Fondi regionali per le PMI

Dalla Regione un fondo di rotazione per sollevare le PMI dalla crisi

18 giu 09 Un fondo di rotazione per la ricapitalizzazione e la strutturazione finanziaria delle Piccole e medie imprese. Questo, lo strumento approvato oggi dalla Giunta regionale per aiutate le Pmi, presentato nel corso di una conferenza stampa dal presidente della Regione, Agazio Loiero, e dagli assessori regionali Mario Maiolo e Francesco Sulla. Un Fondo, questo, come è stato spiegato nel corso dei vari interventi, il cui scopo è quello di "favorire nuovi investimenti, ammodernamenti e sviluppo delle strutture aziendali dei settori commerciali, industriali, di servizio ed artigianali da alimentare". In tutto questo, poi, un ruolo fondamentale viene rivestito dall'accensione di una linea di finanziamento, per un importo pari a 50 milioni di euro, nell'ambito di un contratto quadro di prestito con la Banca europea degli investimenti (Bei) "al fine di potenziare - è stato detto - ed agevolare il sistema di accesso al credito delle Pmi ed incoraggiare le banche a sviluppare la loro capacità di credito". Fondo che, oltre che dalla Bei, sarà alimentato anche dai fondi regionali del Por Calabria 2007/2013 e da risorse di Bilancio. "Questa Giunta - ha detto Loiero - arriva oggi ad uno sbocco per quanto riguarda il lavoro compiuto in questi quattro anni durante i quali abbiamo insistito molto, seppure con enormi difficoltà, per dare un po' di respiro a questa economia che, ancor prima della crisi, aveva già problemi grossi". Per il presidente della Giunta regionale, poi, "se si può dare spazio alle Pmi si può immaginare un lavoro produttivo più stabile". Il fondo di rotazione, comprende quattro sezioni: il "credito agevolato" che permetterà di poter cofinanziare progetti che siano sostenibili sotto il profilo economico, tecnico ed ambientale; il "capitale di rischio" con cui vengono destinate risorse alla partecipazione ad uno o più fondi di venture-capital, esistenti o di nuova costituzione; la "finanza strutturata", finalizzata ad azioni per la ristrutturazione finanziaria delle passività di impresa; la "garanzia" per agevolare l'accesso al credito delle Pmi calabresi che attuino investimenti promossi nell'ambito del territorio regionale in coerenza con la programmazione del Por Calabria Fesr 2007/2013. Le ultime tre sezioni ("capitale di rischio", "finanza strutturata", "garanzia"), secondo quanto riferito nel corso dell'incontro con i giornalisti, "potranno essere gestite mediante apposita convenzione di servizio con società di intermediazione finanziaria in house della Regione, consentendo, in tal modo, di limitare la spesa ai soli costi di gestione, non potendo tali società avere fini di lucro". Maiolo ha evidenziato che "la Bei ha ritenuto 'bancabile' il nostro programma ed è la prima volta che avviene per la Regione Calabria. E' importante perché questa decisione è arrivata proprio nella fase in cui l'Europa blocca i finanziamenti in quanto ritiene la Calabria poco credibile a causa delle gestioni passate". Un tema, questo della "credibilita" della Calabria in Europa, ripreso anche dal presidente della Giunta regionale che ha fatto notare che "era importante ripristinare un terreno di fiducia nei confronti di questa Regione in Europa. Il primo contatto con la Bei, dopo 15 giorni dal mio insediamento, lo ebbi grazie al presidente Prodi e, a quei tempi, non era facile". Sulla, dal canto suo, ha evidenziato che "i provvedimenti presentati stamani, la cui entità, come ha detto D'Alema a Crotone, non ha eguali in altre parti, devono essere visti come un insieme con i provvedimenti approvati nei giorni scorsi e relativi alla legge 598, che riguarda tutti i settori produttivi rispondendo alle esigenze delle Pmi che si costituiscono in cooperative, ed alla legge 849, riguardante le agevolazioni di artigianato e microimprese che noi abbiamo riutilizzato, sbloccando il pregresso che c'era". Provvedimenti che, quindi, rientrano in quello che Sulla ha definito "il pacchetto che stiamo mettendo in piedi per fronteggiare la crisi", non dimenticando che è necessario guardare anche "alla sicurezza sui posti di lavoro. Ora per le imprese è il momento per investire in questo settore". Loiero, alla domanda dei giornalisti su quanto, poi, nel meccanismo del fondo possa influire la "lentezza della burocrazia regionale", è stato chiaro: "Quello della burocrazia è un problema grave. In questa Regione il personale, tra cui ci sono qualità che pagano per chi non ha qualità, è stato 'racimolato', con tutto il rispetto per chi opera in questi Enti, dai Comuni e dalle Province senza una selezione. La prima a fare un concorso è stata questa Giunta perché la qualità può montare solo se c'é una selezione".

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