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Notizie di Cronaca

 

Contatti tra i boss per il Ponte sullo stretto

27 giu 09 "Tra Cosa Nostra e i calabresi, ci sono già stati contatti in vista dell'ipotesi della costruzione del Ponte sullo Stretto". A rivelarlo a Radio 24 è Giusy Vitale, prima donna capo del mandamento mafioso di Partinico e ora collaboratrice di giustizia, dopo essere passata anche attraverso il carcere duro. "I miei fratelli (Vito e Leonardo, in carcere ndr) - aggiunge la Vitale a Radio 24 - avevano già accordi con la 'ndrangheta per armi e droga''. Intervistata per la rubrica "Storiacce" in onda domani alle 19.30, Vitale parla dei suoi passati contatti con Matteo Messina Denaro, il super boss di Castelvetrano ancora latitante, dei nuovi equilibri ai vertici della Cupola dopo gli arresti eccellenti e dei dissidi tra l'ala di Totò Riina e quella di Provenzano. "Denaro può rimanere solo nel suo lato di Sicilia, non gestirla tutta", dice la collaboratrice di giustizia, citando Mimmo Racuglia come altro influente boss di Cosa Nostra. Nell'intervista, Vitale parla della divisione degli appalti, del riciclaggio del denaro da parte del suo clan e anche degli "affari sui rifiuti", oggetto di indagine.

Due affiliati alle ndrine arrestati a Bologna

27 giu 09 Uno abitava a Granarolo nell'Emilia (Bologna) con il figlio e la moglie, l'altro in via Saffi a ridosso del centro di Bologna. In comune, anche se probabilmente non si conoscevano, i due calabresi di 53 anni, con un passato come affiliati a clan della 'ndrangheta e trafficanti internazionali di droga, stavano scontando in Emilia la semi-libertà. Sono Carmelo Bellocco, uno dei vertici dell'omonima famiglia mafiosa attiva fra Rosarno e Gioia Tauro (Reggio Calabria) e Vincenzo Barbieri di Limbadi (Catanzaro). Entrambi arrestati ieri dalla squadra Mobile di Bologna. Con un lungo elenco di precedenti per omicidio doloso, estorsione, associazione di stampo mafioso finalizzata al traffico di droga e detenuto dal 2004 fino al 2010 per associazione mafiosa, la primavera scorsa Bellocco era stato trasferito dal carcere di Pisa alla Dozza di Bologna. Qui a ottobre aveva ottenuto l'affidamento in prova ai servizi sociali. In sostanza lavorava come facchino per una ditta di ortofrutta gestita da suoi compaesani a Bologna. Tramite l'azienda, aveva trovato un piccolo appartamento in affitto a Granarolo, trasferendovi moglie e figlio di 18 anni. Nascosto all'interno dei mobili della cucina, c'erano un revolver calibro 38 special con cinque cartucce e altre pronte all'uso. Per questo, coordinati dalla pm Elisabetta Melotti, gli agenti hanno contestato a padre e figlio (quest'ultimo incensurato) l'accusa di detenzione di arma clandestina. Nelle stesse ore è scattata la perquisizione in casa Barbieri. L'uomo, che ha precedenti per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga e coinvolto in indagini sulla cosca Mancuso di Vibo Valentia, da un mesetto era in affitto in un attico al settimo piano dove era in regime di sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. A far scattare l'arresto, per trasferimento frudolento di valori, sono state le mazzette di denaro nascoste in casa (per un valore complessivo di circa 120 mila euro) e una Maserati Gran turismo 4.7 che aveva in garage con chiavi e documenti. Segni di una vita agiata che, insieme alla frequentazione di hotel di lusso, era impensabile per un uomo senza lavoro o altre entrate ufficiali. Eppure nel palazzo la sua presenza era assolutamente discreta e poco appariscente. I vicini, raccontano, l'avevano incrociato a volte in ascensore ma solo per il classico 'Buongiorno e buonasera', e in genere non si sentiva molto in casa. Unica traccia, un cartello lasciato qualche settimana fa in ascensore: qualcuno gli aveva danneggiato il fanalino dell'auto (un'utilitaria) e così Barbieri chiedeva di farsi vivo per i danni.

Sindaco Corigliano dispone bonifica amianto

27 giu 09 Il sindaco di Corigliano Calabro, Pasqualina Straface, ha disposto un'operazione di bonifica dell'amianto e di pulizia delle spiagge nel borgo marinaro di Schiavonea. L'operazione ha interessato il porto e la frazione di Fabrizio ed è stata eseguita dai dipendenti della società Sibaritide. "L'operazione di rimozione dell'amianto dal Porto di Schiavonea alla località Fabrizio - ha sostenuto il sindaco Straface - si è resa necessaria poiché l'ente pubblico non può consentire l'esistenza di discariche abusive di rifiuti nocivi sul territorio comunale. Qualsiasi forma di illegalità che verrà perpetrata sul territorio troverà una decisa contrapposizione da parte dell'Amministrazione comunale che intende operare per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini". L'opera di risanamento ambientale proseguirà anche nei prossimi giorni.

Dieci misure dell’ASI per il rilanciare il consorzio sviluppo industriale

27 giu 09 Dieci misure per rilanciare il Consorzio per lo sviluppo industriale della provincia di Cosenza: sono i dieci obiettivi strategici che i nuovi vertici dell'Asi hanno indicato come elementi prioritari nel programma pluriennale di attività 2009-2014. I dieci punti vanno dalle infrastrutture alla sicurezza; dalla valorizzazione del patrimonio immobiliare e del patrimonio immateriale, alle fonti energetiche rinnovabili; dallo sviluppo dei servizi, alla sinergia con gli enti e le istituzioni locali ed i ministeri. Nato 40 anni fa, il Consorzio si appresta a ridisegnare il suo ruolo e le sue competenze. L'Asi di Cosenza è un organismo misto, pubblico-privato. I soci sono le imprese, i Comuni, gli istituti di credito, la Provincia e la Regione. Conta nove agglomerati industriali dislocati in altrettante aree della provincia. In questi agglomerati operano 270 aziende: 50 industrie sono attualmente in via di realizzazione ed altre 100 sono in attesa di avere il via libera per insediarsi. "La nostra mission - ha detto il presidente dell'Asi di Cosenza, Diego Tommasi - è quella di fornire servizi quanto più possibile all'avanguardia ed in grado di consentire alle nostre aziende di affrontare le sfide che le attendono sui mercati. Per questo creeremo una struttura interna che sostenga i progetti e le attività di settore". "Particolare interesse - ha aggiunto il presidente dell'Asi - ha per noi l'accesso ai fondi del Por Sicurezza che consentirà di istallare nei nostri agglomerati industriali impianti di videosorveglianza per garantire il lavoro delle aziende. Con l'Arpacal abbiamo sottoscritto un accordo per la sicurezza ambientale, con la Sorical per le acque, con l'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza per la salute". "Nei prossimi cinque anni - ha concluso Tommasi - lavoreremo per dare un'alta qualità alle nostre aziende e alle comunità locali, anche sul fronte della tutela ambientale"

La Caritas di Lamezia seleziona quattro volontari per il servizio civile

27 giu 09 La Caritas diocesana di Lamezia Terme, in una nota, annuncia che seleziona quattro persone, ragazzi e ragazze dai 18 ai 28 anni, per il progetto di servizio civile volontario denominato Mediazione culturale, da svolgere presso il Centro di ascolto caritas, servizio Agenzia di mediazione culturale. "Attraverso il centro di ascolto - è detto nel comunicato - la Caritas promuove azioni di supporto alle persone svantaggiate, italiane e straniere, dialogando e costruendo con esse risposte concrete e personalizzate ai problemi di lavoro, abitazione, ricongiungimento familiare, salute, tutela dei diritti, assistenza sociale e altre situazioni di fragilità". "Mediante le iniziative del servizio civile volontario (Scv) - prosegue la nota - si offrirà ai giovani la possibilità di realizzare un'esperienza in cui poter praticare e apprendere valori, mettere alla prova le proprie capacità scoprendone delle nuove, aiutare l'altro in condizione di fragilità divenendo partecipanti attivi in azioni di sostegno e cambiamento e donando un segno concreto di solidarietà". "Il percorso di reclutamento e selezione - conclude il comunicato - terminerà il 27 luglio 2009 ed informazioni si possono trovare sul sito www.caritasitaliana.it. Durante questo periodo, i giovani interessati ad aderire al progetto di Scv potranno rivolgersi alla Caritas diocesana per essere informati e accompagnati in un percorso di tirocinio osservativo necessario per giungere ad una scelta consapevole"

Sorical “Ultimati i lavori sull’Abatemarco a Cervicati”

27 giu 09 Sono quasi completati i lavori del tratto di Cervicati dell'Abatemarco che "consentiranno di poter utilizzare un bacino di acqua maggiore da erogare per i comuni di Cosenza e Rende". Lo rende noto la Sorical in un comunicato. L'ultimazione dei lavori è prevista nel giro di qualche settimana. L'importo impegnato è stato di 240 mila euro. "Si tratta - prosegue la nota - di un ulteriore intervento realizzato sulla condotta dell'acquedotto principale che è stato interessato dalla messa in sicurezza del tratto San Donato di Ninea-San Sosti". "Un impegno di circa 3,5 milioni di euro - ha sostenuto il presidente di Sorical, Geppino Camo - che servirà a prevenire le conseguenze franose su un'area che ha una connotazione geologica fragile. Gli interventi che stiamo effettuando sull'Abatemarco non sono certo gli unici tra quelli programmati e dimostrano l'efficienza della macchina tecnica e amministrativa". "L'amministratore delegato Maurizio Del Re - ha aggiunto Camo - si è prodigato per effettuare interventi non solo di manutenzione straordinaria, ma innesti di irrobustimento del tratto acquedottistico". Camo ha voluto ringraziare "l'assessore Incarnato che, anche a nome della Giunta Regionale, ci segue con attenzione e serietà, in un dialogo proficuo che porterà sempre maggiori benefici alla popolazione calabrese"

Cercavano reperti archeologici con metal detector, due denunce a Spezzano

27 giu 09 Due giovani di Castrovillari sono stati denunciati in stato di libertà per furto aggravato in concorso di materiale archeologico, violazione delle norme in materia di ricerche archeologiche e sottrazione di beni culturali appartenenti allo Stato. I carabinieri hanno sorpreso i due giovani in località Torre Mordillo, una zona archeologica di Spezzano Albanese, con un metal detector, una zappetta per recuperare i reperti, una pinza e 18 pezzi di valore archeologico di varie forme, in argilla e metallo. I carabinieri, dopo aver informato il Nucleo tutela patrimonio culturale di Cosenza, hanno sequestrato i reperti e denunciato i due alla Procura della Repubblica di Castrovillari.

Percepiscono pensione di deceduta da tre anni, due denunce a Lamezia

27 giu 09 Avrebbero percepito la pensione di una donna deceduta da tre anni, ma sono stati scoperti e denunciati per truffa all'Inps dalla Guardia di finanza. Protagonisti della vicenda U.M. e C.C., marito e moglie, di Lamezia Terme, che avrebbero intascato indebitamente circa 25 mila euro. A scoprire la truffa i militari del Nucleo mobile della Guardia di Finanza di Lamezia Terme, al comando del tenente colonnello Elia Pallaria, che hanno denunciato in stato di libertà i coniugi per i quali il pm della Procura di Lamezia, Paolo Petrolo, ha chiesto il sequestro dei beni della coppia. Richiesta accolta dal Gip, che ha disposto il sequestro di due auto e di un motociclo.

A Lamezia mostra di pittura delle donne del campo Rom

27 giu 09 E' stata inaugurata a Lamezia Terme "Viaggio nella pittura del popolo zingaro", una mostra organizzata nell'ambito del progetto "campo pulito" dall'associazione "Donne e futuro". L'esposizione, patrocinata dal Comune di Lamezia Terme e dalla Lamezia Multiservizi, giunge a conclusione di un percorso di formazione che l'associazione presieduta da Karin Maria Faistnaure Catanese, insieme alla scuola statale secondaria di primo grado Francesco Fiorentino, ha avviato per l'integrazione delle donne rom del campo di Scordovillo. L'iniziativa, ospitata nei locali del centro territoriale permanente della "Fiorentino" nel quartiere Sambiase, si concluderà il prossimo 30 giugno

Anaste “A rischio residenze anziani e disabili”

27 giu 09 "Le Residenze sanitarie assistenziali per anziani e disabili (Rsa) che operano sul territorio regionale sono al collasso". Così, in una nota, il presidente regionale dell'Associazione nazionale strutture terza età (Anaste), Michele Garo. "La direzione strategica del Dipartimento 10 della Regione, settore politiche sociali - aggiunge - e l'assessore regionale al lavoro diano applicazione alle norme varate dal Consiglio Regionale". "Le Rsa della Calabria convenzionate con il sistema sanitario regionale - prosegue - versano in un tragico dissesto finanziario a causa dall'assurdo e inspiegabile comportamento da parte del Dipartimento 10 della Regione Calabria settore politiche sociali, incaricato della gestione del Fondo sociale regionale e puntualmente inadempiente da quasi due anni nel pagamento della quota retta cui per legge è tenuto". "La Legge regionale del 5 ottobre 2007, n. 22 - afferma Garo - nell'introdurre nuove disposizioni in materia di ripartizione della spesa relativa a prestazioni di Rsa ha stabilito che a decorrere dalla data di pubblicazione della norma, e cioé dal 13 ottobre 2007, il 70% della quota retta da corrispondere per il pagamento delle prestazioni erogate da Rsa/Anziani e da Rsa/Disabili rimane a carico del Fondo sanitario regionale, mentre il restante 30% grava sul Fondo sociale. Ebbene, ad oltre 20 mesi dall'entrata in vigore della legge regionale 22/2007, la Regione Calabria inspiegabilmente non ha mai dato attuazione a quelle legge: da ottobre 2007 le Rsa non ricevono il 30% della quota-retta che per legge grava sul Fondo Sociale". "Tutto questo - continua - appare profondamente ingiusto ed inaccettabile: per cause che esulano dal proprio controllo e dovute unicamente al gravissimo inadempimento del Dipartimento 10 della Regione Calabria settore politiche sociali, le strutture non sono più nelle condizioni di onorare gli impegni assunti con i propri dipendenti. Il comportamento della Pubblica amministrazione regionale integra una chiara violazione dei principi cardine dello stato sociale: il diritto alla salute ed il diritto all'assistenza da parte di cittadini fragili e sofferenti. Interpellanze, appelli, audizioni, richieste di incontri, titoloni sui giornali, diffide, azioni giudiziarie: ogni occasione è stata buona in questi due anni per far finta di nulla. Come dire alle strutture: Continuate ad erogare le prestazioni, ma fatelo di tasca vostra. Noi non vi paghiamo!". "I presidenti della Giunta e del Consiglio regionali - conclude Garo - ciascuno nel rispetto del proprio fondamentale ruolo istituzionale, si riapproprino, sin da subito, dei poteri e delle prerogative che Costituzione della Repubblica, leggi nazionali e Statuto regionale conferiscono loro, richiamando all'ordine gli organi amministrativi e politici tenuti, al pari dei comuni cittadini, al rispetto delle leggi, e ripristinando quello stato di diritto palesemente ed allegramente violato da un comportamento giuridicamente ed eticamente mostruoso, che ha l'effetto di negare l'assistenza a persone fragili e sofferenti e di portare al fallimento decine di imprese che danno lavoro e sostentamento a migliaia di cittadini calabresi"

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