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A rischio le filiali Carime in Calabria
Allarme della CGIL “A rischio le filiali Carime in Calabria” 03 mag 09 La Cgil Calabria esprime "seria preoccupazione e forte disapprovazione per la decisione presa dal Gruppo Ubi Banca, che potrebbe portare alla chiusura di venticinque filiali di banca Carime, la maggior parte delle quali in Calabria". Il gruppo bancario, spiega la Cgil in una nota firmata dal segretario regionale Massimo Covello, "ha presentato un affinamento del suo piano industriale, in contrasto con gli impegni assunti relativamente al rafforzamento del ruolo che l'ex Carical svolge nei nostri territori". Una scelta, aggiunge Covello, che "risulta ancor più incoerente alla luce del risultato brillante che Carime ha conseguito in chiusura di bilancio per l'anno 2008. Una banca che consegue risultati così brillanti, fra i migliori del gruppo, vede mortificato il suo ruolo da una decisione assolutamente incomprensibile, se non alla luce di una volontà di agire in una logica esclusivamente penalizzante e non rispettosa di una strategia a sostegno del tessuto economico della Calabria". La Cgil chiede quindi a Ubi Banca di "assumere consapevolmente il ruolo di supporto creditizio necessario alle esigenze del tessuto socio-economico della Calabria" M. Oliverio “Decisione che contrasta con impegni assunti”. Il presidente della Provincia di Cosenza, Gerardo Mario Oliverio, ha espresso "grande preoccupazione per la decisione assunta dal Gruppo Ubi Banca di chiudere 25 filiali di Banca Carime, molte delle quali in Calabria". "Quella del Gruppo Ubi Banca - ha affermato Oliverio - è una decisione che contrasta nettamente con gli impegni assunti relativamente al rafforzamento del ruolo che l'ex Carical svolge sul nostro territorio e con i risultati assolutamente brillanti, tra i migliori del Gruppo, conseguiti da Carime nel corso del 2008". "Nei prossimi giorni - ha aggiunto ancora Oliverio - ci faremo promotori, di concerto con le organizzazioni sindacali, di una serie di iniziative e incontri mirati a far recedere il Gruppo Ubi Banca da una decisione che appare incomprensibile ed assurda, che mortifica i lavoratori e penalizza oltremodo il tessuto economico della Calabria e della provincia di Cosenza". "Riteniamo - ha concluso il presidente della Provincia di Cosenza - che una grande banca, che svolge un ruolo centrale nel territorio calabrese e cosentino, debba considerare con maggiore disponibilità le realtà locali che sollecitano la permanenza degli sportelli che storicamente sono stati presenti sui territori".
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del 28/01/2004
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