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Processo onorata sanità

 

Onorata sanità, intrecci politica cosche, udienza rinviata al 15 febbraio

09 gen 09 E' stata rinviata al 15 febbraio l'udienza preliminare del processo "Onorata sanità", a carico di 51 persone accusate, a vario titolo, di avere stipulato accordi con la ndrangheta ionica del reggino per la gestione della sanità. Il rinvio è stato deciso dopo che l'avv. Giancarlo Pittelli, difensore dell'ex consigliere regionale Domenico Crea, ha presentato un'istanza di ricusazione del gup Paolo Ramondino per avere giudicato, in passato, uno degli imputati. Sull'eccezione deciderà, nei prossimi giorni, la Corte d'Appello. L'inchiesta "Onorata Sanità", coordinata dalla Dda di Reggio e condotta dai carabinieri, aveva portato, nel gennaio 2008, ad una ventina di arresti. In carcere, oltre a Crea, erano finiti il figlio Antonio, direttore sanitario di Villa Anya, la struttura per lungodegenti di Melito Porto Salvo gestita dalla famiglia Crea; l'ex direttore amministrativo dell'Asl di Reggio Antonino Iacopino; Leonardo Gangemi, direttore amministrativo dell'ospedale Evoli di Melito Porto Salvo; Paolo Attinà, dipendente regionale e collaboratore di Domenico Crea, e Antonino Foti. Ad altre persone, tra le quali Alessandro e Giuseppe Marcianò, sotto processo a Locri per l'omicidio del vice presidente del Consiglio regionale Francesco Fortugno, e Giuseppe Pansera, medico e genero del boss di Africo Nuovo Giuseppe Morabito, il provvedimento fu notificato in carcere. Nel processo, inoltre, sono coinvolti l'ex dirigente del dipartimento Salute della Regione Giuseppe Biamonte; l'ex direttore generale dell'Asl di Reggio Piero Morabito; Santo Caridi, Domenico Latella, Domenico Pangallo, Roberto Mittiga, Salvatore Asaro e Francesco Cassano, tutti medici operanti nelle strutture dell'Asl reggina. Oltre agli indagati per reati associativi, per abuso e falso, sono indagati anche l'ex assessore regionale alla sanità, Gianfranco Luzzo; l'ex dirigente del settore regionale sanità, Roberto Fallace; l'ex direttore dell'Asl 11, Guido Sansotta; Giuseppe Scordo, Alessio Surace, Francesco Zema e Bruno Zuccalà. L'operazione "Onorata sanità", coordinata dai pm distrettuali Mario Andrigo e Marco Colamonici, trova origine da una serie di elementi emersi da altre inchieste, come "Panta rei", "Armonia" e "Primavera", condotte dal procuratore aggiunto Nicola Gratteri, che scoprirono gli intrecci tra le potenti cosche della 'ndrangheta di Locri e di Africo Nuovo, con politici e burocrati compiacenti.

 

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