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Agricoltura in crisi

 

Allarme degli agricoltori della CIA: in 10 anni perse mezzo milione di aziende. Il neo presidneet Barbarossa accusa “Disinteresse del Governo”

07 feb 09 "In dieci anni l'agricoltura ha perso circa 500 mila imprese e il reddito ha perso valore". E' quanto ha detto il presidente della Confederazione Italiana Agricoltori, Giuseppe Politi, nel corso dell'assemblea provinciale di Cosenza. "Tutto questo è avvenuto - ha aggiunto - nonostante l'agricoltura italiana sia per qualità la migliore in ambito europeo. C'é qualcosa all'interno della politica agricola nazionale che non permette questo passo in avanti". "In questo momento - ha proseguito Politi - c'é il rischio che l'agricoltura italiana ritorni al sommerso o che molte imprese addirittura chiudano. C'é una consapevolezza forte del valore dell'agricoltura e del fatto che essa non è solo economia, non è solo produzione ma è anche ambiente, territorio, cultura. Se questo è vero, com'é vero, perché non si riesce a valorizzarla adeguatamente per dare sicurezza, sviluppo, certezze che siano in grado anche di attrarre i giovani?". "L'incertezza economica - ha concluso - che si vive rafforza l'idea che ritornare all'economia reale può essere una grande opportunità per l'agricoltura. Ma bisogna essere conseguenti. In Italia nessuno si è accorto del ruolo che può giocare l'agricoltura".

Barbarossa eletto presidente provinciale CIA. Francesco Barbarossa è il nuovo presidente provinciale della Confederazione italiana agricoltori (Cia) di Cosenza. La sua nomina, è scritto in un comunicato, è avvenuta stamani, durante i lavori dell'assemblea provinciale in corso di svolgimento a Rende. La proposta di eleggere il vice presidente vicario dell'Organizzazione è stata avanzata dal presidente nazionale della Cia, Giuseppe Politi, a nome della presidenza provinciale ed è stata accolta all'unanimità. Barbarossa succede a Italo Garrafa, scomparso il 4 dicembre scorso. Barbarossa ha ringraziato tutti "per lo spirito che in questa fase è stato dimostrato dal gruppo dirigente di Cosenza che è riuscito a fare quadrato attorno ad un insegnamento, quello di Garrafa, improntato all'unità, volta ad affrontare i problemi dell'agricoltura calabrese". "Soddisfazione e malinconia mi attraversano in questo momento", ha detto appena eletto Barbarossa, proponendo un minuto di silenzio per ricordare il presidente Italo Garrafa. Politi, è scritto nella nota, ha detto che la scelta di Barbarossa, maturata alla fine di un percorso svolto dallo stesso presidente nazionale durante il quale ha ascoltato i massimi dirigenti della Confederazione, si pone in continuità. "Sono certo - ha dichiarato il presidente regionale, Giuseppe Mangone - che coloro che guideranno l'organizzazione sino al congresso del 2010 saprà essere all'altezza della situazione, seppure in un momento di difficoltà del settore e dell'intero Paese". I lavori sono proseguiti con la Direzione provinciale che ha eletto vice presidente vicario, all'unanimità, Luigi Filicetti e Giuseppe Ferraro, già presidente del comprensorio dell'Alto Jonio cosentino, vice presidente.

Disinteresse del Governo. Dei problemi dell'agricoltura e del "disinteresse" del governo nei confronti del settore si è discusso nel corso dell'assemblea provinciale della Confederazione Italiana Agricoltori di Cosenza, svoltasi stamani a Rende. Alla riunione, la prima dopo la scomparsa di Italo Garrafa, ricordato da tutti gli intervenuti, hanno partecipato, oltre numerosissimi soci, il presidente nazionale della Cia, Giuseppe Politi e quello regionale, Giuseppe Mangone. "C'é la necessità - ha sostenuto Politi - di tornare a fare sindacato. Quello che vale per gli agricoltori vale anche per noi. Da soli non si va da nessuna parte". Il neo presidente della Cia provinciale di Cosenza, Francesco Barbarossa, intervenendo dopo la sua elezione ha parlato di "grande precarietà della campagna italiana. E' crollata la competitività, vanno a picco le esportazioni. Sono ridotti i redditi e le aree rurali diventano elemento di disagio. I produttori registrano difficoltà quotidiane. Gli oneri contributivi e burocratici pesano sulle imprese. La Confederazione ha chiesto un preciso segnale al governo, ma la risposta che attendevamo non c'é stata. Solo un decreto iniquo sulle quote latte e poi esigue risorse per le calamità naturali. Al persistente disinteresse la Cia nazionale ha risposto decidendo di riprendere la mobilitazione. Gli agricoltori vogliono serietà e concretezza. La crisi che stiamo vivendo è la più difficile degli ultimi trenta anni e solo il governo non ne ha ancora compreso la portata". Prima di Politi e di Barbarossa sono intervenuti il dirigente dell'Assessorato regionale all'Agricoltura, Mario Toteda, che ha riferito dei buoni risultati conseguiti dal Piano di Sviluppo Rurale presentato dalla Regione Calabria; Benedetto Di Iacovo, presidente della Commissione regionale per l'emersione; Pietro Tarasi, presidente della Coldiretti di Cosenza, che ha fatto riferimento alle emergenze da affrontare ma anche all'agricoltura che è divenuta un'opportunità, "un comparto ancora più importante di quello dell'auto"; Mimmo Liguori, presidente comunale della CIA di Cerchiara di Calabria; Mimmo Pappaterra, presidente del Parco Nazionale del Pollino secondo il quale Barbarossa "eredita una storia forte e autorevole". Per Franco Pacenza, consigliere regionale della Calabria, tra l'altro, "il sistema della ricerca in agricoltura non può essere affidato ad una fondazione. Lo deve fare la struttura pubblica". Pietro Armentano, presidente della Comunità Montana italo-arbereshe del Pollino, ha esaltato il contributo offerto nella redazione del Piaer mentre Donatella Laudadio, assessore al Lavoro della Provincia di Cosenza ha rivolto un tributo alla memoria di Garrafa e ha rivolto gli auguri a Barbarossa "che raccoglie - ha detto - un'eredità pregna di valori piuttosto importante perché rara". Infine il riferimento alla presenza delle donne in agricoltura, in Calabria (lavoratrici e imprenditrici) che necessitano di servizi e l'appello "perché anche la nostra agricoltura diventi virtuosa e tecnologica, formando gli alunni delle scuole ai quali rendere l'agricoltura appetibile". Mario Oliverio, presidente dell'Amministrazione provinciale di Cosenza ha parlato di passaggio importante "per rilanciare in maniera unitaria le funzioni di un'Organizzazione fondamentale per il settore agricolo". Poi un ampio riferimento alla questione del dissesto idrogeologico e al ruolo che l'agricoltura deve esercitare per proteggere il territorio. Oliverio ha annunciato che nel preparare il nuovo programma per la Provincia partirà già da lunedì incontrando proprio le Organizzazioni professionali.

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