed hanno portato anche a numerosi sequestri di ingenti quantitativi di cocaina. Per ricostruire l'ingente traffico di droga gli investigatori hanno compiuto numerose intercettazioni telefoniche. Dalle conversazioni gli investigatori hanno potuto individuare il ruolo avuto dai boss della 'ndrangheta e le modalita' con le quali avveniva il traffico di droga dal Sudamerica. Tra le persone arrestate ci sono numerosi cittadini stranieri di nazionalità peruviana e cilena.

Quarantanove gli arresti. Le quarantanove ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite questa mattina all'alba dagli agenti della squadra mobile di Reggio Calabria per cattuurare il gruppo di trafficanti di droga legati alle cosche della 'ndrangheta reggina. L'operazione ha visto numerosi arresti in Calabria, a Milano, Urbino, Ancona e Lodi. I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal Gip del tribunale di Reggio Calabria che ha accolto la richiesta della Dda. Le indagini della squadra mobile, iniziate da diversi mesi, sono state coordinate dal Procuratore di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone, e dal suo vice Nicola Gratteri. Nel corso dell'attività investivatiga è emerso come alcune cosche di Platì e Bova, nel reggino, controllavano il traffico di ingenti quantitativi di droga che venivano spacciati in regioni del Centro e del Norditalia.

Coca nascosta in legno pregiato. La cocaina che le cosche della 'ndrangheta reggina importavano dalla Bolivia, attraverso l'Albania, viaggiava all'interno di enormi tronchi di legno pregiato. E' quanto emerso dalle indagini dell'operazione 'Trovador' compiuta stamani dagli agenti della squadra mobile di Reggio Calabria che hanno arrestato 49 persone. Da diverso tempo Rocco Adriano Maesano, arrestato stamani a Madrid, ed il fratello Alessandro Maria, latitante da diverso tempo, avevano costituito una società di import-export di legname attraverso la quale gestivano il narcotraffico di droga. Le modalità con le quali la droga arrivava in Italia sono state scoperte dagli agenti della squadra mobile di Reggio Calabria che hanno eseguito intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche. Mensilmente i fratelli Maesano spedivano in Bovilia un container con all'interno il materiale necessario per il taglio degli alberi nelle foreste. Giunto in Bolivia il container veniva svuotato e caricato con dei tronchi di albero all'interno dei quali era nascosta la cocaina. Gli investigatori hanno stimato che per ogni carico venivano trasportati almeno cento chili di droga. Il container arrivava in Albania dove avveniva lo stoccaggio della droga che poi raggiungeva l'Italia per essere spacciata nelle regioni del nord e del centro. Gli investigatori hanno anche individuato un secondo di canale di trasporto della cocaina che vedeva partire la droga dal Perù per poi essere stoccata in Spagna ed infine raggiungere l'Italia. Le modalità per nascondere la cocaina erano però diversi da quelli utilizzati per il traffico dalla Bolivia.

Pignatone e CortesePignatone "Ricostruito un mosaico". ''Le indagini hanno permesso di scoprire il ruolo fondamentale svolto da personaggi delle cosche Maesano e Pangallo ed i loro contatti in terra boliviana. Un mosaico ricostruito pazientemente". Lo ha detto il procuratore di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone, nel corso della conferenza stampa per illustrare l'operazione 'Trovador' compiuta stamani dagli agenti della squadra mobile. "Un quadro - ha aggiunto - che trova addentellati con altre precedenti operazioni contro il narcotraffico internazionale che vede la 'ndrangheta in posizione preminente rispetto ad altre organizzazioni criminali. Voglio riconfermare i sensi della stima piu' alta alla Polizia di Stato ed alla squadra mobile di Reggio Calabria per un'operazione difficile ed importante". Alla conferenza stampa hanno partecipato anche il questore di Reggio Calabria, Carmelo Casabona, ed i dirigenti della squadra mobile, Renato Cortese, e della sezione narcotici, Diego Trotta. "L'operazione della squadra mobile - ha detto Casabona - contro il narcotraffico, conferma, qualora ve ne fosse bisogno, che la 'ndrangheta governa una parte consistente del narcotraffico mondiale e il flusso di cocaina proveniente in Europa dai Paesi centroamericani''.

Cooperazione tra forze di polizia. C'é stata una intensa cooperazione internazionale tra forze di polizia nel corso delle indagini della squadra mobile di Reggio Calabria che hanno portato all'operazione 'Trovador' compiuta stamani. Nell'operazione sono state arrestate 49 persone tra cui 13 cittadini stranieri di nazionalità peruviana, cilena, uruguayana, rumena, albanese e serbo-montenegrina. Gli arrestati sono accusati di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti e ricettazione di metalli preziosi e gioielli. Attraverso le commissioni rogatorie internazionali promosse dalla Polizia di Stato di Reggio Calabria con Paesi dell'area balcanica, come Albania e Grecia, e dell'area sudamericana, come Cile, Bolivia e Perù, sono stati emessi i provvedimenti di custodia cautelare nei confronti di persone, alcuni dei quali stranieri, ritenute ai vertici del panorama del narcotraffico internazionale di cocaina. Alcuni degli indagati, secondo gli investigatori, sono organici a cosche della 'ndrangheta nel versante jonico reggino tra cui i 'Maesano-Pangallo-Paviglianitì, 'Sergi-Marando-Trimboli' ed i 'Barbaro'.

Rosa Villecco CalipariRosa Calipari "Operazione Trovador, modello da seguire". ''L'operazione "Trovador" rappresenta un risultato eccezionale nella lotta alla 'ndrangheta. Il lavoro investigativo della DDA e della squadra mobile di Reggio Calabria, alle quali va il nostro plauso, ha documentato il ruolo delle cosche calabresi nel finanziamento di enormi traffici di cocaina dall'America centro-meridionale e dall'Europa, confermando così una 'ndrangheta senza confini''. Lo ha detto in una nota Rosa Villecco Calipari, capogruppo in commissione Difesa del Pd. "La collaborazione investigativa e giudiziaria con altri paesi - sottolinea Calipari - ha permesso di ottenere questo importante risultato e ciò dimostra che dobbiamo guardare proprio al rafforzamento del livello europeo, all'unificazione normativa e alla diffusione delle tecnologie, per contrastare con successo l'aggressività della 'ndrangheta ancora in grado di condizionare pesantemente il tessuto socioeconomico calabrese e nazionale anche grazie alle sue ramificazioni in paesi stranieri''.

Maria Grazia LaganàLaganà "Importanti le intercettazionì". "I risultati dell'operazione 'Trovador' dimostrano il grande valore delle intercettazioni telefoniche per consentire di scovare e reprimere intrecci malavitosi, e a prevenire ulteriori reati gravi". Lo afferma in una nota il deputato del Pd Maria Grazia Laganà circa gli arresti eseguiti stamani dalla squadra mobile di Reggio Calabria. "Esprimo vivo apprezzamento e plauso alla Dda e alla Squadra Mobile di Reggio Calabria - aggiunge - per l'operazione Trovador, che ha messo fine ad un ingente traffico internazionale di droga e ad altri gravi reati. Va dato ancora una volta atto della grande capacità di intelligence e dell'importante operatività messa in atto ormai con operazioni costanti e frequenti contro la criminalità organizzata e contro le cosche della 'ndrangheta, che conferma la sua grande pericolosita' in tutto il mondo".

Loiero "Colpo di maglio contro i boss". ''Il colpo di maglio della Procura distrettuale di Reggio Calabria contro i boss del narcotraffico e contro l'accumulamento di capitali frutto di attività mafiose, va salutato con grande soddisfazione". Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero. "Di ciò - ha aggiunto - voglio ringraziare, a nome di tutti i calabresi onesti, sia le forze di polizia che hanno operato, sia i magistrati impegnati nelle due operazioni"

Giuseppe LumiaLumia “Colpito asse portante delle cosche”. ''L'operazione di questa mattina colpisce un asse portante della 'ndrangheta: la capacita', attraverso la droga, di realizzare enormi ricchezze e di accumulare ingenti risorse da investire negli appalti e in diversi settori produttivi". Lo afferma in una nota il senatore del Pd e componente della commissione antimafia, Giuseppe Lumia, circa l'operazione 'Trovador'. "Con il traffico di stupefacenti - aggiunge - la 'ndrangheta e' diventata una delle più potenti organizzazioni al mondo. Il redditizio mercato della droga ha favorito il superamento delle faide interne, che le impedivano di fare il salto di qualità. La politica deve dimostrare di voler fare sul serio per recidere i legami della 'Ndrangheta con i circuiti internazionali del traffico di stupefacenti''. "C'é bisogno di accordi internazionali - conclude Lumia - in grado di colpire la creazione dei reagenti chimici e bloccare, infine, i circuiti del riciclaggio che la 'Ndrangheta organizza per conto dei cartelli colombiani, grazie alla sua abilita' nel gestire i rapporti con i salotti buoni della finanza"

Mantovano "La bonifica continua". ''Continua la bonifica contro le ramificazioni delle mafie": lo dice il sottosegretario all' Interno Alfredo Mantovano considerando "di particolare rilievo" la confisca di beni, per un valore di circa 50 milioni di euro, nei confronti dell' imprenditore calabrese Alfredo Ionetti. "La misura, al di là della sua oggettiva consistenza - secondo Mantovano - è ancor più importante in quanto colpisce gli interessi della 'ndrangheta lontani dal territorio calabrese, affiancandosi, nell'attività di bonifica dell'area emiliano romagnola, alle operazioni compiute nella stessa regione contro le articolazioni del clan dei Casalesi".

Minniti "Oggi tante buone notizie". ''Quella di oggi pare proprio una giornata densa di buone notizie sul fronte della lotta contro la criminalità organizzata e la 'ndrangheta''. Lo afferma il deputato Marco Minniti, segretario regionale del Pd calabrese. "Grazie alla Procura distrettuale e alla Squadra mobile reggine - prosegue Minniti - per avere stroncato un traffico di droga pericoloso e devastante con l'arresto di decine e decine di trafficanti di cocaina in Italia, Europa e Sudamerica, componenti di un cartello i cui capi sono ritenuti organici alle cosche del basso Jonio reggino. E grazie alla Dia di Reggio che, con una diversa operazione, ha ottenuto la confisca di 50 milioni di euro frutto delle attività mafiose dei più forti gruppi della 'ndrangheta reggina''. A giudizio di Minniti "non dare tregua alla criminalità organizzata, individuando i percorsi dei suoi traffici di morte, e restituire alla società il maltolto dei soldi accumulati con la violenza, sono i perni della strategia per sconfiggere la mafia"

Angela napoliNapoli “Dalla droga ingente liquidità”. "Gli ingenti quantitativi di droga controllati, continuano a dare proprio alla 'ndrangheta la possibilita' di acquisire una imperante capacità economica che le consente ormai di spadroneggiare e riciclare ogni dove, penetrando pericolosamente nell'economia legale". Lo afferma in una nota la deputata del Pdl e componente della commissione parlamentare antimafia, Angela Napoli, circa l'operazione 'Trovador'. "Formulo - aggiunge - sincere congratulazioni al Procuratore della Dda di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone, al suo vice, Nicola Gratteri, al Questore, Carmelo Casabona, al Dirigente della Squadra Mobile, Renato Cortese, ed ai suoi uomini, per l'attività investigativa che ha portato all'odierna importante operazione contro trafficanti di droga. Anche questa operazione, che ha anche confermato la bontà e la validità della collaborazione con le Forze investigative di altri Paesi, dimostra quale sia la potenzialità della 'ndrangheta rispetto alle altre organizzazioni criminali, anche di quelle oltre confine''

Mario TassoneTassone "Inquietante". ''Alla Dda e alla squadra mobile di Reggio Calabria esprimiamo il nostro plauso per la brillante operazione antidroga messa a segno". Lo afferma in una nota il deputato e capogruppo dell'Udc in commissione antimafia, Mario Tassone. "Dalle indagini degli investigatori - aggiunge - è emerso un quadro inquietante sulle dimensioni del traffico di stupefacenti gestito dalle cosche della criminalità organizzata e dei relativi collegamenti internazionali. La politica e le istituzioni devono continuare a mantenere alto il livello di allarme per favorire il più possibile azioni di contrasto imponenti come quella portata a termine all'alba di oggi".

 

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