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Frana sulla A3: come un vaso di Pandora

 

Frana su A3, l’Anas precisa “Avvisi atto dovuto”. Gli agronomi lanciano l’allarme “regione a rischio”. Disagi su tutta la rete stradale

28 gen 09 "E' necessaria un'azione di monitoraggio costante da parte delle istituzioni e l'impiego di professionalita' tecniche ed operative adeguate, da utilizzare ai fini della prevenzione capillare e diffusa dei fenomeni di dissesto a mezzo di interventi specifici e di opere di ingegneria naturalistica, questa e' ormai un'esigenza imprescindibile. La tragedia della Salerno-Reggio Calabria in cui hanno perso la vita due persone non e' una casuale fatalita', altri episodi drammatici possono ripetersi nel nostro Paese se non ci saranno interventi concreti". E' quanto sottolinea Andrea Sisti, presidente del Consiglio dell'ordine nazionale dei dottori agronomi e dottori forestali (Conaf) in seguito alla frana avvenuta domenica scorsa sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria, all'altezza di Piano Lago (Cs) che ha provocato morti e feriti. "Il tragico evento che si e' verificato sulla Salerno-Reggio Calabria - aggiunge Stefano Poeta, presidente della Federazione degli ordini dottori Agronomi e Forestali della Calabria - causato da un imponente fenomeno di frana, e' solo uno tra i tanti che si ripetono periodicamente in tutta la regione. Addolorati per i lutti che in questa occasione hanno aggravato il bilancio, rimaniamo pero' sgomenti di fronte all'ennesimo evento certamente non fortuito, perche' in buona parte riconducibile alla generalizzata assenza di regimazione delle acque superficiali, che mina in maniera diffusa l'assetto idrogeologico della regione. La Calabria infatti - evidenzia la federazione regionale - e' fra le regioni italiane che presenta il piu' alto numero di aree in frana della massima pericolosita': tutti i comuni calabresi, nessuno escluso, ne contano almeno una. "E' necessario fare un'analisi ad ampio raggio" secondo il consigliere Conaf, Graziano Martello, coordinatore del Dipartimento foreste ed ambiente: "La cementificazione selvaggia, la mancata sistemazione idrogeologica delle fiumare e dei torrenti e l'abbandono progressivo delle attivita' agroforestali aggravano con effetti diretti ed indiretti la situazione, e sono a loro volta - afferma Martello - all'origine di frane e smottamenti con i prevedibili danni per la collettivita'. Come non ricordare, infatti, gli eventi di Soverato e di Vibo Valentia, gli smottamenti continui tra Scilla e Bagnara (Rc), oltre i recenti danni alla viabilita' e le vittime dell'alluvione - prosegue Martello -, che ha devastato i comuni dell'entroterra reggino, innescati certo dagli eventi meteorici, ma i cui effetti si sono manifestati in maniera assolutamente nefasta, su un territorio reso estremamente fragile a causa dello stato di abbandono in cui versa. Un territorio, la Calabria, che fino a non molti decenni fa, era coltivato e presidiato dalla popolazione rurale oggi molto ridotta".

Legale dirigente Anas “Atto dovuto”. "Alla luce del rilievo che gli organi di stampa hanno dato alle notizie relative agli accertamenti giudiziari sulle cause dello smottamento e del collegato incidente mortale di domenica sera nei pressi dello svincolo di Altilia Grimaldi, sull'autostrada A3, e' opportuno precisare che l' informazione di garanzia notificata al Capo Compartimento Anas Ing. Salvatore Tonti e' un atto dovuto che discende dalla posizione di rilievo del funzionario e non certo dalla raccolta e dalla valutazione di elementi di responsabilita' a suo carico". Lo afferma l'avvocato Giuseppe Milicia, legale di fiducia del dirigente Anas. "D'altro canto - aggiunge - appare del tutto inappuntabile l'impostazione data all'indagine dalla Procura della Repubblica di Cosenza che, nel dare corso agli accertamenti di rito, ha precisato che sara' necessario verificare ed approfondire le cause dell'evento prima di passare alla verifica di eventuali responsabilita' personali. Da parte dell'ing. Tonti non si puo', quindi, che assicurare la massima collaborazione agli inquirenti , con grande serenita' e nella prospettiva del pieno e pronto accertamento dei fatti. E' doveroso sottolineare, inoltre, che le vicende giudiziarie di queste ore non stanno creando alcun disagio al lavoro, come sempre scrupoloso ed incessante, svolto per l'Anas. La necessaria chiusura attuale dell'autostrada tra Cosenza e Falerna e le frane che si stanno susseguendo anche sulle strade statali del territorio circostante - sottolinea l'avvocato Milicia - sono le cause evidenti delle piogge ininterrotte degli ultimi giorni e di una situazione critica generale che riguarda l'intera provincia di Cosenza e il suo stato idrogeologico. Il lavoro che le squadre Anas stanno svolgendo in maniera ininterrotta e in stato di emergenza presso tutti gli svincoli da domenica sera e' anche la conferma di un'assistenza continua per l'utenza e di una risoluzione immediata dell'attuale stato di disagio nella circolazione e nei tempi di percorrenza tra Cosenza e Catanzaro". .

La replica dell’Anas a “La Repubblica”. La Direzione Relazioni Esterne e Rapporti Istituzionali dell’Anas ha inviato una lettera al Direttore de “La Repubblica”, Ezio Mauro, per precisare quanto contenuto nell’articolo “Anni di allarmi caduti nel vuoto quella frana si poteva evitare”, pubblicato lo scorso 27 gennaio.
“L’ubicazione dell’area di frana che ha interessato l’autostrada Salerno-Reggio Calabria il 25 gennaio scorso - scrive tra l’altro l’Anas nella lettera a Repubblica - a differenza di quanto rappresentato nella cartografia pubblicata, è al di fuori delle aree a rischio individuate sulla Carta PAI (Piano di assetto idrogeologico) della Regione Calabria. Infatti, il tratto autostradale dove si è verificato l’evento franoso è situato al km 283 e si attesta a ridosso di un pendio acclive sostenuto da un muro a gravità in calcestruzzo alto circa 5 metri”.
“E’ opportuno quindi ribadire – scrive l’Anas - che l’ubicazione dell’area di frana è al di fuori delle aree a rischio individuate sulla Carta PAI (Piano di assetto idrogeologico) della Regione Calabria; e che nel tratto dell’arteria autostradale soggetto alla frana non risultano, né recentemente né in passato, segnalazioni di un potenziale dissesto”.
Alla lettera, l’Anas ha allegato – a dimostrazione di quanto affermato - una cartina del PAI, dalla quale si evince che l’ubicazione reale dell’area di frana è ben distante dalle aree segnalate a rischio dal PAI medesimo

Chiuso tratto A3 Scilla-Villa. Il Prefetto di Reggio Calabria, nella qualità di Commissario Delegato per l’OPCM 3628/2007, ha dato disposizione al Compartimento Anas Ufficio Speciale Salerno Reggio Calabria, per procedere alla chiusura precauzionale in entrambe le direzioni, del tratto dell’autostrada A3 Salerno Reggio Calabria tra gli svincoli di Scilla e Villa San Giovanni dal km 423,000 al km 434,000. Il provvedimento di chiusura del tratto autostradale si rende necessario per la presenza, rilevata in zona dai tecnici dell’Anas, di un fenomeno di innesco franoso che allo stato necessita di ulteriori indagini ed eventuali interventi di messa in sicurezza.
A seguito di specifica segnalazione da parte di Anas, in considerazione delle risultanze del sopralluogo effettuato nel corso della giornata da un pool di tecnici specialisti e tenuto conto del perdurare delle avverse condizioni meteo che potrebbero innescare un rilevante movimento franoso, il Prefetto di Reggio Calabria ha ritenuto prioritario salvaguardare la pubblica incolumità e la sicurezza della circolazione stradale.
Con apposita ordinanza di chiusura l’Anas ha predisposto i dispositivi di traffico ed i percorsi alternativi che sono stati comunicati agli Enti e alle Istituzioni interessate.

Disagi su tutta la rete viaria. Mezzi e personale dell'Anas, con il coordinamento delle Prefetture interessate e con la collaborazione di Vigili del Fuoco, Carabinieri, Polizia Stradale e Protezione Civile, sono al lavoro senza soste per ridurre i disagi agli utenti e mettere in sicurezza i tratti stradali danneggiati da frane e allagamenti. A renderlo noto e' la stessa azienda. In un comunicato e' scritto che i disagi "si registrano su gran parte della rete stradale ed autostradale dell'Anas". Piogge intense ed allagamenti - si fa rilevare - si segnalano nel cosentino sulla strada statale 18 "Tirrena Inferiore" tra Marina di Fuscaldo e Paola e e tra Amantea e Campora San Giovanni, dove si consiglia massima prudenza e si registrano rallentamenti. Restano chiusi per frana, sulla Tirrena Inferiore, i tratti reggini all'altezza del bivio per Scilla (Reggio Calabria) e quello all'altezza del bivio per Bagnara Calabra, dove mezzi e personale Anas sono all'opera per ripristinare la viabilita'. Chiuse per frane la statale 182 "Delle Serre Calabre", la statale 283 "Delle Terme Luigiane" (per una frana sulla comunale di San Marco Argentano) e la 109bis "Della Piccola Sila". Nevica sulla statale 107 "Silana Crotonese", "sulla statale 179 "Del Lago Ampollino", sulla statale 660 "Di Acri", sulla 177 "Silana di Rossano" e sulla 108bis "Silana di Cariati". L'Anas ricorda agli utenti che sino al 31 marzo 2009 vige, per tutti i veicoli, l'obbligo di catene a bordo tra gli svincoli di Frascineto e Padula Buonabitacolo tra i km 103,900 e 193,930, come previsto dal piano neve scattato lo scorso 15 novembre. Resta ancora chiuso il tratto dell'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, tra gli svincoli di Cosenza Nord e Falerna in seguito alla frana verificatasi a Rogliano domenica sera. I veicoli provenienti da entrambe le direzioni possono utilizzare la statale 107 Silana Crotonese e la statale 18 Tirrena Inferiore. Le squadre Anas sono in postazioni di emergenza 24 ore su 24 agli svincoli e nei tratti di Cosenza Nord, Piano Lago, Altilia, Falerna e Lamezia Terme. L'Anas ricorda che in caso di nevicata in corso "e' sempre obbligatorio, su tutta la rete, il transito con catene montate o pneumatici da neve, raccomanda agli automobilisti prudenza nella guida e ricorda che l'informazione sulla viabilita' e sul traffico e' assicurata attraverso il sito Anas www.stradeanas.it e tramite il numero unico 'Pronto Anas' 841.148".

Loiero “Calabria tagliata in due”. "La Calabria e' in ginocchio per la chiusura dell'autostrada. Tagliata in due. Con i percorsi alternativi che stanno cedendo uno dopo l'altro a causa di frane e smottamenti". E' allarmato il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, secondo il quale, peraltro, "non s'intravede quando si potra' tornare alla normalita', visto che la magistratura ha sequestrato l'area della frana e dal momento in cui la sblocchera' ci vorra' almeno un giorno per liberare una sola corsia". Per il presidente della Regione che domani, all'Agroalimentare di Lamezia Terme, presiedera' assieme al sottosegretario Guido Bertolaso, un incontro operativo con gli amministratori calabresi i cui territori hanno subito danni per le incessanti piogge degli ultimi mesi e il maltempo che ha flagellato i litorali, "l'economia fragile della Calabria, gia' ne risente, perche' i tempi di percorrenza verso Reggio Calabria e verso Nord sono fortemente aumentati". Secondo Loiero, "sono comprensibili le proteste dei cittadini calabresi e dei viaggiatori per la situazione che si e' creata in Calabria per il sostanziale blocco dei collegamenti viari Nord-Sud. Le alternative esistenti - prosegue Loiero - dopo la chiusura dell'autostrada a causa della frana dei giorni scorsi non si stanno infatti rilevando praticabili e si registrano code lunghissime e intasamenti sulla statale 18 mentre sulle altre strade statali o provinciali, soprattutto in quelle della zona del Savuto, si assiste a un caos incredibile. Il risultato e' che sostanzialmente Catanzaro e Cosenza, o Cosenza e Reggio, sono di fatto molto piu' distanti tra di loro, con un danno evidente per chi lavora e studia nelle tre citta' e soprattutto per i pendolari. E' una situazione che si sta facendo insostenibile".

Funerali: Loiero “Momento di grande dolore”- "E' un momento di grande dolore". Lo ha detto all'Agi il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, lasciando la chiesa di Santa Croce, a Pontepiccolo di Catanzaro, dopo la cerimonia funebre per Nicolino Pariano, il 58enne rimasto ucciso nella terribile frana che si e' abbattuta sull'autostrada Salerno- Reggio domenica sera. Le istituzioni hanno voluto far sentire la propria vicinanza alla famiglia della vittima presenziando ai funerali "perche' - ha detto Loiero - questa e' una cosa che ha toccato tutti quanti. Morire cosi' in questa terra non e' accettabile per nessuno. E' un momento di dolore, ma - ha aggiunto Loiero - e' complicato tenere a freno questo territorio. E' complicato, pero', chi ha responsabilita' e' giusto che paghi". Vicinanza e cordoglio ai parenti di Pariano sono stati espressi anche dal sindaco di Catanzaro Rosario Olivo, dopo la funzione: "C'era qui oggi la popolazione di Catanzaro - ha detto il primo cittadino - particolarmente quella di Pontepiccolo, rione in cui anche io abito. C'e' la delegazione del Comune di Cotronei, perche' la famiglia era originaria di li'. Come hanno detto l'arcivescovo e la nipote di Pariano, lui era un uomo che si faceva amare da tutti, generoso, aperto. E noi abbiamo sentito la necessita', come Amministrazione comunale, di dichiarare il lutto cittadino, proprio per l'enormita' dell'avvenimento. Una mezza montagna che dirompe su un'autostrada lo e', poteva essere una strage. Questo e' un problema antico della Calabria. I grandi meridionalisti parlavano di sfasciume pendulo sul mare, c'e' una fragilita' geologica che e' nota. Poi c'e' stata l'eccezionalita' dell'evento meteorologico, ma naturalmente ci sono responsabilita' anche delle istituzioni, a cominciare dallo Stato, perche' le cifre per consentire un minimo di riassetto idrogeologico sono immense. E pero' questo e' uno sforzo che va fatto, e secondo me e' prioritario su tutto, richiede sinergia tra le istituzioni, lo Stato in maniera particolare. Piu' che al ponte di Messina io darei, onestamente, priorita' in Calabria a questo fatto, perche' tutti i geologi parlano della estrema fragilita' di questo territorio. Gli eventi calamitosi, infatti, non sono piu' fatti straordinari". "Da decenni - ha aggiunto Olivo - si inseguono gli eventi calamitosi, spendendo dieci volte in piu' che se, invece, si facesse prevenzione. Ma la politica di prevenzione non e' ancora entrata nei cervelli. Io credo di avere ricordato in ogni sede la necessita' di questo territorio, anche se ripeto le somme necessarie sono enormi". .

Funerali: Mons. Ciliberti “Non si può morire così”. "Non si puo' morire per una frana sull'autostrada. La morte di Nicolino Pariano interpella tutti noi". L'arcivescovo di Catanzaro, Antonio Ciliberti, nel corso dei funerali appena conclusi del 58enne catanzarese rimasto ucciso a causa della frana che la notte di domenica si e' abbattuta sull'A3, e che ha travolto il pulmino su cui viaggiava per tornare a casa, ha avuto parole di consolazione per i familiari e gli amici di un uomo la cui vita e' stata spezzata in maniera cosi' tragica. Ma l'alto prelato ha anche fatto una forte e decisa chiamata a responsabilita' nei confronti dei rappresentanti istituzionali: "Le cause di questo evento - ha detto -sono state tante, geologiche, meteorologiche, ma queste trovano una concausa profonda nella corresponsabilita' umana. Spesso le scelte dell'uomo sono determinate da interessi di parte, e non rispettano l'armonia della natura che si ribella. Ma e' indispensabile costruire cose che siano sicure per l'uomo, e fare queste previsioni al momento opportuno". Tanti i rappresentanti delle istituzioni calabresi intervenuti, primo fra tutti il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, presente assieme al prefetto di Catanzaro Sandro Calvosa, agli esponenti di tutte le forze dell'ordine, ed anche al sindaco di Catanzaro Rosario Olivo. Sotto l'altare della chiesa gremita, tanto che in molti non sono riusciti ad entrare, era stata sistemata la bara di Nicolino Pariano, coperta da un letto di orchidee ed anthurium su cui era deposta una sciarpa della Juventus, a testimoniare la grande passione calcistica del 58enne. Un feretro attorno a cui erano stretti in un dolore composto e dignitoso i familiari della vittima, la moglie Adriana Campise, i figli Luana e Michele, e tanti altri parenti. "E' giusto gridare con forza che questa morte non passi invano. Tutti, nei rispettivi ruoli istituzionali devono agire in maniera consona per la sicurezza dei cittadini" ha aggiunto nella sua omelia monsignor Ciliberti. E il suo monito ha fatto il paio con l'appello straziante che il cognato di Pariano aveva rivolto a Loiero poco prima della funzione, quando questi ha porto le proprie condoglianze alla famiglia, urlando "salvatela la Calabria". Un appello risuonato alla fine anche nelle parole del parroco della chiesa di Santa Croce, nel quartiere Pontepiccolo dove vive la famiglia Pariano, il quale ha chiuso la funzione dopo la commovente lettera di Antonella, nipote del 58enne deceduto. "Il distacco strazia il cuore, oggi ancor piu' straziato per la perdita del tuo sorriso. Non dovevi lasciarci cosi' zio, non e' giusto" ha detto Antonella, colmando ancor piu' di contenuto l'indignazione di una intera comunita' per una morte cosi' inaspettata.

Bruno “Governo ripristini fondi”. "Non sarebbe un male evitare confusioni tra la tragedia avvenuta sull'unica autostrada che attraversa la Calabria e le scelte sbagliate che sta compiendo l'attuale Governo di destra. Davanti a morti e sofferenze sarebbe opportuno riflettere qualche attimo in piu' del solito. In ogni caso non si puo' non ricordare al Ministro per l'Attuazione del programma Gianfranco Rotondi, che oggi nell'aula di Montecitorio ha lamentato l'esiguita' delle risorse per la messa in sicurezza della Calabria, quanto e' accaduto nell'approvazione dell'ultima finanziaria. Tremonti, Bossi e Berlusconi hanno cancellato un intero capitolo del Ministero dell'Ambiente dedicato agli "Interventi per la tutela del suolo in Sicilia e in Calabria" togliendo ben 151,5 milioni di euro alle due regioni per distribuirli in altre parti d'Italia. Un territorio fragile e vulnerabile come quello calabrese non puo' essere lasciato a se stesso. Forse e' arrivato il momento di chiedere al governo nazionale, come intera deputazione calabrese, di ripristinare immediatamente quelle risorse e di fare in modo che i soldi pubblici non vengano spesi solo per fare assistenzialismo a Malpensa e dintorni ma servano per intanto a tutelare i diritti di ogni cittadino italiano anche di quelli nati nel Sud". Lo afferma il senatore del Pd Franco Bruno, segretario provinciale del partito di Cosenza.

Trematerra “Rischiamo altre catastrofi”. "Basta con i pianti di coccodrillo, in una Calabria in cui undicimila forestali sono stati dispersi e non utilizzati per quello che sapevano fare bene, oggi si piange per quello che e' successo". Lo afferma in una nota il sen Gino Trematerra, dell'Udc, riferendosi alla frana verificatasi sull'autostrada. "Il disboscamento rischia di provocare altre catastrofi - dice il sen Trematerra - nel silenzio di chi dovrebbe operare seriamente nella prevenzione e non lo ha fatto. Mi chiedo chi ha voluto che venisse spolpata la grande dotazione forestale calabrese- dice ancora - che consentiva di evitare il disboscamento generalizzato e che radicava profondamente l'humus geologico calabrese Cercare dopo i colpevoli a cosa serve - domanda il sen Trematerra- se poi non si compiono le azioni strategiche necessarie?".

 

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