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Fondi maltempo, polemiche

 

Fondi maltempo, altre polemiche. Ma continuano le frane

24 feb 09 "Sui danni causati da maltempo in Calabria abbiamo già parlato con il governo che è stato attento e ineccepibile. Ha dato più di 50 milioni di euro, ma non possiamo lasciare il territorio in quelle condizioni". Lo ha affermato il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, a margine di un incontro a Roma per parlare degli ecomostri presenti in Calabria. "Abbiamo preso - ha aggiunto Loiero - una cifra iperbolica dai fondi europei, pari a 940 milioni di euro". Ma in questo modo, ha sottolineato il governatore della Calabria, sono state sottratte risorse "a quella gerarchia di necessità che ci sono in Calabria".

Botta e risposta tra PDL “fondi chiusi” e Portavoce Loiero “Una pantomima”. I gruppi del centrodestra della Provincia di Cosenza sottolineano, in una nota, "le inadempienze della Regione e della Provincia di Cosenza in materia di Protezione Civile e di difesa del suolo e prevenzione dei rischi idrogeologici". Secondo i consiglieri provinciali, "Loiero fa il gioco delle tre carte insieme ad Oliverio e continua a tenere chiusi nei suoi cassetti i 55 milioni di euro prontamente stanziati dal Governo Berlusconi. E, anziché attivarsi per porre rimedio ai disastri presenti sul territorio e recare sollievo alle popolazioni, promuove incontri inutili e demagogici e convoca tavoli tecnici, anticipando di fatto la campagna elettorale per le provinciali nel tentativo pietoso di accreditare al Centro Sinistra improbabili meriti". "Loiero - si afferma ancora nella nota - cerca di nascondere la propria inadeguatezza e le responsabilità amministrative della Regione lanciando attacchi ingenerosi e di cattivo gusto al sottosegretario Mantovani ed ai deputati del Governo Berlusconi, che hanno invece dato prova di sensibilità e vicinanza ai calabresi ed alla Calabria, con in testa il sen. Antonio Gentile. Il Governatore tenta di prendere in giro le popolazioni colpite dall'emergenza maltempo, cercando di nascondere la propria inerzia amministrativa. Ma ci dica perché non spende i soldi tempestivamente stanziati da Roma. Dia conto di che cosa hanno fatto lui ed Oliverio, anzi, di cosa non hanno fatto, per Fagnano Castello in cui le bare del cimitero si trovano per la strada. Ci dicano, lui e l'ineffabile presidente della Provincia di Cosenza, dove ed in che modo sono, anzi, non sono, intervenuti. La verità è che la Regione si è dimostrata assolutamente impreparata ad affrontare una emergenza di tale portata: tanto è certificato dalla bocciatura del capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, dalla cui relazione alla Commissione Ambiente del Senato emerge che le cause del dissesto in atto sono 'la mancanza di opere di ingegneria, la cattiva manutenzione e controllo del territorio e soprattutto 'una gestione urbanistica scriteriatà e che 'il Sistema regionale di Protezione civile ha messo in atto azioni non sistemiche ne' sistematiche, ossia che si limitano a fronteggiare l'evento in corso, prescindendo da un'attività ordinaria di preparazione e pianificazione che al contrario in Calabria si rivela assolutamente inadeguata". I hruppi del Centro Destra chiedono, inoltre, "che fine abbia fatto il Programma provinciale di previsione e prevenzione del rischio nella Provincia di Cosenza, per il quale sono stati sborsati dall'Ente ingenti fondi solo per aumentare le consulenze esterne ma che, stando a quanto appare sul Portale Web ufficiale della Provincia, sembra essere fermo ad una versione dell'anno 2004 senza essere diventato mai operativo. Un esempio eclatante di come in questi cinque anni siano state sprecate solo risorse economiche, senza nessuna ricaduta reale per la popolazione. Uno scandalo enorme, che rappresenta la cifra del modo di amministrare di Oliverio, teso alla costruzione di una immagine di facciata che non ha nessuna sostanza nel fondo". Il Centro Destra ricorda che "la Provincia di Cosenza ha competenze precise in materia, che dovrebbero essere gestite dal settore Difesa del suolo e Protezione civile, ma non si ha nessuna notizia, in questo quinquennio, di azioni di prevenzione e sensibilizzazione promosse dall'Ente e di interventi con tecniche di ingegneria naturalistica. Risulta invece che soltanto in piena emergenza ed ormai a ridosso della campagna elettorale, e precisamente il 17 febbraio scorso, il Presidente della Provincia si sia svegliato dal proprio torpore promuovendo un incontro con l'Anas con l'obiettivo della creazione di una rete infrastrutturale sicura ed efficiente. Peccato, però, che 28 strade provinciali continuavano a franare, portandosi dietro case e fango". "Il Presidente della Provincia - conclude la nota - la smetta di fare l'immobiliarista e dia risposte serie ai cittadini che hanno perso la casa per colpa delle sue inefficienze, dei suoi ritardi e della cattiva politica di questa Amministrazione".
La replica del portavoce “Una pantomima”. “La lezione mediatica berlusconiana (“smentire A e affermare B”) messa in atto dai consiglieri provinciali di centrodestra alla provincia di Cosenza, finisce per diventare una scenetta comica, ridicola e in questo caso anche indecente”. Lo afferma Pantaleone Sergi, portavoce del presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, a proposito dell’accusa mossa allo stesso presidente di tenere chiusi nei suoi cassetti i fondi che il governo nazionale ha destinato alla Calabria per l’emergenza maltempo. “Capisco che siamo in campagna elettorale e il Pdl attaccando Loiero tenti di mettere in difficoltà il presidente della Provincia Oliverio il cui operato nell’emergenza maltempo è stato encomiabile – aggiunge Sergi – ma non si può mistificare la realtà, manipolandola a proprio piacere. E la realtà è che il governo ha stanziato per la Calabria ma non erogato, pochi spiccioli, 55 milioni a fronte del miliardo e trecento milioni di fondi che la giunta Loiero ha destinato per affrontare i danni”.
“Ben sanno i sindaci di centrosinistra e di centrodestra che hanno preso parte all’assemblea di Lamezia quale sia la verità – afferma ancora Sergi – e quali siano i programmi e gli organismi vecchi e nuovi, a incominciare dalla Protezione Civile regionale che sarà ulteriormente potenziata, che il presidente Loiero, anche nella sua veste di commissario governativo, ha messo su per dare risposte immediate ai calabresi”.
“E’ indecente fare campagna elettorale sulla pelle dei calabresi, in una situazione così delicata per tutti – conclude Sergi – ma sia il sottosegretario Mantovani sia i parlamentari calabresi del Pdl e, tramite loro anche i consiglieri provinciali, sanno che i fondi stanziati dal governo nazionale, se va bene, saranno accreditati solo tra un mese. Nel frattempo, per le prime necessità, si provvederà con fondi regionali, quelli recuperati prontamente da Loiero”.

Laratta (PD) “Uno scherzo visita Berlusconi”. "Apprendiamo che il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, sorvolerà la Calabria in elicottero per verificare di persona i danni che l'ondata di maltempo ha fatto su tutti i nostri territori". Lo afferma, in una nota, il deputato del Pd Franco Laratta. "Ora - aggiunge - le cose sono due: o si tratta della registrazione di una puntata di Scherzi a parte oppure Berlusconi, com'é nel suo stile, trasformerà anche questa tragedia in farsa! Il Presidente si risparmi un fatica cosi pesante, tenuto conto della sua età e dei gravosi impegni quotidiani. Eviti di scivolare pesantemente nel ridicolo. Semmai vuole venire in Calabria a toccare con mano i disastri del maltempo, scenda in auto sull'A3, attraversi ponti, strade e ferrovie, vada nei comuni disastrati e alluvionati". "Soprattutto si ricordi - dice ancora Laratta - che mentre la Regione Calabria ha fatto uno sforzo eccezionale stanziando, proprio ieri, oltre 900 milioni di euro per gli interventi straordinari relativi al dissesto idrogeologico in Calabria, il suo Governo ha deciso di intervenire con 50 milioni di euro! Forse non basteranno nemmeno per pagare i costi della sua traversata in elicottero per le martoriate terre di Calabria!"

Frana a Rossano a rischio scuole. Una frana si è staccata da un costone a Rossano mettendo a rischio due scuole che oggi, comunque, sono chiuse per il carnevale. La frana, di una lunghezza di una sessantina di metri per dieci metri di profondità ha interessato la parte antistante il liceo scientifico. Il rischio, secondo quanto si è appreso, è che frani la parte rimasta sul costone che andrebbe a precipitare sul sottostante edificio che ospita l'istituto tecnico industriale. La zona è stata transennata. Sul posto è atteso l'arrivo di un geologo della Provincia di Cosenza per un sopralluogo. Sulla zona oggi c'é il sole. Intanto gli studenti del liceo scientifico e dell'istituto tecnico industriale di Rossano, interessati oggi da una frana andranno regolarmente a scuola, domani. La decisione è stata presa al termine di un incontro tra i tecnici della Provincia di Cosenza e del Comune. Secondo l'ingegnere Francesco Molinari della Provincia, che ha effettuato un sopralluogo, i due istituti sono agibili e domani gli studenti potranno fare lezione regolarmente, dopo la chiusura di oggi dovuta al carnevale. Per precauzione è stata disposta la chiusura di tre aule dell'istituto industriale, ma il dirigente scolastico provvederà ad ospitare gli studenti in altre classi per garantire lo svolgimento delle lezioni. Molinari è in attesa della relazione tecnica del progettista e del geologo dei due istituti scolastici. Nel primo pomeriggio preparerà la sua relazione sullo stato dei due istituti e chiederà all'impresa che ha realizzato i due edifici scolastici di intervenire al più presto per il ripristino.

 

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