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Riparte il ponte sullo stretto

 

Ministro Matteoli “Nel 2009 riparte il ponte sullo Stretto”. Scoppiano le polemiche

25 feb 09 "La stragrande maggioranza delle opere previste dal piano da 16,6 miliardi varato dal governo può partire entro il 2009, anche il Ponte sullo Stretto". Lo ha annunciato il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, a Radio anch'io, aggiungendo che a decidere sarà il Cipe di venerdì prossimo. Il ministro ha avvertito che "se partiamo con 16,6 miliardi di opere ci saranno 140mila posti in più, sennò 65mila posti saranno a rischio"

Presidente Cipolletta (FS) “Prima migliorare A3”. Più che pensare al ponte sullo stretto di Messina, "se fossi ministro dei Trasporti migliorerei prima i collegamenti tra Salerno e Reggio Calabria". Lo ha detto il presidente di Ferrovie dello Stato Innocenzo Cipoletta, parlando con i giornalisti oggi a margine di un seminario a Urbino. Sul fronte del trasporto ferroviario, ha aggiunto, "stiamo completando l'alta velocità, siamo pieni di progetti e pronti a far crescere il sistema ferroviario anche delle Marche, ma con i necessari contributi pubblici, perché il traffico non è tale da poter reggere con le sole entrate della clientela". Il presidente delle Ferrovie dello Stato Innocenzo Cipolletta ha poi precisato: "io non sono il ministro dei Trasporti". E ha aggiunto che "in questo momento riteniamo prioritario il miglioramento della strada ferrata da Salerno a Reggio Calabria, che diventa propedeutico alla realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina".

Lo Moro (PD) “Dichiarazioni inopportune”. "Le dichiarazioni del ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, in merito alla costruzione del ponte sullo Stretto di Messina, appaiono inopportune nel momento in cui in Calabria le strade crollano a causa del maltempo e la regione è letteralmente in ginocchio". Lo afferma in una nota la parlamentare del Pd e segretario della commissione affari costituzionali della Camera, Doris Lo Moro. "Non ritengo - aggiunge - il ponte sullo Stretto opera prioritaria. Prioritario, invece, è che il governo garantisca quella viabilità ordinaria di cui né la Calabria né la Sicilia, in questo momento, dispongono. L'impressione, comunque é che siamo dinanzi al solito annuncio". In merito all'introduzione del pedaggio sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria, pure annunciata dal ministro, Lo Moro ha detto che: "su questo argomento non ci può essere un'opposizione di principio. L'introduzione del pedaggio potrebbe essere giustificata se la Salerno-Reggio fosse, in un futuro prossimo, un'autostrada degna di questo nome. Ma anche in questo caso è necessario garantire ai calabresi una viabilità alternativa per gli spostamenti nell'ambito del territorio regionale"

Sindaco Messina “Un volano per il sud”. "Fare il Ponte non significa solo rispettare gli impegni presi con gli elettori, ma rappresenta anche la capacità del Governo di pensare in grande e di voler camminare al passo con le democrazie più avanzate del mondo". Lo afferma il sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca, che è anche deputato del Pdl. "Apprendiamo con vivo compiacimento - aggiunge - che il Governo si appresta a finanziare la realizzazione del ponte sullo Stretto con le risorse pubbliche necessarie per avviare il manufatto. Condividiamo con il ministro delle infrastrutte e dei trasporti Altero Matteoli, l'approccio politico ed operativo secondo cui l'avvio del Ponte rappresenterà un volano per l'infrastruttuazione di Messina, di tutta la Sicilia e della Calabria". "Non si torna indietro quindi - conclude Buzzanca - ma con il Ponte si guarda avanti, verso il riscatto dell'intero Sud che potrà correre con le proprie gambe e far correre così l'intero paese".

Verdi “Uno spot del Governo su megaopera inutile”. "Invece di continuare a pensare ad una mega-opera che non ha alcuna utilità, se non quella di fare affari alle spalle dei cittadini, il Ministro Matteoli farebbe bene ad occuparsi del dissesto idrogeologico e di un Paese che sta letteralmente franando, come dimostra quanto è recentemente accaduto proprio in Calabria". Lo afferma la portavoce dei Verdi, Grazia Francescato, commentando le dichiarazioni del ministro Matteoli sul Ponte sullo Stretto. "Nella scorsa legislatura - ricorda Francescato - noi Verdi eravamo riusciti a spostare risorse sulle vere opere utili che servono al paese, come la messa in sicurezza del territorio. Basti pensare che in due anni eravamo riusciti a far aprire più di 670 cantieri su tutto il territorio nazionale e con la Finanziaria del 2007 avevamo destinato oltre 730 milioni di euro per le azioni di contrasto al dissesto territoriale". "Oggi - conclude la portavoce dei Verdi - tutto quel lavoro é stato cancellato. In compenso il governo continua a fare spot propagandistici su una megaopera inutile, dannosa per l'ambiente ed ignora le vere priorità dei cittadini. In Italia c'é tanto da fare, basti pensare alle bonifiche, al dissesto, agli acquedotti, ma il Governo Berlusconi dichiara sempre di voler fare la cosa sbagliata"

Galati (Pdl) “Il Governo s’impegna a mantenere le promesse”. "Ancora una volta il Governo Berlusconi si impegna a mantenere le promesse fatte, prevedendo un piano da 16,6 miliardi di opere, che verrà approvato venerdì in sede di Cipe. Tra le opere spicca l'ottava meraviglia del mondo, così com'é stato definito da molti il Ponte sullo Stretto di Messina". Lo afferma in una nota il deputato del Pdl, Giuseppe Galati. "Contrariamente - aggiunge - a quanto aveva fatto il precedente Governo di centrosinistra, che per tensioni nella propria maggioranza era stato costretto a cancellare tra le opere infrastrutturali di primaria importanza il Ponte (una scelta che avrebbe causato molti danni dal punto di vista economico per l'erario), questo Governo ha saputo tenere la barra dritta sugli accordi presi con gli elettori e sull'ammodernamento di un paese come il nostro non più procrastinabile". "Bisogna dare atto al Ministro Matteoli - prosegue Galati - di essersi impegnato con solerzia ed abilità, tenendo conto anche dei numeri dei posti di lavoro che queste opere porteranno per l'economia del nostro paese. Il Ponte sullo Stretto porta con sé ragioni di varia natura, non solo legate al suo valore simbolico. E' infatti un'iniziativa ambiziosa che salda in parte il deficit di infrastrutture che tutti i governi d'Italia hanno contratto con il Meridione. Il Ponte costituisce un primato tecnologico di livello mondiale, scatena una scossa di positività e prestigio all'Italia e offre una spinta propulsiva al turismo di un Paese che deve marciare verso una prospettiva di vera competitività".

D’Alia (Udc) “Senza soldi solito spot”. "A sentire il governo e i toni trionfalistici della maggioranza, il Ponte sullo Stretto sembra un'opera di ormai imminente conclusione. A noi invece pare di aver di fronte il solito spot senza alcun riscontro con la realtà". Lo dice il presidente dei senatori dell'Udc, Gianpiero D'Alia. "Se è vero che, in un periodo di 'vacche magre', è stato previsto uno stanziamento 'virtuale' di 1,3 miliardi per l'inizio dell'opera - aggiunge - significa che mancano all'appello oltre 4 miliardi e mezzo, ancor più incerti e futuri, per il suo completamento. In attesa che questi soldi escano da chissà quale cilindro, ci permettiamo di restare modestamente con i piedi ben piantati a terra"

Ass. Tripodi “Il Ministro pensi al sistema dei trasporti”. "Il ministro Matteoli invece dei soliti proclami riguardanti l'inizio dei lavori del Ponte sullo Stretto, opera faraonica, inutile e che avrebbe un impatto devastante dal punto di vista ambientale, farebbe bene ad occuparsi dei veri e sempre più drammatici problemi che riguardando l'intero sistema dei trasporti e delle infrastrutture calabresi". Ad affermarlo, in una nota, è Michelangelo Tripodi, assessore all'Urbanistica e Governo del Territorio e segretario regionale del Pdci, dopo l'annuncio del ministro circa l'inizio dei lavori per la realizzazione del Ponte sullo Stretto entro il 2009. "Mentre il sistema dei trasporti in Calabria è letteralmente al collasso e tutto il territorio è stato colpito da gravissimi fenomeni di dissesto idrogeologico - afferma Tripodi - il ministro Matteoli fa un annuncio che rappresenta un'offesa alla Calabria. Qui la situazione è disastrosa sotto tutti i punti di vista. Treni a lunga percorrenza soppressi, scali merci azzerati, cantieri della A3 abbandonati, statale 106 ionica e statale 182 delle Serre dimenticate, trasporto nello Stretto a singhiozzo e che paradossalmente in poche settimane fa registrare un aumento di circa il 300 per cento dei biglietti, aeroporti penalizzati dalle compagnie aree e da tariffe da capogiro. Mai come in questo momento la nostra regione si è trovata in simili condizioni di isolamento rispetto al resto del Paese". "Roba da terzo mondo - prosegue il segretario regionale del Pdci - con la Giunta Regionale che si trova praticamente sola a far fronte ai giganteschi danni causati dal maltempo. Costretta a prelevare un cifra iperbolica dai fondi europei, oltre un miliardo di euro, per affrontare l'emergenza, visto che il Governo centrale ha stanziato la misera cifra di 55 milioni di euro, cosa che sicuramente non avrebbe fatto se l'emergenza avesse riguardato la Lombardia o qualsiasi altra regione del centro-nord. Questa è la realtà con cui il ministro dovrebbe confrontarsi, invece di fare orecchie da mercante e continuare a prendere in giro a nome del Governo tutti i cittadini calabresi". "E' davvero incredibile - sostiene Tripodi - che ci possa essere un governo e un ministro che invece di pensare a come garantire il diritto alla mobilità per i cittadini calabresi a cui oggi di fatto viene negato, ritengono di porre tra le priorità delle grandi infrastrutture la realizzazione di un ponte sullo stretto a cui sarà difficilissimo accedere, che sarebbe un monumento all'inutilità e uno schiaffo nei confronti della drammatica condizione territoriale e infrastrutturale della Calabria". "Insomma una situazione drammatica - conclude Tripodi - a cui gli spot del ministro Matteoli e del suo capo Silvio Berlusconi servono a ben poco se non a far capire l'arroganza della politica che sta portando avanti il centrodestra nei confronti della Calabria".

 

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