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Polemiche sull'Unione delle CamCom di Cosenza e Reggio

 

 

Dibattito aspro sulla nuova Unione regionale delle Camere di Commercio di Cosenza e Reggio

30 dic 09 “Già il nome Unione Regionale Camere di Commercio Nord-Sud evoca contrapposizioni territoriali di cui la Calabria non ha proprio bisogno e necessità e poi, non è né una riforma né può essere condivisa infatti, creerà sicuramente disorientamento per gli azionisti veri delle Camere di Commercio che sono le imprese”. Così commenta il presidente della Coldiretti Calabria la costituzione della nuova Unione Regionale delle Camere di Commercio, promossa dalla Camera di Commercio di Cosenza e di Reggio Calabria. “In questa fase nella quale occorre e bisogna insistere su un autorevole ed efficace attività di promozione in direzione dello sviluppo del sistema produttivo della Calabria e delle sue tante eccellenze– prosegue Molinaro -si sceglie una stato di rottura, che sicuramente non serve alle imprese e men che meno alla Calabria ed ai suoi cittadini, che di contrasti, che non hanno prodotto nulla, ne hanno visti troppi nel corso della storia”. Insomma, uno strappo che non piace alla coldiretti calabrese, perché effettuato su un terreno decisivo dello sviluppo della nostra regione che è quello di affermare e promuovere il “Made in Calabria” e l’internazionalizzazione e la competitività delle imprese. Non è il tempo per tollerare un flop clamoroso che può portare confusione al sistema delle imprese e difficoltà anche nel continuare a sostenere una progettualità in loro favore e dei tanti giovani della regione che hanno scelto di iniziare attività imprenditoriali. La coldiretti Calabria, non può accettare di sedersi su due tavoli diversi, che magari delineano “location” diverse e progetti contrapposti. “E’ necessario –continua Molinaro – rafforzare un “Made in calabria” unico che prende forza dalle distintività territoriali, e su questo bisogna giocare una partita all’attacco ma vedendo uniti gli Enti di promozione che hanno questa specifica missione. Molinaro, al termine delle sue considerazioni, rivolge un invito e appello alle forze imprenditoriali e sindacali regionali, affinché subito si avvii una fase negoziale che possa ricondurre a scelte condivise un sistema camerale, che non ha bisogno certamente di lacerazioni che potrebbero determinarne un indebolimento o un fallimento e questo, -conclude –“non possiamo assolutamente permettercelo”.

Perugini “Unione CamCom segno di vitalità”. «Tra il Comune di Cosenza e la Camera di Commercio guidata dal Presidente Giuseppe Gaglioti – dichiara il Sindaco, Salvatore Perugini – si sta sviluppando un intenso e proficuo rapporto di collaborazione che ha trovato concreta attuazione in importanti iniziative come, ad esempio, la Banca di Garanzia e la Carta Giovani. È un rapporto che si inserisce nel più complessivo clima di grande condivisione che esiste tra le diverse Istituzioni chiamate al governo del territorio e che vede nell’Ente Camerale un protagonista di primo piano. Per questa ragione, comprendo bene che la scelta delle Camere di Commercio di Cosenza e Reggio, che insieme rappresentano il 66% del territorio e delle imprese operanti in regione, di recedere dall’Unioncamere Calabria e di costituire l’Unione delle Camere di Commercio Nord-Sud della Calabria, nasce dalla volontà di valorizzare adeguatamente le diverse aree del territorio regionale, superando una situazione che rischiava di penalizzare proprio quelle maggiormente estese e in cui la grande parte delle aziende opera. Sono convinto – prosegue il Sindaco di Cosenza Perugini – che sarebbe un grave errore di prospettiva considerare la decisione assunta dagli Enti di Cosenza e di Reggio semplicemente come elemento di divisione all’interno del tessuto produttivo calabrese. Credo, piuttosto, che essa intenda evidenziare con forza la necessità di un’adeguata rappresentanza dei diversi territori, coerente con il dinamismo imprenditoriale che vi si manifesta, e di una fase di rilancio dell’azione degli Enti Camerali. Perciò, ritengo che quanto accaduto debba essere visto come un segno della grande vitalità del sistema delle aziende e della loro capacità di organizzazione. Mi auguro, quindi, che possa costituire occasione di seria riflessione per ricomporre una rete aperta a nuove sinergie, all’innovazione, alla dimensione internazionale per rafforzare nel suo insieme l’intero sistema produttivo calabrese».

Pizzini “Unione è opportunità di sviluppo”. “Dopo un percorso virtuoso fatto di grandi risultati e di opportunità reali di sviluppo per le imprese di due delle più importanti province della Calabria, l’unione creata dalle Camere di Commercio di Cosenza e Reggio Calabria, attraverso i suoi due illuminati e lungimiranti presidenti, Giuseppe Gaglioti e Lucio Dattola, segnala senza ambiguità l’esempio di quanto sia realmente necessario per le aziende calabresi avere dei validi e trasparenti riferimenti che contrastino la cultura clientelare di un ente che assomiglia sempre più ad un carrozzone politico piuttosto che ad un organismo rappresentativo e promotore degli interessi degli imprenditori”. E’ quanto asserisce il consigliere regionale del Pdl, Antonio Pizzini, per manifestare tutta la sua approvazione e il suo sostegno all’iniziativa promossa e sottoscritta dai presidenti degli enti camerali di Cosenza e Reggio Calabria. “Plaudo alla nascita dell’Unione Regionale delle Camere di Commercio Nord-Sud della Calabria. Questa regione - afferma Pizzini - deve sapere che la scelta fatta dai due presidenti non è il frutto di un improvviso desiderio di scissione, ma rappresenta la volontà dei vertici camerali e della maggior parte delle aziende di ripristinare la propria autonomia rivendicando quella correttezza nell’organizzazione e nella divisione delle forze immesse nel sistema camerale della regione. L’uscita da Unioncamere Calabria è avvenuta già da molto tempo ed è stata esercitata legittimamente con la motivazione della giusta causa per l’insoddisfacente politica gestionale e promozionale dell’organismo. Per questo, sarebbe interessante verificare le approvazioni di alcune scelte effettuate di recente dai vertici di Unioncamere, con particolare attenzione a bilanci consuntivi e di previsione”. “A partire dalla mia persona – prosegue il consigliere regionale Pdl - che non interverrà più sulla vicenda se non per difenderne la legittimità, chiedo ai politici di lasciar lavorare in pace i coordinatori di questa coraggiosa iniziativa. Il momento è delicato e per questo chiedo a tutta la classe politica regionale di non interferire ulteriormente sulla scelta operata e che non ci siano altre ingerenze da parte di esponenti della Giunta Regionale della Calabria che, anzi, dovrà provvedere a tenere un atteggiamento neutrale verso tutte le Camere di Commercio, oltre a sospendere immediatamente ogni elargizione o finanziamento a qualche ente delle altre province. La campagna elettorale, così come il disegno dello sviluppo delle imprese di tutte le province calabresi – aggiunge Antonio Pizzini - non si può fare sul destino e sul coraggioso e instancabile lavoro degli imprenditori di questa regione. Né si possono appoggiare interessi ed ambizioni di parte a discapito delle forze e delle maggiori risorse impegnate come quelle delle Camere di Commercio di Cosenza e Reggio Calabria”. “È necessario non intromettersi nelle scelte autonome di sostegno che le Camere di Commercio ritengono promuovere per le proprie aziende e lasciare, piuttosto – conclude il consigliere Pdl Pizzini - che si rafforzi una condizione ambientale che sia soddisfacente e favorevole allo sviluppo delle imprese. Se alla politica tocca un compito è quello di migliorare le infrastrutture, di accelerare gli iter burocratici della pubblica amministrazione che riguardano le attività imprenditoriali, di sostenere e facilitare un più agevole sostegno al credito. Anche nell’interesse stesso del sistema camerale regionale che ha, di certo, bisogno di esempi audaci e dinamici come quelli dell’Unione Regionale delle Camere di Commercio Nord-Sud della Calabria”.

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