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Processo morte Federica Monteleone

 

Processo morte Federica, quella sala operatoria non andava utilizzata

04 giu 09 Non doveva essere utilizzata la sala operatoria dell'ospedale di Vibo Valentia nella quale fu sottoposta ad intervento chirurgico Federica Monteleone, la ragazza di sedici anni morta nel gennaio del 2007 a seguito di una appendicectomia. E' quanto emerso nel corso del processo per la morte della ragazza nel quale sono imputate nove persone accusate a vario titolo di omicidio colposo, falso e istigazione alla corruzione. Durante l'udienza di stamani sono stati sentiti quattro medici in servizio nell'ospedale 'Jazzolino' di Vibo Valentia. Si tratta di Michele Soriano, Cesare Pasqua, Liberata Purita e Francesco Miceli. Il responsabile dell'Unità operativa del lavoro, Cesare Pasqua, ha riferito di aver detto all'allora direttore generale dell'azienda sanitaria ed imputato nel processo, Francesco Talarico, che non poteva dare parere favorevole all'apertura della sala operatoria provvisoria dove fu operata la ragazza perché era a conoscenza che i locali non erano idonei in quanto la sala gessi non poteva divenire operatoria. Il dirigente di chirurgia generale, Francesco Miceli, ha riferito ai giudici che nella sala operatoria provvisoria non erano terminati i lavori e per questo motivo lui aveva dato parere negativo all'utilizzo. Successivamente Miceli fu sospeso come direttore di dipartimento, il provvedimento fu revocato successivamente. Il processo è stato aggiornato al primo luglio.

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