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Ritardi di 75 minuti per i treni tra Lamezia e Reggio

 

Ritardi dei treni fino a 75 minuti tra Lamezia e Reggio per la deviazione frana. Sindacati in piazza

26 feb 09 Oscilla dai 45 ai 75 minuti il ritardo da Lamezia Terme a Reggio Calabria dei treni che percorrono la tratta Eccellente-Rosarno via Tropea in seguito alla deviazione dovuta alla chiusura del tratto tra Vibo-Pizzo e Mileto in seguito ai lavori per i danni provocati dal maltempo. Oltre alla dilatazione dei tempi di percorrenza tra le due città con ripercussioni per il traffico diretto in Sicilia, il nuovo percorso a binario unico partito da ieri (più lungo di una cinquantina di chilometri), ha comportato la soppressione di 70 treni a fronte dei 140 attivi originariamente e lo stop obbligato per tutti gli Eurostar alla stazione di Lamezia Terme. I maggiori disagi riguardano i pendolari calabresi che utilizzano i treni regionali soprattutto sulla linea Paola-Reggio Calabria. Per le conseguenze del maltempo degli ultimi mesi, a fronte dell'ora e 40 minuti prevista dall'orario già si registrava - fanno sapere alcuni pendolari che lamentano una forte penalizzazione - un ritardo valutabile intorno alle due ore e 40 sulla tratta interessata da continue microfrane. Ad aumentare i disagi per chi utilizza il mezzo ferroviario quotidianamente, però, è la cancellazione di alcune corse regionali che comporta difficoltà e ritardi per quanti devono raggiungere il luogo di lavoro o di studio.

Sindacati in piazza. Una mobilitazione generale affinché si arrivi in breve tempo al ripristino della tratta ferroviaria Vibo Pizzo - Rosarno che è stata interrotta per dei lavori resisi necessari dopo una frana. E' quanto emerso nel corso di un incontro svoltosi stamani nella sede dell'Amministrazione provinciale di Vibo Valentia. Alla riunione hanno partecipato il presidente della Provincia Francesco De Nisi, gli assessori Paolo Barbieri, Maria Salvia, e Vincenzo Morelli; i sindacalisti Sergio Pititto (Cisl), Gianfranco Pugliese (Cgil) e Pasqualino Barbieri (Uil). Nel corso dell'incontro sono stati rimarcati i disagi subiti soprattutto dall'utenza pendolare che per motivi di studio o di lavoro utilizzava il trasporto ferroviario per raggiungere Vibo Valentia. "Basti pensare - ha sottolineato l'assessore Salvia - a molti studenti dell'Istituto nautico di Pizzo provenienti dalla provincia di Reggio Calabria, che in queste ultime settimane non sono più riusciti a raggiungere la scuola, anche a causa della mancanza di un servizio di navetta sostitutivo. Per non parlare dei problemi che gravano sul Conservatorio Torrefranca, nel quale insegnano molti docenti che provengono da altre province". L'Amministrazione provinciale di Vibo Valentia ritiene che l'interruzione della linea ferroviaria durerà ben oltre i tre mesi previsti da Trenitalia. "Un atteggiamento, quello tenuto dalla Ferrovie, che non è accettabile - ha detto De Nisi - soprattutto in considerazione della disparità di trattamento riservata alla provincia vibonese rispetto a quella reggina, dove stanno operando per migliorare i servizi ferroviari". L'assessore provinciale Paolo Barbieri ha evidenziato che "contro il muro di gomma innalzato dalla società sta rimbalzando invano anche la Regione che ancora detiene le competenze in materia di trasporti. Le decisioni che ha assunto Trenitalia sono state adottate in maniera assolutamente unilaterale, senza confrontarsi con nessuno. E questo è inaccettabile, vista la natura pubblica del servizio espletato". I sindacati hanno apprezzato la mobilitazione della Provincia, sollecitando la costituzione di un tavolo tecnico che possa tenere sotto controllo la situazione e proporre di volta in volta i passi da compiere sinergicamente.

 

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