L’Aiop denuncia costi ingenti per la gestione degli ospedali di Lamezia, Soveria, Melito, Soverato, Vibo, Gioia

15 di 09 La giornata di audizioni della Commissione Parlamentare d'inchiesta sugli errori sanitari, presieduta da Leoluca Orlando, si è conclusa con l'audizione della delegazione dell'AIOP guidata dal presidente nazionale Enzo Paolini e dal presidente regionale Marcello Furriolo”. E’ quanto afferma l'Aiop Calabria in una nota a firma del direttore generale, Bernardo Scarpino. “Erano appena trascorsi 10 minuti –scrive Scarpino- e il presidente della Commissione, di fronte alle cifre del disastro sanitario in Calabria esibite dal presidente Paolini, dichiarando il suo stupore per i dati che non conosceva e che nessuno gli aveva fornito, decideva di aggiornare l'incontro al mese di gennaio invitando il presidente Paolini a fare avere alla Commissione, con procedura formale, una relazione completa dei dati sulla situazione denunciata.- Nello specifico la Commissione ha registrato, con grande stupore, alcuni dati forniti dalla delegazione dell'AIOP.- In particolare hanno colpito i dati riguardanti gli ospedali di Lamezia che, a fronte di costi per un totale di 55 milioni di euro, eroga prestazioni e servizi per un totale di 36 milioni. L'ospedale di Soveria Mannelli produce costi per 24 milioni ed eroga prestazioni e servizi per 6 milioni circa. L'ospedale di Soverato costa 27 milioni circa e produce per 10 milioni. L'ospedale di Vibo costa 49 milioni e produce per 23 milioni. L'ospedale di Melito costa 20 milioni di euro circa e produce per 13 milioni.- I 5 ospedali della Piana di Gioia Tauro producono costi per 74 milioni circa ed erogano prestazioni e servizi per 24 milioni.- Sempre nella giornata di ieri l'AIOP era stata chiamata in causa da una notizia di agenzia, oggi ripresa dalla stampa, che informava di un presunto danno erariale addebitato a dirigenti e direttori generali della Regione per non avere completato la procedura prevista da un accordo siglato con l'AIOP che riconosceva alle Case di cura il pagamento di 37 milioni di euro, dovuto per prestazioni erogate e riconosciute. La somma andava compensata e recuperata sulle voci della spesa discrezionale e dei costi impropri.- Il recupero, per negligenza degli uffici, non sarebbe avvenuto e da qui la contestazione del danno erariale ai dirigenti regionali.- L'AIOP, dunque, è esclusa da ogni responsabilità in proposito e, in ogni caso, non ha beneficiato di alcun trattamento di favore.- Sorprende al riguardo l'ampollosa e disinformata nota rilasciata in proposito da un esponente di Italia dei Valori il quale, in tutta evidenza ignorando i meccanismi degli accreditamenti, delle prestazioni e dei pagamenti dovuti alle Case di cura, si lascia andare ad esternazioni biliose e di ottuso pregiudizio. Probabilmente alla ricerca di trampolini elettorali per essere rieletto in consiglio regionale, l'esponente di Italia dei Valori si lascia andare a farneticazioni puramente agitatorie e senza alcun riscontro nella realtà.- C'è una evidente incapacità a capire di che si tratta e cioé di un pagamento comunque dovuto e sul quale l'AIOP ha concesso un abbattimento del 10 per cento. Altro che logiche clientelari. L'agitato e sconcludente esponente politico nonché consigliere regionale farebbe bene, per la sua credibilità ed il ruolo che ricopre, a documentarsi meglio anche per non screditare il partito di riferimento che, di solito, fa battaglie serie, sollevando problemi reali esaltando il principio della legalità e della trasparenza nell'operatività delle istituzioni.- Se ha voglia di battersi in difesa dei cittadini e dei loro diritti, al consigliere regionale in questione suggeriamo di presentarsi agli incontri elettorali spiegando chi ha trasformato gli ospedali in carrozzoni elettorali, caricandoli di personale in esubero e di costi che nulla hanno a che fare con la salute dei cittadini.- Spieghi ai calabresi come si è arrivati a 2 miliardi e oltre di passività accumulate riducendo gli ospedali a dei lazzaretti ed abbia l'onestà di dire che con questo sfascio l'ospedalità privata non c'entra nulla ma ne paga, insieme ai cittadini, pesantemente le conseguenze.-

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