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Saccheggio dei fondi per il sud

 

Loiero denuncia “Saccheggio dei fondi per il sud", i governatori meridionali si ritrovano”

23 giiu 09 "Qualche mese fa ci siamo incontrati Lombardo, Bassolino ed io e siamo arrivati alla conclusione che in queste condizioni il Mezzogiorno non può più stare". Così il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, in un'intervista ad un quotidiano in merito all'ipotesi di un movimento dei governatori del Sud. Un movimento di cui, come dichiara Loiero, "s'é parlato in maniera del tutto informale. Ogni giorno c'é un saccheggio di fondi destinati al sud. Abbiamo quindi valutato di riprendere un discorso il giorno dopo le elezioni perché il nostro incontro non apparisse come un'operazione meramente elettorale. Ora si riprende e ne riparleremo di qui a poco". "Penso che le regioni meridionali - ha detto Loiero commentando l'apertura ad un'ipotesi di dialogo fatta dal governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo - abbiano tutte gli stessi problemi e per gli stessi motivi e, pertanto, che sia normale e doveroso discuterne tutti assieme. Va letto in quest'ottica un dialogo tra il presidente di una regione di centrodestra e quello di un presidente di centrosinistra. Per questo giudico molto positivamente qualsiasi passo che vada in tale direzione". Sull'ipotesi, poi, di creare un movimento per la difesa degli interessi del sud, Loiero è stato altrettanto chiaro. "So che Vendola - ha detto - è molto interessato a un progetto di difesa del Sud. Ma anche altri presidenti lo sono. Ho sentito Vito De Filippo, presidente della Basilicata, e anche lui avverte forte l'esclusione del Mezzogiorno dall'agenda di governo. Non dico che nel sud ci siano solo virtù civili e non sprechi, incrostazioni, collusioni. Ma nel nord ci sono formazioni politiche che hanno fatto una campagna elettorale tutta tesa a dimostrare che il sud non abbia più diritto alle risorse perché parassitario e malavitoso. E' una cosa che non possiamo accettare". Questo all'ipotesi di un partito meridionalista che vada oltre gli schieramenti attuali, il presidente Loiero ha invitato a "non correre troppo. Tutti i presidenti citati nei partiti di appartenenza - ha affermato - sono usciti bene nel confronto elettorale. Hanno dimostrato una propria forza importante che dobbiamo far valere all'interno dei nostri partiti. E se ci accorgiamo che le iniziative dei partiti guardano solo verso il Nord, perché ormai la questione in Italia si è completamente capovolta, è diventata 'settentrionale', allora è chiaro che bisogna guardare oltre i partiti". Nonostante ciò, Loiero, non sa "se esista davvero il rischio un leghismo rovesciato. Registriamo, intanto - ha dichiarato nell'intervista - che al nord il leghismo sta rendendo moltissimo, perché la Lega la fa da padrone. Lo chiedo a Viespoli che è una persona, e voglio sottolinearlo, di qualità: quanto incide la sua forza, dico sua per dire di Berlusconi o di Fini, in un'azione di governo che non piace alla Lega? Zero". Secondo il presidente della Regione Calabria, infine, per superare la sfiducia dei cittadini meridionali alla politica ci sarebbe bisogno di "un'azione forte proprio nella direzione di cui si diceva. Se le regioni si mettono insieme, con questi presidenti, che rischiano in operazione di questo tipo, rendono più forte e più vivo il dibattito sul Mezzogiorno. Perché non c'é dubbio che è quel senso di abbandono e di rassegnazione a spingere la gente a non andare a votare. E una democrazia non può permettersi questi lussi

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