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Banche: Calabria a rischio usura legalizzata

 

Castagna (Uil) "In Calabria rischio di usura legalizzata"

11 giu 09 "In Calabria c'é un rischio usura legalizzata". Lo sostiene, in una nota, il segretario generale della Uil della Calabria, Roberto Castagna, che rilancia la questione credito "definendola uno degli strumenti che strangolano la fragile economia di questa regione". "Se non si modifica seriamente - aggiunge - l'atteggiamento degli istituti Bancari si corre il rischio, in presenza di una crisi senza precedenti, di distruggere quel poco d'impresa che coraggiosamente ancora resiste e di non dare alcuna opportunità alle giovani leve imprenditoriali che premono in un contesto in cui il lavoro dipendente, specie quello pubblico, è diventato un miraggio". "E' impossibile - prosegue - continuare ad accettare la logica che il danaro al Sud costi diversi punti in più del Nord. E' inaccettabile una politica creditizia che miri solo alla raccolta del danaro, che comprima il credito alle piccole e medie aziende, che ponga vincoli assurdi al solo scopo di negare quel sostegno utile a far superare le difficoltà contingenti e quelle di prospettiva". "In Calabria - afferma Castagna - siamo in presenza di metodi e atteggiamenti che sono al limite, se non oltre, il confine della legalità. Di sicuro non sono il moltiplicarsi dei Confidi a dare una risposta forte alla domanda che c'é di un'apertura al credito che aiuti l'economia a riprendersi. Né la ricostituita Fincalabra, da sola, può far fronte ai bisogni dell'imprenditoria calabrese. Tuttavia, al momento, insieme all'accordo con la Bei fatto dal Governo regionale, sono gli unici strumenti che vengono offerti ad una platea fortemente vessata dalla politica creditizia sviluppata in tutti questi anni". "Se è vero - dichiara - come del resto risulta da denunce fatte da imprenditori, che in Calabria esisterebbe 'la presenza di un cartello bancario finalizzato all'arricchimento ai danni delle imprese e cittadini calabresi attraverso l'applicazione di interessi usurai e la distorsione del mercatò, c'é da convenire che la situazione rischia di essere drammatica e completamente fuori controllo. Del resto, la Calabria è una delle pochissime regioni in cui vi è la totale assenza dal mercato delle banche internazionali e, quindi, di un sistema competitivo e concorrenziale. Una sorta di 'zona franca' in cui si può fare quello che si vuole a totale danno dei cittadini e delle imprese". "E' necessario - prosegue Castagna - aprire un confronto serrato con i maggiori Istituti di credito presenti in regione al fine di stabilire un comportamento diverso e più corretto nei confronti delle imprese e dei cittadini. In tale direzione, l'intervento 'anticrisi' del ministro Tremonti offre una grande opportunità. Considero positiva la costituzione dei 'Comitati Sociali', istituiti presso le Prefetture, in quanto permetterà, per la prima volta nella storia del nostro paese, di utilizzare uno strumento di trasparenza che controlli e verifichi se il sostegno alle banche, da parte del governo, sia veramente finalizzato ad aiutare le imprese e non magari a produrre ulteriori arricchimenti non certamente leciti". "Per quanto ci riguarda - aggiunge - saremo vigili e rigorosi nell'esercitare il ruolo che ci viene riconosciuto, all'interno di questo importante comitato e faremo in modo che si avvii un processo virtuoso di sostegno all'economia calabrese. L'occasione potrebbe favorire l'apertura di un confronto più largo sulla questione del credito e la condivisione di percorsi nuovi in un settore che ha fortemente contribuito al mancato sviluppo della Calabria". "Su questa importante partita - conclude Castagna - la Uil calabrese intende costruire una forte ed intensa azione capace di contribuire a modificare una situazione che se dovesse permanere tale condannerebbe la Calabria ad una sconfitta economica e sociale irreversibile"

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