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Nuovo documento Copasir sull'archivio Genchi

Nuovo documento Copasir sull’archivio Genchi. Nel mirino utenze parlamentari e alte cariche istituzionali

17 gen 09 Archivio Genchi, Copasir secondo atto: un secondo e più specifico documento del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica è stato approvato oggi a San Macuto e trasmesso ai presidenti dei due rami del Parlamento. Contiene maggiori dettagli sulle utenze di parlamentari ed alte cariche Istituzionali, finite nel mirino di Gioacchino Genchi, consulente dell'ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris nell'ambito delle inchieste 'Whi Not' e 'Poseidone'. Fa seguito alla reazione inviata la scorsa settimana e relativa ai "rischi per l'efficienza dei servizi per la sicurezza". Con il documento approvato oggi, secondo quanto si apprende, si informano i due rami del Parlamento sugli elenchi specifici dei telefoni di Camera e Senato e contiene considerazioni politiche più stringenti sulle acquisizioni effettuate da Genchi relative a utenze riconducibili a soggetti istituzionali e si suggeriscono alcune iniziative per fare fronte alle "violazioni" riscontrate dal Copasir. Anche questa documentazione sarà inoltrata alla procura della Repubblica di Roma che ha aperto un fascicolo su Genchi e dove la prima relazione del Comitato è già all'esame dei procuratori aggiunti Nello Rossi e Achille Toro. La Relazione inviata dal Copasir alla Camere il 12 febbraio aveva già evidenziato l'acquisizione di un elevato numero di intestazioni anagrafiche e di tabulati di traffico telefonico. Tra le utenze individuate quelle riferite al Procuratore nazionale antimafia e ad altri magistrati della Direzione Nazionale Antimafia e della Dda di Reggio Calabria, a tredici parlamentari, tra cui il Presidente del Consiglio, il ministro e il viceministro dell'Interno ed il ministro della Giustizia appartenenti a diverse compagini governative, a cinque partiti o gruppi politici, alla Camera dei deputati e al Senato della Repubblica (segreteria del Presidente), alla Presidenza del Consiglio, ai principali ministeri, ai vertici della Guardia di finanza, al capo degli ispettori del Ministero della giustizia e all'ambasciata degli Stati Uniti in Italia. In tutti questi casi sono stati richiesti e acquisiti i dati di traffico telefonico. Risultano, inoltre, - secondo quanto si legge nella prima Relazione trasmessa al Parlamento - essere state richieste le intestazioni anagrafiche di cinquantadue utenze telefoniche fisse e mobili riconducibili al Consiglio superiore della magistratura e di quattordici utenze fisse del Segretariato generale della Presidenza della Repubblica. E il 20 febbraio prossimo la legittimità delle indagini eseguite da Genchi e il rispetto o meno delle norme nell'affidamento a lui delle deleghe da parte di de Magistris saranno al vaglio della sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura. In quella sede si verificherà se le accuse mosse a Genchi e a De Magistris nella relazione inviata ai presidenti di Camera e Senato dal presidente del Copasir Francesco Rutelli reggeranno anche nel 'processo' contro il magistrato chiesto dall'allora procuratore generale della Cassazione Mario Delli Priscoli

Arriva in procura la relazione del Copasir. E' arrivata alla procura di Roma la relazione del Comitato per la sicurezza della Repubblica (Copasir) sull'istruttoria svolta sul cosiddetto archivio Genchi nel quale sono contenuti anche informazioni e tabulati telefonici di responsabili e funzionari dei servizi di sicurezza. La relazione è finita al vaglio dei procuratori aggiunti Nello Rossi e Achille Toro, titolari degli accertamenti avviati dopo l'invio delle carte sul caso Genchi da parte della magistratura di Catanzaro. L'ex consulente, tra gli altri, dell' ex pm Luigi De Magistris è indagato nella capitale per abuso d'ufficio e violazione della legge sulla privacy relativamente al trattamento dei dati sensibili. La procura attende ora dal Copasir l'intero carteggio dell'attività svolta. Tra le iniziative che la procura di Roma adotterà nelle prossime settimane ci sarà proprio l'interrogatorio di Genchi.

Nuove comunicazioni alle Camere. Un nuovo documento del Copasir (comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica) verrà trasmesso ai presidenti dei due rami del Parlamento con dettagli più stringenti dal punto di vista politico e che fanno riferimento alle utenze di parlamentari ed alte cariche Istituzionali, finite nel mirino di Gioacchino Genchi, consulente dell'ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris, nelle indagini Why not e Poseidone. Dopo aver inviato la scorsa settimana al Parlamento la relazione sui "rischi per l'efficienza dei servizi per la sicurezza" (un' analisi di lacune e criticità che hanno comportato rischi per l'efficienza dei servizi segreti), il Copasir è tornato oggi a riunirsi a San Macuto e ha approvato una serie di comunicazioni 'specifiche', che saranno trasmesse ai Presidenti delle Camere. Inseriti dal Copasir in questo secondo documento anche gli elenchi specifici dei telefoni di Camera e Senato con "acquisizioni significative" di interesse delle istituzioni, comprese una serie di "osservazioni" di interventi per fare fronte alle lacune e alle anomalie riscontrate dal Comitato nel corso dei suoi lavori. "Abbiamo lavorato nel pieno rispetto delle norme, dal momento che il Comitato non è un soggetto giudicante né inquirente, ma si occupa della sicurezza della Repubblica, che è stata messa in discussione dalla elaborazione di dati sensibili, evidentemente non utili ai fini delle indagini", ha spiegato un membro del Copasir. "Adesso spetta al Parlamento il difficile compito di legiferare con equilibrio. Sarà poi la Procura della Repubblica ad individuare gli eventuali reati commessi e, in quella sede tutti i soggetti coinvolti si potranno difendere".

 

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