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Alluvione di Vibo, tutti prosciolti

 

Alluvione di Vibo, imputati tutti prosciolti per non aver commeso il fatto

06 giu 09 Sono state tutte prosciolte, per non avere commesso il fatto, le 11 persone per le quali era stato chiesto il rinvio a giudizio per le presunte responsabilità connesse all'alluvione di Vibo Valentia, avvenuta il 3 luglio del 2006, in cui morirono quattro persone, tra cui un bambino di 15 mesi. Il proscioglimento è stato deciso dal gup, Giancarlo Bianchi. I reati contestati agli indagati, a vario titolo, erano omicidio colposo plurimo, lesioni colpose, disastro ambientale. Originariamente, nell'inchiesta avviata dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia, era indagato anche il responsabile nazionale della Protezione civile, Guido Bertolaso. Il procedimento a suo carico era stato archiviato dal gip di Vibo Valentia, decisione confermata di recente dalla Corte di cassazione. Tra le persone prosciolte c'é un funzionario della Protezione civile nazionale, Bernardo De Bernardinis, di 61 anni, funzionario della Protezione civile nazionale. Gli altri indagati erano i funzionari dell'Anas Giovanni Francesco Scopelliti, (40), Vincenzo Capozza (52), Michele Adiletta (54) e Raffaele Celia (39), funzionario dell'Anas e gli impiegati della Regione Calabria Umberto Sirianni (70), Giovanni Ricca (59), Vincenzo Pizzonia (71), Luigi Giuseppe Zinno (55); Massimo Nisticò, (57); Pietro Paolo La Rosa (54).

Loiero a Bertolaso: erogare i fondi per i danni. Il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, nella qualità di Commissario del Governo per i danni alluvionali registrati in Calabria lo scorso inverno, ha scritto una lettera al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Guido Bertolaso, sollecitando al governo l'emanazione dei fondi, stanziati con un'ordinanza del consiglio dei ministri, lo scorso 7 maggio 2009. "Ad oggi - scrive Loiero a Bertolaso - non risulta alcun accreditamento dei fondi sopraindicati per consentire di far fronte agli oneri derivanti dalle alluvioni che hanno recato danni enormi alla Calabria. L'assenza di fondi sta creando notevoli difficoltà alle amministrazioni locali. I sindaci, infatti, evidenziano che in occasione dell'incontro che si è tenuto lo scorso gennaio a Lamezia Terme, a cui hai partecipato, hanno provveduto tempestivamente a far eseguire i lavori della somma urgenza, avendo ricevuto ampie rassicurazioni dal Governo sulla copertura finanziaria". "Sono certo - dice ancora Loiero - che i tragici eventi dell'Abruzzo e quelli più recenti che purtroppo non mancano di affliggere il nostro Paese, in qualche modo hanno finito per rallentare tutte le procedure, influendo in modo negativo anche sulle disponibilità finanziarie a disposizione. Sono altrettanto certo che non sfuggirà alla tua sensibilità la necessità di non arrecare ulteriori danni ai Comuni calabresi danneggiati dagli eventi alluvionali, consentendo l'esecuzione dei lavori urgenti per fare in modo di superare l'emergenza".

Avv. Adamo "Nesun ruolo per Zinno". "Esprimo soddisfazione per l'assoluzione del mio assistito dando atto al giudice, dott. Giancarlo Bianchi, di avere ben interpretato le richieste di approfondimento in altre direzioni che provenivano anche dalla difesa". Lo afferma, in una nota, l'avvocato Vincenzo Adamo, difensore dell"ing. Luigi Zinno, prosciolto a conclusione dell'inchiesta sull'alluvione di Vibo Valentia del 2006. Zinno, all'epoca dei fatti dirigente del settore programmazione opere pubbliche della Regione, "non ha avuto alcun ruolo - aggiunge Adamo - rispetto al disastro avvenuto a Vibo nel luglio 2006, come nessun ruolo hanno avuto gli altri imputati. Finisce così una vicenda giudiziaria che mai avrebbe dovuto avere come protagonista il mio assistito".

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