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Legge sui rifugiati, plauso dell'ONU alla Calabria
Legge sui rifugiati, plauso delle Nazioni Unite alla Regione Calabria “esempio da seguire” 19 giu 09 La legge sull'accoglienza approvata dalla Regione Calabria è un esempio da seguire. Ne è convinto il rappresentante dell'Unhcr in Italia Laurens Jolles intervenuto oggi a Roma alla conferenza dell' Alto Commissariato delle Nazioni Unite in occasione della giornata mondiale del Rifugiato. Una legge quella della Calabria, ha argomentato Jolles, che "coniuga l'accoglienza dei rifugiati con lo sviluppo delle comunità locali, puntando sui rifugiati come risorsa per il territorio anziché costo sociale da sostenere. Una legge che si basa su un'esperienza concreta, quella di alcuni Comuni della Locride, che hanno aperto le porte ai rifugiati. Lo stesso sindaco del Comune di Riace, Domenico Lucano, ha più volte evidenziato che se alcune classi a Riace non sono state eliminate lo si deve ai piccoli rifugiati". Insomma per l'Unhcr gli obiettivi della Legge regionale calabrese, "dovrebbero essere perseguiti anche con una legge nazionale per l'accoglienza e l'integrazione dei richiedenti asilo e dei rifugiati attraverso meccanismi di coordinamento e finanziamento che coinvolgono vari ambiti territoriali, incluse le regioni. Una legge che contribuisca anche ad incidere nel tessuto sociale, economico e culturale del paese, quale strumento primario di prevenzione dell'intolleranza e della xenofobia". Loiero “Sempre creduto ad opportunità”. "Abbiamo sempre creduto in questa politica che mira a trasformare la presenza degli immigrati e dei rifugiati in un'opportunità per il territorio, quella della crescita economica e del ripopolamento dei centri storici abbandonati. Lo spopolamento dei nostri paesi è un dramma, perché è perdita di identità e memoria". A sostenerlo è stato il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero in merito alla legge regionale sull'accoglienza e l'integrazione dei rifugiati politici definita un modello da seguire in tutt'Italia e riferimento per una legge nazionale dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, l'Unhcr, nel corso della manifestazione di oggi a Roma. Loiero, è scritto in una nota dell'Ufficio stampa della Giunta regionale, si è soffermato sull'esperienza di integrazione portata avanti nella Locride, e in particolare nei tre comuni di Riace, Caulonia e Stigliano. "Con la legge regionale - ha detto - abbiamo dato incentivi a quei progetti che includono i rifugiati. La Calabria è fatta per il 90% di montagne e colline, un territorio dunque che tende allo spopolamento. Con questa legge ristrutturiamo i borghi, diamo incentivi all'edilizia popolare, utilizzando i fondi europei". Una politica di accoglienza, dunque, che vede nell'immigrato una risorsa, non un costo sociale da mantenere, e soprattutto una persona da inserire nella società attraverso il lavoro. "Questo modello calabrese di legge che coniuga lo sviluppo delle comunità locali con l'integrazione dei rifugiati - ha detto Laura Boldrini, portavoce dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati - è assolutamente da imitare, riprodurre e portare come esempio". Loiero è tornato sull'esperienza dei comuni calabresi. "Voglio precisare - ha sostenuto - che si tratta di una legge regionale votata anche dal centrodestra, all'unanimità, e quindi in essa non c'é niente di ideologico. Pensiamo che tra i primi comuni che hanno deciso di attuarla c'é Stigliano, amministrato dal centrodestra". Il presidente della Regione è tornato poi sull'opportunità di simili politiche sull'immigrazione. "Gli indicatori demografici ci dicono che tra 25 anni il 30% della popolazione sarà 'meticcia'. Noi siamo per l'integrazione, guardiamo al futuro e pensiamo alle generazioni che verranno". Loiero ha voluto poi concludere sottolineando come l'immigrazione si possa intendere e vivere in tanti modi diversi. "Il tema della sicurezza da alcune politiche viene strumentalizzato, e si instilla nella popolazione la paura dell'altro". E la Calabria? "Da noi - ha sostenuto - c'é meno paura dell'altro. I figli dei rifugiati accolti nei nostri paesi parlano perfettamente il calabrese. I flussi migratori vanno governati non incutendo paura ma con la sapienza delle proprie leggi". Minniti “Bisogna tutelarli”. "Giusto e del tutto condivisibile il richiamo del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel messaggio indirizzato oggi agli organizzatori della Giornata Mondiale del Rifugiato, per l'attuazione di una politica di cooperazione a favore della tutela dei richiedenti di asilo e dei rifugiati", afferma Marco Minniti, responsabile Sicurezza del Partito Democratico. "Una cooperazione ed un impegno - aggiunge - che devono tuttavia intervenire sempre nel rispetto del diritto internazionale coniugando sicurezza, giustizia e solidarietà. Sono facce della stessa medaglia, l'una non può prescindere dalle altre"
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