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Indagati i vertici dell'Asp di Cosenza
Indagati i vertici dell’Asp di Cosenza per la stabilizzazione dei precari 05 dic 09 Sei avvisi di garanzia sono stati notificati ad altrettanti dirigenti dell’Asp di Cosenza. Il provvedimento della procura della repubblica del capoluogo bruzio riguarda la stabilizzazione dei precari all’interno dell’ASP di Cosenza a seguito dell’accorpamento delle quattro ex ASL. I reati contestati sono: abuso d’ufficio, tentato abuso d’ufficio, truffa e falso. I destinatari sono il direttore generale dell’ASP Franco Petarmala, il direttore sanitario Antonello Scalzo, l’ex dirigente amministrativo Filomena Panno. Avvisi di garanzia sono stati notificati anche per ai funzionari amministrativi Remigio Magnelli, Michele Fazzolari e Daniele Belluscio. Per il direttore generale Franco Petramala, invece, l’accorpamento sarebbe stato legittimo. Numerosi atti, infine, sono stati acquisiti dai carabinieri nella sede centrale dell’ASP di Cosenza .I sei dirigenti hanno 20 giorni di tempo per chiedere di essere interrogati. Limido: noi lo avevamo denunciato. ''In questi casi potremmo dire: lo avevamo detto e denunciato attraverso un'interrogazione. Stiamo parlando delle gravi irregolarita' emerse dall'Asp di Cosenza in merito a quelle strane stabilizzazioni effettuate dall'Azienda sanitaria cosentina nei mesi passati''. A sostenerlo e' il consigliere regionale de La Destra, Gabriele Limido, in merito all'inchiesta della Procura di Cosenza su presunte irregolarita' nella stabilizzazione di precari nell'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza nell'ambito della quale emessi sei avvisi di garanzia uno dei quali nei confronti del direttore generale dell'Asp, Franco Petramala. ''I sei avvisi di garanzia recapitati dalla procura di Cosenza a dirigenti e funzionari dell'Asp, tra cui il direttore generale - ha aggiunto Limido - sono una prova che c'era qualcosa di poco chiaro in tutte quelle pratiche di assunzioni. Adesso aspettiamo che la magistratura definisca, al piu' presto, ogni punto oscuro della questione, soprattutto a tutela e garanzia degli avvisati''. ''Il 3 giugno, prima del clamore e delle polemiche che sono susseguite - ha proseguito - e' stata presentata un'interrogazione regionale, a mia firma, sul caso, dove si evidenziava la poca chiarezza nella stabilizzazione di alcuni lavoratori co.co.co da parte dell'Asp cosentina. Nell'interrogazione, che ancora non ha avuto risposta, si parlava di 'atto illegale' nell'assunzione in via definitiva di qualche dipendente che non aveva diritto a tale regolarizzazione''. ''Una brutta storia - ha concluso Limido - che Loiero ha tentato di dimenticare, ma che il Corriere della Sera, lo scorso 27 novembre, con un articolo di Sergio Rizzo glielo ha bruscamente ricordato. Articolo che metteva in risalto anche l'interrogazione presentata da Gabriele Limido sul caso''.
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