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A Rossano sperimentazione di vaccino contro la leucemia
Sperimentazione di vaccino contro la leucemia, presentati risultati a Rossano 21 dic 09 Sono stati presentati questa mattina i risultati ad interim della sperimentazione avviata dal Reparto di Oncologia di Rossano e coordinata dalla prof.ssa Bocchia dell’Università di Siena sull’impiego clinico (studio di fase II) di un vaccino che potrebbe consentire di guarire la leucemia mieloide cronica. I risultati fin qui ottenuti dall’equipe medica, costituita da specialisti ematologi di cinque tra le più prestigiose università italiane, erano stati precedentemente illustrati nel corso del 51 Meeting della Società Americana di Ematologia che si è tenuto a New Orleans la prima settimana di Dicembre. La sperimentazione clinica ha visto coinvolto 5 tra le più prestigiose ematologie universitarie italiane nell’ambito del gruppo collaboratore GIMEMA (Gruppo Italiano malattia Ematologiche dell’adulto) e l’Unità operativa di Oncologia di Rossano che, avendo arruolato nello studio il maggior numero di casi, e’ diventato il centro principale di riferimento per la conduzione della sperimentazione, grazie all’approvazione tempestiva del Comitato Etico dell’ASP di Cosenza. Franco Petramala-,Direttore Generale dell’ASP, ha evidenziato l’importanza scientifica dello studio in corso, Le ricerca – ha spiegato- è orientata verso un nuovo approccio terapeutico che consentirà di evitare il ricorso alla chemioterapia, attraverso il potenziamento delle difese immunitarie del paziente. Si tratta di una innovazione estremamente significativa- ha commentato il DG. I vantaggi legati al vaccino, infatti,- ha continuato- potrebbero consistere nella guarigione della malattia senza più ricorrere alla somministrazione giornaliera del farmaco con un’evidente ricaduta sulla qualità della vita dei pazienti insieme a una sensibile riduzione dei costi della spesa farmaceutica”. E’, inoltre, motivo di soddisfazione – ha concluso Petramala- che un presidio ospedaliero della nostra provincia sia coinvolto ,con un ruolo di primo piano, in una sperimentazione di importanza internazionale. E’stato Francesco Iuliano, Direttore Unità operativa di Oncologia di Rossano a illustrare i contenuti della sperimentazione e i risultati raggiunti. “La Leucemia mieloide cronica- ha affermato Iuliano- rappresenta un terzo di tutte le leucemie dell’adulto e fino a dieci anni fa era considerata una malattia mortale a meno che non si ricorresse al trapianto di midollo osseo, opzione possibile per una piccola percentuale di pazienti”. “L’introduzione del Glivec (farmaco a bersaglio molecolare) dal 2000 – ha continuato- ha modificato la storia naturale della malattia consentendo a circa l’80% dei pazienti di essere sopravviventi a dieci anni senza segni evidenti di malattia. Prima di questo farmaco il 50% dei pazienti moriva entro due anni dalla diagnosi. Purtroppo alla sospensione della terapia con Glivec la metà dei pazienti in un tempo più o meno breve rivede comparire i sintomi e le alterazioni ematologiche tipiche della leucemia. Questo ha portato a ritenere che il Glivec non è capace di eradicare la neoplasia, ma solo di controllarla molecolarmente. Per questo motivo la professoressa Monica Bocchia dell’Università di Siena ha costruito in laboratorio una particolare proteina capace, se somministrata sotto cute, di evocare una risposta immunologica contro le cellule leucemiche. Da qui è nata l’idea di vaccinare i pazienti affetti da LMC con l’obiettivo di guarirli definitivamente tramite l’eliminazione di ogni residuo di malattia”. I risultati - ha commentato Iuliano- sono estremamente incoraggianti: il 54% dei pazienti vaccinati a distanza di 18 mesi non hanno segni di malattia anche a livello molecolare mentre nei restanti si è registrataun’ulteriore riduzione dei valori della proteina responsabile della malattia. Questo non si era riuscito ad ottenere con la sola terapia farmacologica. Alla Conferenza hanno partecipato il Direttore Generale dell’Asp Franco Petramala, Il Direttore Sanitario, Antonello Scalzo, il Direttore Sanitario del Presidio Ospedaliero di Rossano, Luigi Palumbo e il Direttore dell’Unità Operativa di Oncologia dell’Ospedale di Rossano, Francesco Iuliano .
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