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Ferrovie , Trenitalia controbatte

FS sulla difensiva, nessun disimpegno in Calabria: traffico merci in calo, lavori per potenziamento rete. Ancora polemiche

24 feb 09 Non c'é nessun disimpegno da parte delle Ferrovie dello Stato nei confronti della Calabria. E' quanto si afferma in un comunicato del Gruppo Fs circa "le recenti polemiche sulla chiusura degli scali merci ferroviari di Lamezia Terme e di Cosenza e sul presunto abbandono del servizio di trasporto ferroviario delle merci e degli Eurostar e, più in generale, della media lunga percorrenza da e per la Calabria". "Per quanto riguarda gli scali merci - è scritto nel comunicato - Trenitalia è disponibile e pronta ad effettuare trasporti da e per tutti gli impianti calabresi. Naturalmente la presenza in un settore e l'impiego di risorse umane e materiali sono funzione diretta del volume di business presente. In condizioni di una contrazione della domanda, e quindi del relativo giro di affari, non è economicamente corretto sovradimensionare i relativi asset, questo perché le risorse pubbliche a disposizione devono essere valorizzate al meglio, evitando gli sprechi degli anni passati laddove non esista una evidente prospettiva di ritorno economico". "In ogni caso - prosegue la nota - Trenitalia, grazie all'organizzazione flessibile di cui si è dotata, può rispondere in ogni momento ed in tempo reale ad una crescita della domanda, mettendo a disposizione tutti i treni che il mercato calabrese richiederà. Vale tuttavia la pena di ricordare, tra l'altro, che ormai da diversi anni il mercato ferroviario merci in Italia è liberalizzato. Lungo la rete ferroviaria italiana operano ad oggi altre 14 società private in grado di offrire un servizio ferroviario analogo a quello svolto da Trenitalia". "Addirittura assurda - è scritto nel comunicato - oltreché priva di ogni fondamento, risulta invece l'ipotesi ventilata nei giorni scorsi da alcuni sindacati di una 'strategia di Trenitalia' per interrompere definitivamente la corsa dei treni a lunga percorrenza e degli Eurostar nella stazione di Lamezia Terme. Iniziano infatti domani 25 febbraio gli improrogabili lavori di rifacimento e di rispristino della tratta ferroviaria Vibo Pizzo - Mileto danneggiata dalle frane lo scorso dicembre. Il nuovo temporaneo orario dei treni, predisposto dal Gruppo FS e presentato nei tempi previsti alla Regione, ottimizza tutte le risorse disponibili rispetto alle potenzialità della rete calabrese e della linea a binario unico Eccellente - Rosarno su cui saranno costretti a circolare per tre mesi i treni tra Lamezia e Reggio Calabria".

Nucera “Decisioni sconcertanti”. "Le decisioni sconcertanti adottate da Trenitalia di intraprendere lavori di manutenzione nella tratta Vibo-Pizzo-Mileto, la chiusura dello scalo merci di Cosenza-Lamezia e la scelta praticamente di annullare gli Eurostar, hanno definito sostanzialmente il blocco del traffico ferroviario da Lamezia, giungendo di fatto a determinare l'isolamento della nostra provincia in entrambe le 'direzioni di marcia'". E' quanto sostiene, in una nota, il capogruppo di Calabria Popolare Democratica, Giovanni Nucera, che sottolinea come "non siano stati previsti collegamenti suppletivi per colmare le lacune del servizio con mezzi in grado di raggiungere celermente Lamezia". "Ancora una volta - prosegue Nucera - Trenitalia ci fornisce un esempio eclatante di miopia gestionale e di una pretestuosa politica aziendale ancorata a logiche obsolete, di chiara natura imprenditoriale a cui è bene che la politica dia una bella scossa, imponendo un'inversione di tendenza netta, chiara con l'obiettivo di tutelare l'esigenza di migliaia di utenti di poter usufruire di mezzi di trasporto indispensabili per motivi di lavoro o di studio, nonché l'economia locale che ha necessità vitale di tali infrastrutture". Per il capogruppo di Calabria Popolare Democratica "la gestione Trenitalia sui versanti Jonico - Tirrenico della provincia di Reggio ha dell'incredibile e, definirla sconcertante nel contesto nazionale e comunitario, è quanto meno riduttivo. Ma Trenitalia pensa in grande, pensa all'alta velocità, alla freccia rossa sulla Roma-Milano e ad una politica aziendale 'all'avanguardià. Che importanza ha poi se interi territori vengono tagliati fuori da ogni collegamento; che importanza ha se gli altri Stati dell'Unione Europea da tempo attuano politiche di forte impatto socio - economico, mediante la realizzazione di reti ferroviarie che hanno consentito il ricongiungimento stabile delle aree territoriali depresse economicamente alle aree industriali, creando così i presupposti per il coinvolgimento delle popolazioni locali alle fasi produttive e di interscambio commerciale". "Risulta quanto meno superfluo rimarcare come sia istituzionalmente vincolante dinanzi a scellerate politiche di aziende nazionali - sottolinea ancora Nucera - imporre una concreta inversione di tendenza a tutela di territori come la nostra provincia che ha subito a torto, tanti, troppi atti di spoliazione di servizi essenziali, preclusivi di per sé per l'avvio di qualsiasi forma di sviluppo, tantomeno turistico. Nonostante qualche spot pubblicitario in voga in questi giorni possa far credere il contrario. Ma non si tratta solo di reti ferroviarie. In Calabria, in realtà, non v'é mai stata una politica dei trasporti". "Anche in questo settore fondamentale per l'economia regionale - sostiene Nucera - vi è il riscontro oggettivo dell'assenza di programmazione, dell'incapacità congenita di attuare 'azioni politiche' per dar vita ad un sistema dei trasporti integrato. Credo che individuare in Trenitalia e R.F.I. i soli responsabili di tale disfacimento sia alquanto riduttivo. Il comunicato dell'esecutivo sulla politica di Trenitalia non fornisce notizie che possano per i calabresi costituire novità eclatanti dai risvolti estremamente negativi. E' bene rammentare che le problematiche denunciate a mezzo stampa dalla Giunta gravano da anni ormai sulla nostra regione ed in particolare sulla nostra provincia, al punto da indurre, qualche anno fa, constatato l'immobilismo della società politica locale a parte qualche eccezione, alla costituzione dei comitati spontanei per la difesa ed il potenziamento della ferrovia Jonica nel Basso Jonio reggino, dinanzi al progressivo smantellamento di strutture, di ogni supporto identificativo del collegamento ferroviario lungo tutto il versante Jonico, lasciando quale unico desolante elemento la strada ferrata ed i treni che 'guardavan innanzi e passavano' senza lasciar traccia del benché minimo servizio pubblico a livello locale".

Sbarra “Iniziative Regione in direzione giusta”. "La richiesta della Giunta regionale al Ministro dei Trasporti di attivazione di un tavolo tecnico-istituzionale al quale far partecipare anche Trenitalia e Rfi per l'esame e le conseguenti determinazioni in ordine al sistema trasportistico e della logistica nella nostra regione va nella direzione da tempo auspicata dalla Cisl". Lo afferma, in una nota, il segretario generale della Cisl della Calabria, Luigi Sbarra. "Occorre bloccare - aggiunge - il progressivo e continuo ridimensionamento delle strutture ferroviarie in Calabria ed avviare un Piano di sviluppo che rilanci investimenti e risorse, programmi e progetti di Trenitalia ed Rfi nella Regione. Forti e allarmati sono oggi le preoccupazioni per il futuro del trasporto ferroviario in Calabria. Il continuo processo di ridimensionamento delle strutture FS sul territorio calabrese, nonché la strutturale marginalizzazione derivante dalla persistente politica di disimpegno, attuata da tutte le società del gruppo FS, Trenitalia in testa, stanno per collocare la nostra regione fuori dal reticolo dei collegamenti nazionali e quindi degli investimenti e della modernizzazione dei servizi ferroviari". Secondo Sbarra, "in questa scellerata ottica aziendale si inserisce la unilaterale decisione, della Divisione Cargo, di chiudere gli scali merci di Lamezia Terme e di Cosenza già a partire dal primo marzo prossimo, mantenendo totale disinteresse anche su Villa San Giovanni e soprattutto nel Porto di Gioia Tauro".

Perrelli “Trenitalia penalizza provincia Cosenza”. Il presidente nazionale del Patto per il Sud per le riforme, Tonino Perrelli, rilancia la problematica del trasporto ferroviario sollecitando interventi da parte della Provincia di Cosenza. "Torniamo ad interessare la squisita sensibilità del presidente Mario Oliverio - afferma Perrelli - che, per i problemi della Provincia resta uno straordinario stakanovista, pregandolo di intervenire adeguatamente presso Trenitalia, perché alcuni Eurostar che risultano essere dei veri e propri mezzi antidiluviani e peggiori degli Intercity, vengano eliminati. Questo stato di cose per la provincia di Cosenza già martoriata dal cattivo tempo e quindi già molto umiliata, perdura". "Trenitalia - prosegue Perrelli - anziché eliminare le sue peggiori vetture le spedisce al Sud e li usa come Eurostar, questi mezzi inefficienti e non funzionali, con i soliti bagni chiusi e costituiscono un grave disagio per i viaggiatori. Auspichiamo che Trenitalia elimini tale situazione paradossale che mortifica i calabresi". "Aggiungiamo a questo, un appello all'Assessore Incarnato - sostiene ancora Perrelli - perché voglia procedere alla nomina della Commissioni Assegnazioni Alloggi dato che in tutta la provincia di Cosenza molti alloggi popolari risultano non assegnati per mancanza di tale Commissione, speriamo che per una volta i nostri appelli vengano ascoltati perché cercano di aiutare la povera gente che è da anni in attese dell'assegnazione". "La Calabria - conclude Perrelli - fino a quando resterà regione del terzo mondo?"

 

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