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Notizie di Cronaca

 

Processo alle cosche Piromalli-Molè 15 rinvii a giudizio. Tra loro l’ex sindaco di Gioia. Prosciolti Martelli e Schiavone

14 lug 09 Il gup di Reggio Calabria, Tommasina Cotroneo, ha disposto il rinvio a giudizio dell'ex sindaco di Gioia Tauro, Giorgio Dal Torrione e di altre 14 persone tra le quali alcuni boss delle cosche Piromalli e Molé di Gioia Tauro, considerate tra le più potenti della 'ndrangheta. Il gup ha invece prosciolto l'ex vicesindaco di Gioia Tauro, Rosario Schiavone, e l'ex sindaco di Rosarno, Carlo Martelli, accusati di concorso esterno in associazione mafiosa. Tra i rinviati a giudizio figurano i fratelli Gioacchino e Giuseppe Piromalli, considerati i capi storici dell'omonima cosca; Antonio, Giuseppe e Natale Alvaro, ai vertici dell'omonima cosca di Sinopoli-Cosoleto, e Domenico e Mommo Molé, indicati dagli inquirenti come i capi dell'omonima cosca e 'secessionisti' dalla consorteria con i Piromalli, a cui sono legati da vincoli di parentela. L'arresto di Schiavone, Dal Torrione e Martelli era avvenuto nell'ambito dell'operazione "Cent'anni di storia", coordinata dalla Procura distrettuale di Reggio Calabria, che descriveva i contrasti sorti all'interno della ndrangheta di Gioia Tauro per il controllo dell'attività nel porto ed alcuni cruenti episodi di sangue avvenuti a Gioia Tauro a seguito dei contrasti tra i Piromalli ed i Molé. L'arresto di Martelli, difeso dall'avv. Nunzio Raimondi, fu annullato dalla Cassazione. Il processo è stato fissato per il prossimo 20 ottobre.
Soddisfazione per il proscioglimento dell'ex vicensindaco di Gioia Tauro, Rosario Schiavone, dall'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa viene espressa, in una nota, dai "Circoli del fare" della provincia di Reggio Calabria. "Certi fin dal primo istante dell'estraneità di Schiavone da ogni accusa - aggiungono I circoli del fare - teniamo a confermare l'affetto e la stima per l'amico e collega di partito che con grande umiltà e pacatezza ha dimostrato la sua innocenza. Chi ripagherà Rosario Schiavone, la sua famiglia, i suoi amici per tutto il fango di questi mesi? Vogliamo proprio vedere quante testate giornalistiche, quanti opinionisti e commentatori politici, quanti professionisti dell'antimafia si cospargeranno il capo di cenere, viste le pesanti posizioni prese"
''Il proscioglimento dalle accuse di concorso esterno in associazione mafiosa e di tentato abuso d'ufficio, è coerente con la figura di Carlo Martelli". Ad affermarlo, in una nota, E' il parlamentare del Movimento per l'autonomia (Mpa) Elio Belcastro. "Siamo stati - aggiunge - tra coloro che hanno sempre creduto nella infondatezza delle accuse mosse al professionista così come nelle capacità investigative della magistratura e delle forze dell'ordine nel fare piena luce ed escludere ogni coinvolgimento di Carlo Martelli". "Cogliamo con soddisfazione quindi - conclude Belcastro - la sentenza del giudice per l'udienza preliminare di Reggio Calabria. Finalmente è stata resa giustizia a un sindaco che ha avuto sempre a cuore il proprio paese e che ha operato con professionalità e indiscussa dedizione per il bene dei propri cittadini".

Sopralluogo sul campo dei calcetto teatro dell’agguato del 25 giugno

14 lug 09 Il perito balistico Paolo Romanini, nominato consulente dalla Dda di Catanzaro, lo stesso che ha lavorato per il caso dell'omicidio di Marta Russo, ha compiuto oggi un sopralluogo sul campo di calcetto di Crotone dove, il 25 giugno scorso, un uomo sparò contro un gruppo di persone che stavano giocando uccidendo Gabriele Marrazzo, di 35 anni, e ferendo altre otto persone, una delle quali, un undicenne, in maniera gravissima. Il perito, in particolare, ha preso in esame la traiettoria dei proiettili che quella sera furono sparati con un fucile. L'ipotesi, che l'esame che dovrà confermare o meno, è quella che il sicario abbia voluto colpire più persone, circostanza che potrebbe far scattare l'accusa di strage. Al sopralluogo hanno partecipato il pm della Dda di Catanzaro che coordina le indagini Sandro Dolce, il medico legale Massimo Rizzo e il maggiore dei carabinieri Luigi Di Santo, comandante del reparto operativo di Crotone.

Truffa all’Inps e usura, sette rinvii a giudizio

14 lug 09 Il gup di Catanzaro, su richiesta del pm distrettuale Gerardo Dominijanni, ha rinviato a giudizio sette persone accusate, a vario titolo, di estorsione, usura e truffa all'Inps. I sette, coinvolti nell'operazione "Cravatta spezzata" compiuta nel febbraio scorso dagli agenti della polizia di Stato e dai militari della Guardia di Finanza, sono Riccardo Garcea, di 50 anni, Mario Falcone (55), Santino Talarico (45), Giuseppe Conca (65), Claudio Bruscaglin (46), Giuseppe Altilia (44) e Rita Garcea (54). L'inchiesta era iniziata quattro anni fa attraverso alcune intercettazioni telefoniche compiute nell'ambito di un'altra indagine. Dalle conversazioni i finanzieri e gli agenti della Digos scoprirono un ingente giro di prestiti concessi a piccoli imprenditori e liberi professionisti. Ai prestiti venivano applicati tassi che, in alcuni casi, raggiungevano anche il venti per cento mensile.

Incendi a Rossano e Corigliano

14 lug 09 Un vasto incendio di bosco sta divampando da stamani nella zona di Piano Russo, a Rossano. Il rogo si è esteso per alcuni ettari distruggendo alberi di ulivo e querce. Un altro incendio, di minori dimensioni, sta bruciando da alcune ore sempre nella stessa zona. Sul posto sono intervenute due squadre dei vigili del fuoco di Rossano, che stanno lavorando per evitare che le fiamme si estendano ancora. Nella zona di Cozzo dei Giardini, a Corigliano Calabro, un altro rogo sta divampando da questa mattina e una squadra dei vigili sta lavorando con l'ausilio di autobotti.

La Provincia di Cosenza smentisce avallo a discarica a Scala Coeli

14 lug 09 "In relazione alle notizie apparse sulla stampa e attraverso internet, relativamente ad una megadiscarica pubblica dei rifiuti che dovrebbe sorgere sul territorio del Comune di Scala Coeli, l'Amministrazione provinciale di Cosenza, al fine di evitare strumentalizzazioni ed alimentare notizie false e prive di fondamento, informa la cittadinanza di non aver dato alcun avallo o parere positivo a tale discarica, non essendo stato trasmesso ai propri uffici competenti alcun progetto sul quale poter esprimere parere di merito". Lo rende noto la Provincia in un comunicato. "Al dirigente dell'Ato, ingegner Domenico Pallaria - prosegue la nota - è stato trasmesso soltanto il verbale di una riunione avvenuta tra il Commissario per l'emergenza ambientale ed il Comune di Scala Coeli, a cui la Provincia non ha partecipato e che lo stesso Pallaria ha siglato esclusivamente per presa visione. Detto verbale, però, non può in alcun caso essere considerato come un atto autorizzativo o di assenso alla discarica, non essendoci stata alcuna occasione o possibilità di valutare detto progetto nel merito". "Peraltro - conclude la nota della Provincia - da contatti assunti con l'Ufficio del Commissario, si è appreso che, a seguito della revoca del consenso da parte del Comune di Scala Coeli, è stato interrotto ogni provvedimento amministrativo relativo all'autorizzazione di detta discarica".

Brevi di cronaca da San Marco Argentano, Santa Caterina, Tarsia, Terranova

14 lug 09 I carabinieri della Compagnia di San Marco Argentano (Cosenza) hanno denunciato due uomini di Santa Caterina Albanese, I.A., di 50 anni, e O.P., di 20, per ricettazione in concorso. I due sono stati trovati in possesso di due orologi che erano stati rubati, insieme ad alcuni oggetti d'oro, ad una donna. I militari, inoltre, hanno accertato che i due avevano venduto altri oggetti in oro uguali a quelli descritti dalla vittima del furto ad una agenzia che acquista oro. Gli oggetti, custoditi dall'agenzia, sono stati sequestrati.
I carabinieri della Compagnia di San Marco Argentano, nel corso di un controllo alla circolazione stradale, hanno ritirato due patenti, sequestrato due automobili e denunciato due persone per guida in stato d'ebbrezza.
Un ventenne di Tarsia (Cosenza) è stato denunciato per guida senza patente e falso. Il giovane, fermato dai carabinieri per un normale controllo, ha mostrato ai militari la fotocopia di quella che ha asserito essere la sua patente di guida, ma si trattava di un falso.
I carabinieri di Terranova da Sibari hanno denunciato un ventisettenne di Bisignano per uso di atto falso e falsità commessa da privato. L'uomo, secondo l'accusa, viaggiava alla guida della sua Alfa 156 con un contrassegno assicurativo contraffatto.

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