Applati scolastici, indagato Mercurio

Irregolarità sugli appalti scolastici a Crotone, indagato il direttore dell'Ufficio scolastico regionale ed altre 21 persone

03 lug 09 Il direttore dell'Ufficio scolastico regionale, Francesco Mercurio, è indagato dalla Procura di Crotone nell'ambito dell'inchiesta su presunte irregolarità negli appalti per la fornitura di materiale ad alcune scuole della provincia. La Procura ha emesso nei suoi confronti e di altre tre persone, due delle quali già indagate, un provvedimento di perquisizione e sequestro che ha interessato, a Catanzaro, anche la sede dell'Ufficio scolastico regionale e dell'associazione onlus Movimento Solidarietà e Lavoro. Le perquisizioni sono state eseguite stamani dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Crotone. Nei confronti di Mercurio vengono ipotizzati i reati di abuso d'ufficio e falsità ideologica. In particolare, secondo l'accusa, nella sua qualità di dirigente regionale scolastico, Mercurio avrebbe sottoscritto, il 24 ottobre 2006, un protocollo di intesa con l'associazione Movimento solidarietà e lavoro che, a quella data, non era ancora esistente e che, per gli inquirenti, faceva capo a Giuseppe Leone, imprenditore. Quest'ultimo è figlio di Luigi, responsabile del Centro servizi amministrativi (oggi Ufficio scolastico provinciale) di Crotone nel periodo 2003-2007, che per gli investigatori avrebbe favorito l'impresa del figlio nell'aggiudicazione degli appalti per la fornitura di beni e servizi alle scuole di Crotone e del circondario. Inoltre, secondo l'accusa, Mercurio avrebbe messo in atto una serie di ritorsioni nei confronti di un dirigente scolastico che aveva avuto dei contrasti con Luigi Leone revocandolo, tra l'altro, dalla presidenza della commissione di esami del liceo scientifico di Strongoli.

Indagate 22 persone, collegamenti con la Massoneria. Materiale massonico è stato trovato nel corso delle perquisizioni disposte oggi dalla Procura di Crotone nell'ambito dell'inchiesta su presunte irregolarità nella gestione degli appalti per la fornitura di beni e servizi a scuole del crotonese. Al momento non si è appreso quale sia il materiale e dove sia stato trovato. Nell'inchiesta, coordinata dal pm Pierpaolo Bruni, sono indagate, complessivamente, 22 persone. Secondo la Procura di Crotone, il sistema collusivo che era stato realizzato allo scopo di fare ottenere sempre alle stesse ditte, riconducibili al figlio dell'ex coordinatore del Centro servizi amministrativi di Crotone, le commesse riguardanti la fornitura di materiale informatico ed arredi per l'ufficio, era così radicato "anche in forza del vincolo associativo e della partecipazione a logge massoniche". Da una nota trasmessa dalla Dda di Catanzaro alla Procura di Crotone, emerge infatti che tre indagati sono iscritti a logge massoniche. Inoltre, nel corso della perquisizione del giugno scorso a casa di Luigi Leone, fu trovato materiale e documenti comprovanti la partecipazione ad un'associazione massonica. I collegamenti, i vincoli e le cointeressenze illecite, è scritto nel decreto di perquisizione, secondo l'accusa, sono "ulteriormente dimostrati anche da prove documentali acquisite nel corso delle perquisizioni, quali un messaggio di posta elettronica del 14 marzo 2007 con il quale Giuseppe Leone indicava" ad una ditta "i prezzi da indicare e concordare nel corpo di offerta di partecipazione a gara pubblica indetta da un istituto scolastico".

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