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Notizie di Cronaca

 

Beni per 700 mila euro sequestrati nel vibonese

28 lug 09 Beni per un valore di circa 700 mila euro sono stati sequestrati dai carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia a Francesco Giuseppe Niglia, di 60 anni, di Briatico, commerciante, già arrestato per usura ed estorsione aggravate dalle modalità mafiose. In esecuzione di un decreto emesso dal Tribunale, i carabinieri hanno sequestrato un bar-caffé a Briatico, un appezzamento di terreno, due auto, otto conti correnti bancari, tre libretti di deposito, tre polizze assicurative, un dossier titoli e un fondo pensione. Niglia, a settembre del 2006, era stato arrestato nell'ambito dell'operazione Odissea. Le indagini, secondo quanto è stato riferito, avrebbero consentito di accertare che l'uomo, a partire dagli inizi degli '90, nonostante dichiarasse al fisco di percepire redditi modesti e in alcuni anni pari a zero, aveva acquistato i beni sequestrati che, secondo gli investigatori, sono quindi da ritenere provento di attivita' illecite. All'uomo, su richiesta del Procuratore della Repubblica, era già stata irrogata la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di ps.

Acqua avvelenata in villaggio crotonese, procura apre inchiesta

28 lug 09 Avvelenamento di acque destinate al consumo umano. E' questo il reato ipotizzato dalla Procura della Repubblica di Crotone dopo che una quarantina di ospiti di una struttura ricettiva turistica dell'Igv Club di Le Castella (Crotone) hanno lamentato disturbi gastrointestinali. Nel fascicolo, aperto contro ignoti, dalla Procura della Repubblica di Crotone, si ipotizza che qualcuno abbia voluto deliberatamente contaminare i serbatoi idrici del villaggio. Il Gip del Tribunale di Crotone ha convalidato oggi il sequestro della rete idrica interna e della relativa vasca di accumulo idrico del villaggio turistico disposto dal sostituto procuratore della Repubblica di Crotone, Pierpaolo Bruni. Le analisi, effettuate dai laboratori Arpacal di Catanzaro, su campioni di acqua prelevati in diversi punti della struttura, avrebbero evidenziato una contaminazione da coliformi totali, escherichia coli ed enterococchi. Intanto, su disposizione del pm Bruni, vigili del fuoco e carabinieri dei Nas hanno effettuato un nuovo sopralluogo nel villaggio per verificare le condizioni dei serbatoi.

Dipendenti Parco delle Serre chiusi in cortile per due ore

28 lug 09 "E' stato toccato il fondo. Chiedo l'intervento dell'autorità giudiziaria perché si ponga fine alla situazione da me denunciata da mesi, su cui nessuno a cui la legge dà la competenza ha voluto intervenire". E' quanto afferma il presidente della Comunità del Parco delle Serre, Raffaele Lo Iacono, sindaco di Serra San Bruno, secondo cui "12 lavoratori Eurocoop hanno dichiarato di essere stati chiusi dentro il cortile della sede del Parcoper più di due ore". "Stando a quanto raccontano - è scritto in una nota di Lo Iacono - il cancello è stato chiuso con il lucchetto da una dei due dipendenti del Parco. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e i vigili del fuoco che hanno tagliato il lucchetto". "L'unica nota positiva, che faceva ben sperare - prosegue il sindaco di Serra - è stata la telefonata da me ricevuta in cui il dottor Giulio Carpentieri, segretario generale del Consiglio regionale, mi annunciava che gli erano stati assegnati con delibera i compiti di vigilanza e controllo sul Parco. Prima di parlare di politica, bisogna adoperarsi per adempiere alle funzioni cui si è chiamati. Ognuno pensi ad esercitare il ruolo che gli compete. Rivolgo un appello al presidente Giuseppe Bova, affinché si metta mano al Parco, altrimenti lo si chiuda, perché non abbiamo bisogno di un altro carrozzone". "Chiedo al sindacato - sostiene ancora Lo Iacono - di rimanere unito per continuare la battaglia per la stabilizzazione di questi lavoratori, per dare loro dignità, poiché sono lasciati per strada senza mansioni, mentre il nostro territorio, pur straordinario, ha bisogno di manutenzione, e per questo scopo loro erano stati assunti. Il Parco ha firmato un contratto di tre anni con l'Eurocoop, e a Eurocoop chiedo di far rispettare con la forza della legge quel contratto, affinché i lavoratori svolgano le funzioni previste. A chi gestisce l'ente Parco chiedo di dare attuazione a quanto sottoscritto, affinché questi lavoratori ricevano uno stipendio adeguato, degno di tale nome".

Oggi 102 incendi in Calabria

28 lug 09 Sono stati in tutto 102 i focolai di incendio che da stamani hanno interessato la Calabria Per quattro di essi, a Sant'Alessio ed Antonimina (Reggio Calabria), Cardinale e Satriano (Catanzaro) è stato necessario anche l'intervento degli elicotteri. Ad essere state particolarmente interessate dalle fiamme le province di Reggio Calabria, Cosenza e Vibo Valentia dove ad essere state colpite dalle fiamme sono state macchia mediterranea e sterpaglie. Attualmente sono in corso 17 operazioni di spegnimento come, ad esempio, lungo la strada statale 522 che collega Zambrone a Tropea, nel vibonese, dove le fiamme ed il fumo hanno creato disagi alla circolazione automobilistica.

CGIL “Risolvere emergenza immigrati a Rosarno”

28 lug 09 Un incontro per trovare una soluzione abitativa ai lavoratori immigrati della zona di Rosarno dopo l'incendio dell'ex Cartiera e il verificarsi di un alto rischio per la presenza di amianto deteriorato dalle fiamme. E' quanto chiedono la Cgil calabrese e la Cgil della Piana di Gioia Tauro, tra gli altri, al presidente della Regione Agazio Loiero e al prefetto di Reggio Francesco Musolino. "La Cartiera - affermano il segretario regionale Massimo Covello e la segretaria comprensoriale, Claudia Carlino - non è solo inagibile in conseguenza del recente incendio che l'ha semidistrutta perché tra le mura, il tetto e il suolo, è presente il pericolo amianto: un elemento già rischioso se intatto e, cosi come è nello stato attuale, bruciato e libero nell'aria, velocemente trasferibile, innanzitutto tra i migranti che li ci vivono, ma dannoso anche per l'ambiente. Per questi motivi, riteniamo necessario e urgente un intervento per la bonifica del sito, chiedendo ai comuni di San Ferdinando e di Rosarno di trovare una soluzione abitativa, affinché le condizioni di uomini che lavorano per l'economia della piana siano più umane". "Chiediamo al presidente Loiero, al Prefetto di Reggio Calabria, e al presidente della Provincia di Reggio - proseguono Covello e Carlino - che hanno conosciuto bene quel posto già pericoloso prima dell'incendio, di provvedere con ogni mezzo alla sistemazione di un campo attrezzato, anche in vista della prossima stagione di raccolta. Non bisogna chiudere gli occhi, allontanare i lavoratori e permettere che tutto venga nascosto e si continui come prima, con miopia, senza trovare soluzioni alternative".

Approvato dalla Giunta regionale pdl su etichettatura latte vaccino

28 lug 09 La Giunta regionale, riunitasi oggi pomeriggio a Palazzo Alemanni, sotto la presidenza del presidente Agazio Loiero, ha approvato una proposta di legge in materia agricola, che passerà ora all'esame del Consiglio regionale. La proposta - informa una nota dell'Ufficio stampa della Giunta - prevede che il Consiglio attivi i poteri d'iniziativa legislativa, così come previsto dall'articolo 121 della Costituzione Italiana, per suggerire allo Stato di predisporre una legge per l'etichettatura e la rintracciabilità del latte e di alcuni prodotti a base di latte vaccino. Su proposta dell'assessore alle Attività produttive Francesco Sulla la Giunta ha poi deliberato di assegnare un contributo di 80 mila euro all'Ente "Fiera di Lamezia".

Dal 30 luglio a Paola attività subacquee per minorati della vista e down

28 lug 09 Dal 30 luglio al primo agosto prossimi, a Paola, si terrà l'undicesima edizione della rassegna di attività subacquea. La manifestazione, organizzata dall'Istituto ricerca e formazione Calabria, dalla sezione provinciale di Cosenza dell'Unione italiana ciechi e dal Gruppo subacqueo volontario e Protezione Civile, prevede campi subacquei per minorati di vista e bambini Down, a livello europeo. Per tutta la durata della manifestazione sarà presente per la relativa assistenza il Nucleo sommozzatori della polizia di Stato del Centro nautico e sommozzatori di Napoli.

Denuncia di Corbelli “Negati i domiciliari a malato terminale”

28 lug 09 Franco Corbelli, leader del movimento Diritti Civili, in una nota denuncia il "dramma e l'ingiustizia di un giovane detenuto calabrese, R.C., di 38 anni, malato terminale, in carcere da 15 mesi in attesa di processo per un piccolo reato che lui comunque nega, a cui, su richiesta del pm, sono stati negati i domiciliari". Corbelli riferisce "di aver ricevuto un accorato appello dalla sorella di questo ragazzo che gli descrive la situazione drammatica del proprio congiunto, malato gravemente, e la disperazione della loro famiglia che non sa più cosa fare per poterlo riportare a casa, almeno agli arresti domiciliari, per poterlo assistere con tutta le cure e l'affetto di cui ha bisogno per affrontare la sua gravissima patologia". "Questo giovane - sostiene Corbelli - è malato terminale di cancro e ha gravi problemi cardiaci subentrati con la malattia. Nei giorni scorsi ha avuto un edema polmonare, è stato ricoverato d'urgenza in ospedale, è rimasto 12 ore in rianimazione. Quindi dal nosocomio è stato di nuovo riportato in carcere. La gravità della sua malattia è stata accertata ed é attestata da cartelle cliniche degli ospedali di Bologna, Napoli, Catanzaro, Cosenza. Eppure continua a restare in carcere, in attesa del processo che doveva svolgersi nei giorni scorsi e che è stato rinviato"

In un libro la verità sulla strage di Duisburg dalla madre di una vittima

28 lug 09 Ha scritto e autoprodotto un libricino fresco di stampa per raccontare la sua verità e quella della sua famiglia: Antonia Giorgi Marmo è la madre di Marco e Achille Marmo, il primo ucciso a Duisburg nella strage di Ferragosto inquadrata, dagli inquirenti, nello scontro tra le cosche Pelle-Vottari e Nirta-Strangio di San Luca in cui morirono sei persone, e il secondo arrestato nell'ambito dell'operazione Fehida e condannato a otto anni di carcere. "Ho voluto raccontare i fatti - afferma Antonia Giorgi - così come io li conosco, dopo tante accuse e menzogne che hanno colpito quotidianamente la mia famiglia. Con la strage di Duisburg la mia famiglia e la mia vita sono state distrutte. Da quel momento si sono accesi i riflettori di tutto il mondo ed è da allora che chiedo a gran voce verità e giustizia per la memoria di mio figlio Marco e per mio figlio Achille, detenuto con il carcere duro ormai da quasi due anni e gravemente provato sia a livello fisico che psicologico". Dalla fanciullezza al matrimonio fino al ritorno in Calabria con il marito, poi morto a seguito di un incidente stradale, per arrivare alla vicenda di Duisburg e al verdetto di Fehida, Antonia Giorgi, in una cinquantina di pagine, ripercorre le tappe della sua vita. "Ancora oggi attendo verità e giustizia - dice - ma non voglio vendette perché la vendetta porta altra vendetta e il sangue chiama sangue"

Il Csm autorizza l’aspettativa per De Magistris

28 lug 09 Non lascia, almeno per ora, la magistratura l'ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris, adesso eurodeputato con l'Italia dei valori e che all'annuncio della sua candidatura aveva definito la propria scelta irreversibile, spiegando che non sarebbe più tornato a indossare la toga. Accogliendo una sua specifica richiesta, il plenum del Csm lo ha collocato in aspettativa a partire dal 14 luglio scorso e per tutta la durata del mandato politico. Un "atto dovuto", spiegano a Palazzo dei marescialli.
Le dimissioni le detterà la mia coscienza. "Purtroppo mi è stato impedito di continuare a svolgere questo mestiere e ne ho dovuto prendere atto. Detto questo, confermo che non rientrerò in magistratura e che mi dimetterò. Ma i tempi delle mie dimissioni non me li farò indicare o dettare da nessuno, se non dalla mia coscienza". Lo afferma l'europarlamentare dell'Idv Luigi de Magistris commentando "l'atto dovuto" compiuto dal Csm che lo ha messo in aspettativa a partire dal 14 luglio scorso e per tutta la durata del mandato politico. "Il mestiere di magistrato che ho svolto per quindici anni - si legge sulla sua pagina personale di Facebook - non è un abito che si dismette e si getta via. E' un sentire, una aspirazione, una vocazione che permane, una volta maturata, per tutta la vita. Mi sento magistrato dentro e sempre mi sentirò tale". "Tengo però a precisare - continua de Magistris - che sono in aspettativa senza retribuzioni e senza contributi e, visto che mi dimetterò, anche la progressione di anzianità non avrà valore". "Il presunto 'lodo' di cui potrei usufruire perché in aspettativa - precisa De Magistris - è una notizia infondata. I processi disciplinari a cui sono sottoposto non vengono azzerati dall' aspettativa, al contrario lo sarebbero dalle dimissioni".

Gli imprenditori calabresi scrivono a Loiero “Contro la crisi banche grandi assenti”

28 lug 09 "E le Banche stanno a guardare Nonostante gli sforzi di imprese ed istituzioni per individuare e mettere in campo azioni ed iniziative anticicliche e di sviluppo, le grandi assenti continuano a rimanere le Banche". E' quanto si afferma in una nota delle organizzazioni imprenditoriali calabresi Confindustria, Cna, Lega Coop, Confcooperative, Confcommercio, Confartigianato, Confesercenti, Confapi e Casartigiani che hanno scritto al presidente della Regione, Agazio Loiero, per sollecitare soluzioni al problema. "A nulla sembrano servire - riporta ancora la nota - i richiami forti, per ultimo quello del Governatore della Banca d'Italia Mario Draghi, al sistema bancario perché sostenga il sistema delle Piccole e medie imprese in una fase di difficile crisi come quella attuale: non c'é peggior sordo di chi non vuol sentire. Eppure in Calabria la Regione ed il tavolo dell'economia con tutte le sue Associazioni d'impresa, hanno condiviso e concertato una serie di interventi per il consolidamento e lo sviluppo del tessuto produttivo sui quali sono stati stanziati oltre 40 milioni di euro. Interventi, come la 949 e la 598, importanti per qualità di iniziativa e quantità di risorse che però, se non accompagnate da un ruolo attivo delle banche, rischiano di diventare inefficaci per carenza di finanziamento bancario". "Azioni - prosegue la nota - che agiscono sia sul versante del riequilibrio finanziario delle imprese, attraverso il consolidamento delle passività, che su quello degli investimenti attraverso l'introduzione di un contributo in conto capitale per le imprese che investono in un periodo di crisi come quello attuale. Una boccata d'ossigeno avevano pensato le imprese calabresi. In questi giorni però la doccia fredda. Infatti, con l' apertura dei bandi per i finanziamenti alle imprese siamo costretti a registrare numerosi 'niet' da parte delle banche per sostenere con i finanziamenti dovuti le imprese nei loro investimenti. Soprattutto le imprese di piccole dimensioni, quelle del commercio e dell'edilizia e, ancor più, per le operazioni di consolidamento delle passività: il vero asset anticiclico degli interventi predisposti dalla Regione". Per il tavolo dell'economia "politiche aziendali, remunerazione delle operazioni, rischiosità sono queste le principali motivazioni delle banche, per noi, invece, si tratta solo di totale disinteresse soprattutto da parte dei grandi gruppi bancari nazionali che, evidentemente, continuano a guardare alla Calabria come terra di conquista. Ed allora se a nulla valgono i richiami della stessa Banca d'Italia che, addirittura, paventa un rischio usura per la mancata erogazione del credito, è giunto il momento che siano le stesse imprese, attraverso le loro associazioni, a metter in campo tutte le iniziative utili a contrastare tale perversa politica delle banche in Calabria. Quante analisi, dati congiunturali ed indagini economiche servono ancora per capire quanta distanza ci sia tra chi, come le Banche, pensa solo ai guadagni e chi, come le imprese oltre al profitto pensa anche allo sviluppo del territorio?". "Anche la Regione su questo tema - riporta ancora la nota - dovrà finalmente intervenire. Per questo motivo abbiamo, unitariamente, scritto al Governatore Loiero perché come Istituzione possano essere adottate tutte quelle iniziative utili a far fronte comune nella risoluzione del problema. Basta anche protocolli e buone intenzioni con l'Abi e con tutto il sistema bancario: è giunto il momento di fare sul serio e di fare cose concrete ed utili allo sviluppo delle nostre imprese e della nostra regione. A partire dalla pubblicazione, a bando chiuso, delle banche che hanno sostenuto ed accompagnato le iniziative: perché tutti sappiano chi e come si lavora in Calabria"
Loiero “Siamo impegnati nelle politiche di credito”. "Siamo stati e siamo impegnati a mettere in atto quelle politiche del credito che aiutino le aziende calabresi grandi e piccole a uscire dalla crisi in atto. E ci preoccupa pertanto la denuncia delle organizzazioni imprenditoriali calabresi sulla mancanza di risposte da parte del sistema bancario". Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero "che - è scritto in una nota - ha lavorato per mesi con i rappresentanti degli imprenditori calabresi per mettere in azione misure anticicliche". "Vuol dire che se non sono bastati i fondi messi a disposizione, solo 40 milioni di euro per il consolidamento e lo sviluppo del tessuto produttivo - prosegue Loiero - e la 'moral suasion' con l'Abi cercheremo di percorrere altre vie per raggiungere i risultati perseguiti. Ne discuteremo presto al tavolo economico e, nel frattempo, cercheremo di rimuovere gli ostacoli segnalati che appaiono ingiustificabili".

Tassi bancari elevati nel catanzarese, De Masi promuove esposto a garante concorrenza

28 lug 09 A Catanzaro e provincia i tassi bancari applicati sono molto elevati e risultano essere pari al doppio di quelli di altre realtà territoriali. E' quanto denuncia l'associazione "Il Pungolo" che ha presentato un esposto con richiesta di apertura di indagini-istruttoria all'Autorità garante per la Concorrenza ed il Mercato. L'iniziativa, che ha il sostegno di Codacons e Cgil, è stata illustrata a Catanzaro alla presenza di Nino De Masi, l'imprenditore dalla denuncia del quale è scaturito un processo per presunta usura ai vertici di alcune delle principali banche nazionali che si sta celebrando davanti ai giudici della Corte d'appello di Reggio Calabria. "All'Authority - ha spiegato l'avv. Francesco Pitaro, presidente de 'Il Pungolo' - abbiamo chiesto di verificare se le istituzioni bancarie, nel catanzarese, osservano il principio e la regola della concorrenza nel mercato e se è vero che le medesime istituzioni bancarie applicano nel territorio nazionale tassi differenziati". "Il Sud e la Calabria - ha detto De Masi - stanno pagando adesso un prezzo salatissimo. E l'usura, in forza di questa situazione di disparità di trattamento, è un fatto che tocca ogni giorno una grande quantità di famiglie e di aziende". "Se Bankitalia facesse da arbitro - ha aggiunto De Masi - saremmo tutti più garantiti. Purtroppo negli anni Bankitalia si é distratta e ha agito da giocatore con tutto ciò che ne è conseguito". Per De Masi "la banca è il primo front office dove si decide il futuro delle aziende, per questo è necessario che ci sia uguale accesso al credito e uguale costo del denaro". L'imprenditore, che ha esibito grafici e tabelle, ha spiegato come nel corso degli ultimi anni siano "triplicati i costi per le commissioni per il massimo scoperto all'interno di un sistema pensato per creare ricchezza e plusvalore e garantire i banchieri a scapito dei risparmiatori e degli imprenditori". Rispondendo ad una domanda sulla vicenda giudiziaria che ha preso le mosse dalle sue denunce, De Masi ha detto "sono calabrese e ho la testa dura. Questa battaglia me la voglio giocare tutta perché sono convinto di avere ragione". Il segretario della Cgil di Catanzaro Lamezia Giuseppe Valentino ha motivato la scelta del sindacato di sostenere "una battaglia per la legalità e lo sviluppo del territorio" evidenziando la necessità che le "banche non si limitino a fare solo cassa e svolgano un'azione sociale". Francesco Di Lieto, vicepresidente nazionale Codacons ha rilevato che le province calabresi "scontano differenze sostanziali sul piano dei tassi non solo con le realtà del nord ma anche nel confronto con aree del sud d'Italia"

Intesa tra Confindustria CZ e Carime per sostegno alle imprese

28 lug 09 Un protocollo d'intesa sarà sottoscritto giovedì prossimo tra Confindustria Catanzaro e Banca Carime. "In un momento, quale quello attuale, in cui si sta affrontando una crisi economica e finanziaria di enorme portata, questo protocollo - hanno sostenuto Giuseppe Gatto, presidente di Confindustria e Marcello Calbiani, consigliere di amministrazione di Banca Carime e Presidente Abi per la Calabria - conferma la volontà di rafforzare una concreta sinergia, individuando strumenti e soluzioni capaci di soddisfare i bisogni finanziari delle imprese del territorio". Lo stesso giorno, nella sede della Confindustria catanzarese, é in programma anche la cerimonia di consegna del premio di laurea "Walter Abramo", giunto alla terza edizione. Il concorso, ha sostenuto Gatto, "si prefigge di ricordare la figura di Walter Abramo, amico e collega imprenditore legato alla sua terra, mai dimenticato, che ha cercato, con la sua onestà intellettuale e l'impegno profuso nel lavoro quotidiano, di assicurare contributi positivi e innovativi per la modernizzazione del territorio". "Questo evento - ha aggiunto Gatto - che ha consentito alla nostra associazione di conoscere brillanti tesi di laurea delle tre realtà universitarie calabresi, testimonia come Confindustria Catanzaro intenda perseguire, con determinazione, un efficace rapporto con il mondo delle università e quello dei Giovani, nella piena consapevolezza che ricerca ed innovazione rappresentano un patrimonio da valorizzare nel quadro di una proficua sinergia tra pubblico e privato. Ho già evidenziato in più occasioni, che Confindustria Catanzaro assicurerà un impegno straordinario per far crescere la cultura dell'innovazione nel sistema delle imprese, sostenendo tutte le iniziative avviate in tal senso ed incentivando una fase di ricerca e di progettualità in grado di avere ricadute positive sul tessuto produttivo locale"

Riprese le trattative tra Enel e comune di Rossano per la centrale elettrica

28 lug 09 La CISL cosentina – è scritto in una nota- esprime apprezzamento per la ripresa, nei giorni scorsi, del dialogo tra l’amministrazione comunale di Rossano guidata da Franco Filareto e i vertici dell’ENEL in merito al futuro della Centrale elettrica di Sant’Irene. “Il disgelo tra Comune e società segna un passo importante – dichiarano Paolo Tramonti e Antonio Arcidiacono – per l’avvio di una proficua definizione delle strategie di rilancio della centrale elettrica di Rossano”. L’avvio di questa fase distensiva rispecchia pienamente quanto da più tempo sostenuto dalla CISL circa la necessità di puntare sulla concertazione per la definizione di un percorso comune finalizzato a dare risposte concrete sull’impianto produttivo di Rossano. “Ciò che soddisfa maggiormente la CISL – proseguono i sindacalisti – è stata la determinazione da parte di Comune e ENEL in merito alla possibilità di aprire il tavolo della concertazione nel prossimo incontro che si terrà a settembre anche alle organizzazioni sindacali e alle associazioni di categoria”. In merito al futuro della centrale di Rossano la CISL ribadisce ancora una volta la volontà di evitare preclusioni e pregiudizi di alcun tipo su possibili soluzioni alternative per il riutilizzo del sito, purché vengano tenuti presenti gli aspetti sociali e occupazionali.
La CISL, in ogni caso, continuerà a battersi per lo sviluppo sostenibile, in cui le ragioni del mercato siano compatibili con il rispetto dei bisogni primari delle persone e dell'ambiente.
“Diversificazione delle fonti d'energia, risparmio energetico, sviluppo delle fonti rinnovabili, sforzo di ricerca e d'applicazione di nuove tecnologia, adozione di tariffe sociali per i meno abbienti – conclude Arcidiacono - sono le principali parole chiave dell'azione della CISL che si spera trovino piena applicazione nelle strategie di rilancio e di sviluppo della centrale elettrica di Sant’Irene a Rossano”.

Arresti e denunce dei CC a Scalea, S.Maria del Cedro, Diamante

28 lug 09 A Scalea, i carabinieri hanno arrestato A.F., di 42 anni, di nazionalità marocchina, per avere posto in vendita 788 cd-dvd contraffatti, senza marchio Siae, e M.S., di 27 anni, del Bangladesh, per inottemperanza all'ordine di espulsione emesso dal questore di Crotone il 03 giugno 2005. Sempre a Scalea i carabinieri hanno denunciato A.P., di 60 anni, nata a Santo Stefano D'Aspromonte (Reggio Calabria) e residente a Scalea, ritenuta responsabile di occupazione abusiva di un appartamento estivo; C.Z., di 42 anni, di Nicotera (Reggio Calabria), residente a Scalea, per violazione aggravata di sigilli ed occupazione abusiva di circa 912 metri quadrati di arenile demaniale, già sequestrato l'8 luglio scorso, dove esercitava il parcheggio abusivo per i clienti dei lidi; cinque giovani cittadini del Bangladesh per avere occupato abusivamente un appartamento a Scalea con l'aiuto di T.S. di 43 anni, di Maratea (Potenza), casalinga, denunciata anche per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
A Santa Maria del Cedro, i carabinieri hanno arrestato I.M.S., di 23 anni, romeno, per furto aggravato di motociclo e per resistenza e lesioni personali aggravate a pubblico ufficiale. Fermato a bordo di un ciclomotore rubato, il giovane ha colpito con calci e pugni uno dei militari procurandogli piccole escoriazioni alle mani.
A Diamante, i carabinieri hanno arrestato quattro cittadini del Bangladesh per inottemperanza al decreto di espulsione. Altri due cittadini della stessa nazionalità sono stati arrestati, con la stessa accusa, a Praia a Mare.
I carabinieri della Compagnia di Scalea hanno denunciato tre persone, due per guida in stato di ebbrezza da alcol ed una per guida sotto l'influenza di sostanze stupefacenti.

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