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Operazione Giotto: 109 arresti

 

Smantellata organizzazione che spacciava banconote false, 109 arresti in mezza Italia e in Calabria

28 gen 09 Centonove ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dalla magistratura di Reggio Calabria nell'ambito di un'operazione finalizzata a colpire l'attivita' di un'organizzazione dedita allo spaccio di banconote falsificate. L'operazione ha coinvolto diverse regioni italiane e alcune localita' di Paesi esteri, tra cui Spagna, Lituania e Germania. Le persone coinvolte nell'operazione, secondo l'accusa, avevano dato vita ad una vera e propria holding criminale. Il lavoro investigativo, coordinato dalla DDA della città dello Stretto, ha scoperto che gli indagati avevano costituito un'organizzazione a rete con ramificazioni anche all'estero. La gang non era direttamente collegata alla 'ndrangheta anche se questa avrebbe poi poi provveduto a piazzare il danaro. Nel corso dell'attività investigativa i carabinieri hanno scoperto quattro laboratori per la falsificazione di monete, banconote e valori bollati, sequestrando danaro per un milione e 240 mila euro, arrestando, nel contempo, una cinquantina di persone.

Operazione denominata Giotto L'operazione, denominata in codice "Giotto", ha riguardato la Campania, la Calabria, il Lazio, la Sicilia, la Lombardia, l'Emilia Romagna, la Toscana, la Puglia e la Basilicata. Il "cartello" individuato dalla Dda era dedito alla produzione ed alla capillare distribuzione di banconote, valori bollati e documenti di identita' falsi, ed era strutturato in distinti gruppi criminali tra loro collegati a formare un "network" operante su tutto il territorio nazionale e con diramazioni in Germania, Spagna e Lituania. Oltre 700 sono stati i Carabinieri impegnati nell'esecuzione delle 109 ordinanze di custodia cautelare e dei 150 decreti di contestuali perquisizioni, emessi dal GIP e dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Reggio Calabria a chiusura d'una complessa attivita' investigativa avviata sin dal 2005 dai Carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo (RC) che, nell'ambito d'una loro indagine antimafia, s'imbatterono nell'organizzazione con l'arresto, operato in provincia di Napoli, di un indagato trovato in possesso di circa 100.000 euro falsi. Il profilarsi dello scenario d'una ramificata rete di falsari, estesa in ambito nazionale ed anche oltre confine, porto' la DDA reggina ad avviare un distinto procedimento penale ed a dedicarvi un "pool" investigativo. Oltre al reparto operativo provinciale, al comando originatore dell'indagine venne infatti affiancato il Comando Antifalsificazione Monetaria di Roma, l'organo centrale dell'Arma specializzato nel settore della prevenzione e del contrasto al falso nummario a livello nazionale ed internazionale. Sotto la direzione dalla Procura Distrettuale di Reggio Calabria, gli investigatori dell'Arma hanno operato attraverso l'attivazione di canali di cooperazione internazionale, sia con omologhe forze di polizia estere (tramite dell' Ufficio Centrale Nazionale del Falso Monetario della Direzione Centrale della Polizia Criminale del Ministero dell'Interno) sia con organismi comunitari (l'European Technical and Scientific Centre dell'OLAF - Ufficio per la Lotta Antifrode della Commissione Europea - di Bruxelles ed il Central Analysis Centre della Banca Centrale Europea di Francoforte) dai quali sono venuti supporti di approfondimento tecnico specialistico. L'inchiesta, nelle sue precedenti fasi, ha gia' portato alla scoperta, nelle provincie di Napoli, Caserta e Reggio Calabria, di quattro "laboratori" clandestini per la produzione di banconote, monete e marche da bollo false, all'arresto in flagranza di 50 persone (due delle quali in Spagna) ed al sequestro di banconote false (da 20, 50 e 100 euro) per un valore nominale complessivo di oltre 1.242.000 euro.

Oltre 160 perquisizioni. Le misure cautelari in carcere del Gip del tribunale di Reggio Calabria, emesse nel contesto dell'operazione "Giotto", sono 90. Lo stesso ufficio ha spiccato anche 19 ordinanze di custodia domiciliare, mentre l'attivita' di polizia giudiziaria, coordinata dalla procura della Repubblica reggina, tra l'altro, ha fatto registrare ben 164 perquisizioni domiciliari. Nel corso dell'indagine, avviata nell'aprile del 2004 in seguito alla scoperta di una stamperia di euro falsi a Melito Porto Salvo a Reggio Calabria, una cinquantina di persone sono state arrestate in flagranza di reato. Oltre al sequestro di banconote false per un totale di un milione 242.070 euro, l'attivita' d'indagine ha scoperto una stamperia clandestina a Cerinola (Caserta), una zecca clandestina ad Afragola (Napoli), un laboratorio serigrafico a Nevano ( Napoli) e la tipografia clandestina per la stampa di marche da bollo false a Melito Porto Salvo ( Reggio Calabria). L'operazione "Giotto", secondo quanto e' stato reso noto nel corso di una conferenza stampa, ha individuato 11 distinte associazioni per delinquere tra loro collegate al punto da formare un network di falsari, denominato "cartello del falso", attivo in tutto il territorio nazionale ed anche all'estero. Gli associati dei vari cartelli non si conoscevano tra loro ed i contatti e l'interscambio, tra le varie maglie di questa rete criminale, avvenivano tramite i vertici dei singoli sottogruppi. A capo di questi ultimi vi erano Carmelo Araniti (29 i sodali) con "giurisdizione" su Reggio Calabria e con proiezioni in Sicilia; Antonino Toscano, coadiuvato da nove persone, con competenze sulla citta' dello Stretto e Cosenza; Pasquale Franco che godeva della collaborazione di undici complici che agivano su Napoli e Reggio Calabria; Antonio Esposito, nel cui sottogruppo vengono indicate 22 persone di Napoli e Reggio Calabria con proiezioni a Roma, Catanzaro e in Belgio; Davide Grimaldi ed Enrico Di Donato, aiutati rispettivamente da 16 e 24 complici con competenze su Napoli e provincia; Giovanni De Fabbio, con i suoi otto complici, con competenza su Afragola; Errico Prezioso e Giuseppe Lampinelli, con 8 e 5 sodali, il cui campo d'azione erano Napoli e Provincia. Due sottogruppi, composti da 11 persone, avevano come punto di riferimento Enrico Cante di Cerinola (Caserta). A Napoli e provincia, complessivamente operavano oltre 5 persone, con proiezioni in Spagna, Germania e Lituania.

Gli arrestati: I provvedimenti restrittivi in carcere, emessi dal Gip del tribunale di Reggio Calabria su richiesta della locale procura della Repubblica, dell'operazione "Giotto" hanno raggiunto: Ciro Amodio, 46 anni di Afragola ( Na), Carmelo Araniti (55) Reggio Calabria, Tommaso Armenio (37) Pompei ( Na), Giuseppe Bartolomeo (52) Cosenza, Francesco Basile (52) Napoli, Giuseppina Basile (38) Giugliano ( Na), Raffaella Basile (35) Giugliano (NA), Giuseppe Bruno (49) Napoli, Domenico Cante (44) Giugliano (NA), Enrico Cante (41) Giugliano (NA), Antonio Cardinale (50) Napoli, Antonio Cattolico (58) Mondragone (Caserta), Angelo Celetta (60) Montella (AV), Carmine Chianese (44), alias "mano mozza" di Parete (CE), Antonio Clemente (55) Montella, Maurizio Codispoti (50) Graffignano di Viterbo, Mario Cappola (33) Napoli, Giovanni De Fabbio (49) Napoli, Salvatore De Franco (45) Ciro ( Crotone), Antonio Del Sole (26) Napoli, Ciro Del Sole (45) Napoli, Enrico Di Donato (35) Napoli, Antonio Esposito (60) Napoli, Antonio Esposito (73) Napoli, Eduardo Esposito (42) Napoli, Francesca Esposito (43) Napoli, Pasquale Esposito (33) Napoli, Vincenzo Esposito (65), alias "americano" di Napoli, Paolo Falco (39) Reggio Calabria, Nino Fiorillo (379 Mondragone (CE), Alfredo Franco (31) Caivano ( Na), Pasquale Franco (53) Caivano (Na), Vittorio Franco (30) Napoli, Domenico Gioia (68) Napoli, Davide Grimaldi (35) Napoli, Giacomo Iafulli (43) Napoli, Ciro Imparato (28) Napoli, Mario Ioime (43) Napoli, Ivan Ioime (22) Napoli, Gaetano La Vecchia (48) Casalnuovo di Napoli, Giusepep Leone (54) Catanzaro, Pietro Le Piane (42) Marano Principato ( Cosenza), Antonino Lotta (61) Messina, Michele Lucaioli (37) Afragola ( Napoli), Cinzia Lugaresi (45) Napoli, Francesco Malaspina (70) Reggio Calabria, Serafino Malena (47) Ciro' Marina (KR), Lucio Marotta (49) Giugliano (Na), Carmelo Maugeri (40) Afragola (Na), Massimiliano Mazza 836) Napoli, Gaetano Mercadante (44) Napoli, Antonino Minniti (52) Melito Porto Salvo ( Reggio Calabria), Paolo Mirra (28) Casalnuovo di Napoli, Antonio Morelli (33) Frosinone, Gennaro Nappa (58) Aversa (Ce), Salvatore Pacella (36) Napoli, Redentore Pazienza (54) Nocera Torinese (CZ). Stesso provvedimento per: Gennaro Panico (26) Napoli, Guido Pellino (37) Arzano (Napoli), Luigi Petriccione (38) Afragola (NA), Matilde Maria Platone (65) Napoli, Enrico Prezioso (66) Napoli, Giovanni Puglisi (77) Messina, Giuseppe Puzone (43) Afragola (Na), Demetrio Quattrone (37) Reggio Calabria, Immacolata Antonietta Rappoccio (51) Reggio Calabria, Luigi Reccia (55) Caivano ( Napoli), Romeno Vincenzo (41) Montebello Ionico ( Reggio Calabria), Concetta Sauchella (31) Forsinone, Salvatore Scarpati (37) Napoli, Giuseppe Schinti Roger (38) Napoli, Antonio Silvano (57) Sant'Anastasia ( Napoli), Gennaro Silvano (35) Napoli, Luisa Spada (50) Sessa Aurunca ( Caserta), Ferdinando Suraci (41) Reggio Calabria, Francesco Tambaro (70) Villaricca ( Napoli), Oriano Tebaidi (57) Bologna, Pietro Testa (64) Napoli, Antonino Toscano (55) Reggio Calabria. Il Giudice per le Indagini Preliminari di Reggio Calabria ha posto ai domiciliari: Pasquale Aragona (36) Reggio Calabria, Angelo Caratelli (58) Colleferro ( Roma), Alessandro Carbone (43) Napoli, Gincarlo Casadei (67) Perugia, Antonino Cogliando (49) Reggio Calabria, Carmine Di Martino (80) Torre Annunziata ( Na), Domenico Gulli' (50) Melito Porto Salvo (RC), Maria Imperiale (43) Napoli, Pasquale Lacetera (74) Bitonto (Bari), Giovanna Napolano (65) Napoli, Giuseppe Nicolazzo (68) Reggio Calabria, Gianfranco Paniccia (67) Roma, Fortunato Pennestri' (34) Reggio Calabria, Francesco Richichi (46) Reggio Calabria, Domenico Roda' (44) Bruzzano Zeffirio (RC), Alfredo Romeo (34) Reggio Calabria. Sono tuttora ricercati percge' destinati a finire in carcere: Salvatore Alfonso (54) Messina, Ciro Carrino (46) Giugliano Napoli, James Dabbie (36) originario del Ghana, Salvatore Del Sole (23) Napoli, Giuseppe Lampitelli (33) Napoli, Gennaro La Vecchia (30 ) Napoli, Achille Lauri (61) Sarno (Salerno), Pietro Lauri (57) Palma Campania ( Napoli), Abdelhamid Ben Monji Mabrouk (50) tunisino, Giuseppe Manna (46) Napoli, Giovanni Vecchiattini (61) Milano; Giovanni Mangiagli (47) Catania il quale e' ricercato per la notifica del provvedimento degli arresti domiciliari. .

 

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