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Situazione "calda" al Papa Giovanni

 

Operai del “Papa Giovanni” sugli scudi “Ci hanno abbandonato”. Struttura bloccata?

28 feb 09 Non ci stanno gli operai dell’Istituto Papa Giovanni di Serra d’Aiello, commissariato, che da ieri sera sono in fibrillazione per la notizia di un eventuale blocco della struttura da parte della magistratura per alcune disfunzioni della stessa e del trasferimento di 220 pazienti in altre cliniche. “Così facendo l’istituto non ha motivo d’esistere” gridano gli operai da questa mattina in assemblea davanti la struttura e che paventano il blocco totale della stessa chiudendo i cancelli e passando all’autogestione. “Nessuna comunicazione è arrivata” afferma il sindacalista della Cisal Nicola Chiarello “e gli operatori si sentono abbandonati al loro destino”, Al suo interno oltre 300 pazienti sono in cura da parte di oltre 400 operatori che di ora in ora attendono una risposta dal direttore generale dell’Azienda Sanitaria, Franco Petramala, convocato in un incontro che potrebbe tenersi tra oggi e domani. Preoccupati anche da alcune bordate di una certa stampa interessata ad alimentare tensioni. Chissà perchèi. “Qui non c’è stata nessuna fuga di gas e non mancano ne acqua corrente e ne energia elettrica” confidano ai cronisti giunti sul posto. Da stamattina, davanti la struttura stazionano anche gli agenti della Digos della Questura di Cosenza ed carabinieri di Aiello Calabro per vigilare sullo svolgersi pacifico dell’assemblea. La struttura, che giusto due giorni fa aveva visto uno spiraglio di luce con la firma del protocollo d’intesa tra la proprietà, l’Arcivescovado di Cosenza e la Fiorile s.r.l. , non trova pace e dopo le indagini serrate della Guardia di Finanza che hanno tolto il velo ad una situazione drammatica che si celava dietro i cancelli dell’istituto con malati abbandonati a se stessi ed a disvelare una struttura fatiscente, rimane al centro di frenetiche indagini della Procura di Paola. Dopo l’arresto di Mons. Luberto ed il commissariamento dell’istituto che ad oggi sta portando anche positivi risultati grazie alla azione decisa del commissario, la dottoressa Signorelli, che ha messo a registro quanto di sua competenza portando un po di tranquillità in loco, si attendono, a giorni, ulteriori sviluppi che possano anche tranquillizzare le 400 famiglie degli operatori che ci lavorano.

 

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