Notizie di Cronaca

Auto e case sequestrate alla cosca Giampà di Lamezia

25 lug 09 Ci sono immobili, auto e moto tra i beni, per un valore complessivo di 500 mila euro, che l'Ufficio misure di prevenzione della Questura di Catanzaro ed il Gruppo della Guardia di Finanza di Lamezia hanno sequestrato e confiscato nella città della Piana ad esponenti di spicco della criminalità organizzata. I beni erano nelle disponibilità di Antonio Salatino, di 43 anni, sorvegliato speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per tre anni, e di Vincenzo Tino Giampà, alias "Camacho", di 41 anni, attualmente detenuto nel carcere di Melfi e ritenuto dagli inquirenti organicamente inserito in posizione apicale nella cosca lametina Giampà, capeggiata da Francesco Giampà detto 'u professore. Sequestro e confisca, secondo quanto riferito stamani nel corso di una conferenza stampa, dal dirigente dell'Ufficio misure prevenzione della Polizia, Salvatore Barilaro, e dal comandante del gruppo della Guardia di Finanza di Lamezia Terme, tenente Colonnello Elia Pallaria, sono stati effettuati "per contrastare in modo incisivo l'accumulazione di ingenti capitali di provenienza illecita da parte di elementi della criminalità organizzata". In particolare, ad Antonio Salatino sono stati sequestrati e confiscati un appartamento, un fabbricato rurale, una moto ed un'auto che, sebbene intestati ad altre persone, secondo gli inquirenti erano nelle sue disponibilità. A Giampà, nei confronti del quale è stata anche disposta l'applicazione della misura della prevenzione speciale di Ps con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per tre anni, sono stati sequestrate e confiscate tre moto, due auto ed una villa abusiva con attigua corte adibita a giardino.

A Riace murales di mani colorate contro la mafia

25 lug 09 Tante mani colorate su uno sfondo bianco fanno da cornice ad un uomo piovra, nero, i cui tentacoli afferrano tutto fino ad andare anche oltre la cornice. E' questa l'immagine con cui a Riace (Reggio Calabria) si è voluto dire "basta alla 'ndrangheta''. Un messaggio chiaro lanciato dal cuore di una regione martoriata dalla 'ndrangheta, ma anche da una cittadina, Riace, che ha fatto dell'accoglienza un suo punto di forza. Due facce di una stessa medaglia che da secoli convivono e che, ora, vorrebbero dividersi. E' stato così che si è deciso di avviare un percorso che guardi al passato ma, nello stesso tempo, speri nel presente e nel futuro. Il senso de "I colori della memoria", la rassegna che da giorni sta attirando in questa cittadina artisti da tutta Italia per ricordare le vittime della criminalità organizzata, sta tutta racchiusa in quel murales che il sindaco di Riace, Domenico Lucano, ha definito "un arcobaleno di speranza". E lo slogan scelto a commento del murales, "Cuntru a 'ndrangheta ndi tingimu i mani'' (contro la 'ndrangheta ci tingiamo le mani), ha colpito nel segno. L'invito è stato raccolto da tanti, familiari di vittime e non, bambini ed adulti. Ognuno ha voluto dare un suo contributo, immergendo le mani in quelle ciotole piene di colori per poi lasciare l'impronta della propria mano sul murales, quasi come una firma, una promessa per non dimenticare. "Noi - ha detto Lucano - abbiamo voluto lanciare un messaggio chiaro che partisse da un comunità come la nostra ed é per questo che abbiamo anche approvato una delibera formale per il patrocinio di questa iniziativa. Si tratta di impegni importanti sul piano istituzionale perché servono per promuovere una cultura antimafia". Numerosi i murales che sono stati realizzati a Riace come quello dell'artista Nik Spatari che, posizionato accanto all'uomo piovra, rappresenta un volto rigato dalle lacrime che, da azzurre, lentamente, diventano rosse "come il colore del sangue". In tanti, poi, hanno voluto ricordare Francesco Fortugno, il presidente del Consiglio regionale ucciso a Reggio Calabria nel 2005; Rocco Gatto, il mugnaio di Roccella Jonica (Reggio Calabria) ucciso nel 1977; Peppino Impastato, ucciso nel 1978 a Cinisi (Palermo); Giuseppe Valarioti, ucciso nel 1980 a Nicotera (Vibo Valentia) ed altri ancora. Di tutti resterà memoria anche tra le strade di Riace, su quelle pareti affrescate "per non dimenticare"

Operazione Sissi,arrestato ricercato

25 lug 09 Franco Amelio, di 28 anni, ricercato nell'ambito dell'operazione "Sissì", è stato arrestato dalla Polizia a Catanzaro. Amelio, era ricercato dal 22 luglio scorso quando era riuscito a sottrarsi alla cattura nel corso dell'operazione di che aveva portato all'arresto di quattordici persone ritenute responsabili di un traffico di droga tra la Calabria e la Lombardia, gestito da zingari. Amelio, che è stato arrestato dagli agenti della Squadra mobile di Catanzaro, è stato sottoposto ai domiciliari.

Canadair in azione in Calabria, incendi a Sant'Andrea e Africo

25 lug 09 Sono diversi in queste ore, anche in Calabria, gli incendi di macchia mediterranea e bosco alimentati dalle elevate temperature e dal vento. Mezzi aerei, canadair e elicotteri, sono in azione soprattutto nel reggino a Montebello Jonico, dove c'é il rogo più esteso e stanno operando due aerei, Africo, Saline e a Sambatello di Reggio Calabria e nel catanzarese soprattutto a Sant'Andrea dello Jonio dove sono al lavoro gli elicotteri regionali. In provincia di Cosenza fiamme a Bocchigliero e Paludi. In azione a terra ci sono le squadre antincendio dell'Afor e gli agenti del Corpo forestale dello Stato.

Arrestato lo zio del ragazzo fertio a Crotone, fu fatto accidentale

25 lug 09 Un uomo, Antonio Comberiati, di 42 anni, è stato arrestato dagli agenti della squadra Mobile di Crotone per il ferimento del ragazzo di 14 anni avvenuto nel pomeriggio di ieri. Comberiati, che è lo zio del quattordicenne ed è il titolare dell'autolavaggio nei pressi del quale è avvenuto il ferimento, è stato rintracciato e arrestato nella notte con le accuse di porto illegale di una pistola e lesioni personali aggravate. Agli investigatori l'uomo ha riferito di aver ferito accidentalmente il nipote mentre stava maneggiando una pistola. L'uomo ha fatto ritrovare l'arma che aveva nascosto in un locale adiacente all'autolavaggio; si tratta di una pistola calibro 6,35 con la matricola parzialmente cancellata che secondo l'uomo apparterebbe ad una sua parente.

I Forestali si ritorvano in un sindacato nazionale. Primo incontro a Rende

25 lug 09 Si è svolto venerdì 24 Luglio 2009 dalle ore 10.00 alle ore 14.00, presso l’albergo Executive di Rende, il primo incontro del Sindacato Nazionale Forestale con gli iscritti e i simpatizzanti della Regione Calabria appartenenti al Corpo Forestale dello Stato. Tra i relatori hanno preso parte il Segretario Nazionale, Alberto Mastracchio, il fondatore e Membro della Giunta Nazionale, Andrea Laganà e il responsabile regionale della Regione Calabria, Demetrio Riso. Nell’incontro sono state esposte le linee guida del Sindacato Nazionale Forestale e tra le più importanti citiamo:
- il “portare le istanze del personale del CFS dalla periferia al centro, inteso come Ispettorato Generale”;
- il “riscoprire le antiche tradizioni di Forestali legate alla Cultura del bosco e alla Montagna senza tralasciare le attività legate alla Polizia Giudiziaria”;
- il rapporto con l’Amministrazione ed i suoi vertici visto come confronto leale e diretto, sempre nel rispetto dei ruoli, per il miglioramento delle condizioni lavorative di tutti gli appartenenti al Corpo tralasciando il “sindacalismo sterile di classe”.
Altresì sono state discusse problematiche connesse alla tipologia del servizio espletato nella regione Calabria con i relatori che hanno risposto alle domande degli oltre 30 forestali presenti. Il prossimo appuntamento con i vertici nazionali del Sindacato è previsto nel mese di Ottobre a Reggio Calabria.

Discarica abusiva sequestrata a Filandari

25 lug 09 Una discarica abusiva contenente anche rifiuti speciali e pericolosi è stata individuata e posta sotto sequestro dai carabinieri di Vibo Valentia a Filandari. Nell'area, della superficie di 1.500 metri quadri, sono stati trovati abbandonati materiale bituminoso, pneumatici d'auto e di mezzi pesanti di varie dimensioni, fusti contenenti olii esausti, numerosi pezzi di lamierati di veicoli, oggetti di varie dimensioni in ferro completamente arruginiti (reti metalliche, parti di arreddamento), materassi, divani, bidoni in plastica, carcasse di autoveicoli e motocicli arrugginiti, elettrodomestici in disuso (scaldabagni, lavatrice). Il materiale era in stato di totale abbandono nei pressi di un corso d'acqua denominato fosso Badia affluente del fosso Gallinaro.

A Riace murales contro la mafia, un "arcobalendo di speranza"

25 lug 09 E' 'un arcobaleno di speranza', come lo ha definito il sindaco di Riace, Domenico Lucano, il murales realizzato nel centro reggino nell'ambito della manifestazione "I colori della memoria". Il murales, su uno sfondo bianco, rappresenta un uomo-piovra i cui neri tentacoli afferrano tutto. Accanto ad esso una frase "cuntru a 'ndrangheta ndi tingimu i mani'' (contro la 'ndrangheta ci tingiamo le mani). Sulla parete bianca intorno all'uomo, poi, chiunque ha voluto ha potuto lasciare l'impronta della propria mano dopo averla immersa in ciotole piene di colori. "Noi - ha dichiarato Lucano - abbiamo voluto lanciare un messaggio chiaro che partisse da un comunità come la nostra ed é per questo che abbiamo anche approvato una delibera formale per il patrocinio di questa iniziativa. Si tratta di impegni importanti sul piano istituzionale perché servono per promuovere una cultura antimafia". Numerosi, comunque, i murales che in questi giorni sono stati realizzati a Riace come, ad esempio, quello dell'artista Nik Spatari che, posizionato accanto all'uomo piovra, rappresenta un volto rigato dalle lacrime che, da azzurre, lentamente, diventano rosse "come il colore del sangue"

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