Dir.resp. Pippo Gatto

De Magistris a tutto campo “Pessima la legge sulle intercettazioni. Non siamo più stato di diritto”

14 feb 09 "Il ddl sulle intercettazioni è una legge pessima, che non ha nemmeno una virgola che possa aiutare il funzionamento della giustizia". Lo ha detto l'ex pm di Catanzaro, Luigi De Magistris, durante un incontro al teatro Puccini di Firenze, aggiungendo: "L'ho studiato con attenzione, e ci sono cose incredibili". Riguardo ai gravi indizi di colpevolezza che sarebbero necessari per dare avvio alle intercettazioni, "che facciamo - ha chiesto De Magistris - quando gli autori sono ignoti, come nella maggior parte dei casi in cui si fanno le intercettazioni?". L'ex pm ha poi aggiunto che "il legislatore dispone che possano essere fatte su querela della persona offesa: ma la persona offesa talvolta non c'é più, e si dovrebbe sapere che, dove la criminalità è così forte da sopprimere le libertà individuali, nemmeno moglie o figli di una persona uccisa sporgeranno querela. Si vuole anche vietare il ricorso ai tabulati se sono ignoti gli autori del reato, ma tantissimi omicidi in Calabria e in Campania sono stati individuati così, perché i tabulati permettono di incrociare i rapporti con le persone e individuare dove le persone si trovavano".

Non siamo uno stato di diritto. "Dobbiamo attivare una vigilanza democratica: personalmente sono convinto che non siamo già più in uno stato di diritto così come l'abbiamo visto consacrato nella Costituzione". Lo ha detto il magistrato Luigi De Magistris intervenendo ad una tavola rotonda su giustizia e informazione, organizzata a Firenze dalla rete Liberacittadinanza. "Qualche mio amico magistrato lo chiama fascismo, qualcun altro parla di autoritarismo: possiamo dargli il nome che vogliamo, anche perché le forme di autoritarismo, di illegalità, di fascismo, possono cambiare, non rimarranno quelle degli anni '20. Ma che ci troviamo sicuramente di fronte a una deriva autoritaria, di pensiero unico, che assomiglia moltissimo a Paesi non di tipo occidentale, mi sembra un dato ormai assolutamente acquisito''

Archivio Genchi. "Io non so se il dottor Genchi ha fatto delle cose corrette o no: ognuno risponde per sé e io posso parlare di me". Lo ha detto l'ex pm di Catanzaro, Luigi De Magistris, parlando del suo ex consulente Gioacchino Genchi in un incontro a Firenze. "Quello che posso dire, però - ha aggiunto De Magistris - é che è un professionista che io ho conosciuto, estremamente capace, consigliatomi da colleghi autorevolissimi di questo Paese, dei quali non faccio i nomi perché altrimenti rischiano anche loro di essere un bersaglio". "Genchi - ha aggiunto l'ex pm - ha fatto indagini sulle stragi di Capaci e di via D'Amelio: nella sua perizia depositata al processo Borsellino-bis ci si avvicinava a capire il ruolo del Castello Utveggio, che si trovava di fronte alla casa della madre di Paolo Borsellino, dove, secondo una ipotesi investigativa molto seria, c'era una centrale del Sisde. Non si parlava di ladri di polli o di galline, ma di punti nodali della storia del Paese".